Una diffida indirizzata al sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, al direttore generale del comune di Teramo, al segretario generale del comune di Teramo, al Dirigente del settore risorse umane del comune di Teramo, presentata da due sindacalisti, Amedeo Marcattili, Segretario provinciale CGIL FP e Alfiero Antonio Di Giammartino, Segretario Provinciale UIL FPL. La Ragione? Il concorso per la copertura di tre posti a tempo indeterminato al comune di Teramo, di istruttore amministrativo, presenterebbe i presupposti dell'annullamento. Vediamo il motivo.
".... Alla luce della richiamata normativa, appare evidente che la composizione della commissione per il concorso di cui si parla, sia stata caratterizzata da una macroscopica anomalia, laddove viene impropriamente inserito, in qualità di tecnico esperto, un componente (Avv. xxxxxxxxx) che rivestiva la carica sindacale di membro della R.S.U. del Comune di Teramo, e quindi avente la qualità di Dirigente Sindacale, in aperta violazione ad uno dei principi fondamentali afferenti le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni.A riguardo, gioverà ricordare che l’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 vieta la partecipazione alle commissioni giudicatrici di concorsi di pubblico impiego di «rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali».
La diffida è ricamata di richiami giuridici e ha creato un forte imbarazzo nell'amministrazione comunale, che secondo i sindacati " Si dovrà pervenire ad un nuovo atto di nomina dei componenti della commissione esaminatrice secondo legge e nel rispetto delle competenze funzionali, affinché, qualora ritenuto, si possa dare nuovamente corso alle procedure concorsuali"
Ora?
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