Conferenza stampa del Centro Sinistra in consiglio comunale. L'Opposizione "Usa" un Brucchi d'annata per smentire un Brucchi novello.
Prendi un pò di Cavallari, mescolalo con Manola Di Pasquale, Maurizio Verna e Alberto Melarangelo, una goccia di Valdo Di Bonaventura, l'essenza di Siriano Cordoni e il finale di Sandro Santacroce. Il tutto si chiama analisi fattoriale. Il gioco è il Brucchigame, ovvero, Brucchi contro Brucchi. Giocatori due. Brucchi prometteva l'adeguamento delle scuole in trenta giorni, il Brucchi novello è quello dei problemi della Noè Lucidi e della De Albentiis. Brucchi d'annata aveva parlato della rotonda di via Arno e Cartecchio, Brucchi Novello non è riuscito in questi lavori. Poi ancora, il Brucchi novello, secondo Giovanni Cavallari, capogruppo del Partito Democratico, è anche l'amministratore delle nuove tasse, esponente di quel centro destra responsabile dell'aumento dei pedaggi autostradali, dell'aumento del carburante, della cassa integrazione prima in Italia per ore e numeri. Manola Di Pasquale evidenzia i dati del Governance 2010 in cui Brucchi è classificato in calo di consensi. Sandro Santacroce, capogruppo di Rifondazione Comunista sottolinea la linea guida tra Roma e Teramo, tra clientelismo familiare e l'esigenza delle dimissioni come atto etico. Siriano Cordoni, capo gruppo dell'Italia dei Valori descrive il sindaco come tecnico e non come un politico. Il lavoro del sindaco non è quello del proprio dirigente. I consiglieri Alberto Melarangelo e Maurizio Verna si dividono tra gli errori dell'Amministrazione e un plauso verso il lavoro dell'opposizione. Valdo Di Bonaventura della lista civica, Città di Virtù, parla di un bilancio povero nei riguardi del sociale e con troppe spese verso feste e patrocini. I titoli di coda sono per il prossimo rimpasto di Giunta. Avevamo parlato e scritto un mese fa di Giovanni Luzii che dovrebbe essere sostituito o almeno affiancato da un altro collaboratore, visto l'importanza del suo ufficio. Altri nomi, ma come al solito, si deciderà tra un frustolo e l'altro.
Commenta
Commenti