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Noterelle massoniche 6 – Su Wikipedia annotazioni inedite sulla massoneria teramana

di Elso Simone Serpentini
6 minuti

Su Wikipedia è presente una bella e assai documentata scheda su Franco Eugeni (Teramo, 13 giugno 1941) , che viene definito “un matematico italiano, filosofo della Scienza, scrittore, epistemologo, massone e intellettuale italiano”.
Dopo le notizie biografiche e quelle relative alla carriera universitaria, seguono quelle relative alla sua “carriera massonica”, sezione nella quale si trovano notizie certamente assai interessanti anche per una comprensione più piena della storia della massoneria teramana. Si legge che Franco Eugeni,  dopo un primo percorso compiuto nel periodo 1984-1987 presso una struttura massonica marchigiana fino al grado di compagno, si fece nuovamente iniziare nel 1990, presso l’Obbedienza di Piazza del Gesù, sotto la maestranza di Renzo Canova, percorrendone tutti i gradini dal 1° al 32° grado. Nel 1992, per meriti culturali, in quella Obbedienza, diventò membro della S.S. Quator Coronati, presieduta dal Gran Maestro Renzo Canova, ricoprendo le cariche di Oratore e Primo Sorvegliante.

La voce di Wikipedia propone annotazioni finora inedite sulla massoneria teramana.
Si legge, per esempio, che Franco Eugeni è stato M:.V:. della Loggia "Marrelli" nel 1995, all'Oriente dell'Aquila, fondatore e M:.V:. della Loggia "I Figli del Gran Sasso d'Italia" nel 1997, all'Oriente dell'Aquila e, nel 1999, fondatore della loggia teramana "Placido Martini", intestata a Placido Martini, nativo di Montecompatri, (7 maggio 1879), un avvocato italiano, garibaldino e volontario nella Prima Guerra mondiale, oppositore antifascista, personaggio di spicco della massoneria italiana in procinto di riunificarsi dopo la persecuzione fascista, fucilato nell'eccidio delle Fosse Ardeatine dopo molti anni di confino a Ponza, a Manfredonia e all’Aquila, e Medaglia d'oro alla Resistenza)  e rifondatore dell'Oriente di Teramo, Oriente nel quale è stato Ispettore Provinciale dal 1998 al 2002.

Nel 1998, si legge ancora su Wikipedia, con Renzo Canova, Franco Eugeni fu fondatore della Loggia Titano all’Oriente di S. Marino, Loggia chiusa dal successore come Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia. Nel 2002, al tempo della scissione dalla Gran Loggia, seguì Renzo Canova nella Fondazione del Supremo Consiglio d’Italia e San Marino, e nel 2003 fu stato elevato al 33° grado presso la nuova Obbedienza, ove dal 2002 è membro a vita del Supremo Consiglio, quale Gran Ministro di Stato, ed anche direttore responsabile delle opere scientifiche e della Rivista “academia”. Nell’Oriente di Teramo, per conto del Supremo Consiglio d’Italia e San Marino, in un Oriente di Teramo ed Ascoli Piceno, ha fondato le Logge: “M. Delfico”, “Cecco d’Ascoli” e “Parsifal”, le Camere del IV intestate prima a “Berardo Quartapelle” e poi ad “Averardo Alfonsi”. Attualmente è il M:.V:. della Loggia “Cecco d’Ascoli” all’Oriente di Ascoli Piceno.

Dando poi notizia della filosofia di ricerca di Franco Eugeni si legge che essa può suddividersi in quattro grandi filoni molto spesso intersecantisi di cui il quarto è quello specifico relativo a questioni filosofico-massoniche, “settore nel quale utilizzando le competenze acquisite nelle precedenti attività si è occupato di riletture critiche dei fondamenti della Massoneria, della rilettura di miti e leggende e della interpretazione di voci classiche quali: il bello, il mito, il mistero, i rituali, la storia e la filosofia della massoneria. Fin dagli inizi della sua ricerca in questo campo ha pienamente aderito alle idee del dott. Renzo Canova, tanto che sia lui che altri si qualificano come massoni canoviani. Molti fondamenti della massoneria li ha condivisi con tre fraterni amici: Averardo Alfonsi (giornalista di Falconara), Aldo Bartolini (ex preside scuola media D’Annunzio-Romani di Roseto) e Giovanni Oggero (editore islamo-massonico morto nel settembre 2010, promotore delle Edizioni Arktos). La sua filosofia, perfettamente condivisa dal Presidente (Sovrano Gran Commendatore) di academia, Dott. Renzo Canova e dal Segretario Nazionale Prof. Ing. Maurizio Volpe, è la costatazione che il reperimento di materiale storico originale della Massoneria italiana è ben difficile da trovare, per i roghi di documento avvenuti nel 1925, ragione questa che conduce alla necessità di ricerche storiche essenzialmente indiziarie e quando possibile incrociate. In tutto ciò gioca spesso un sistema di interpretazione non sempre perfettamente storico di ricostruzione per analogia.”

Dopo l’elencazione delle onorificenze, che, con tutto il materiale riportato sopra, dà perfettamente l’idea che Franco Eugeni è senza subbio il rappresentante più prestigioso della massoneria teramana, segue l’elenco delle sue opere e una bibliografia. Particolare significativo è che una delle tre pubblicazioni elencate nella sezione bibliografica è il mio libro: Elso Simone Serpentini, All'Oriente di Teramo, La Massoneria teramana tra storia e cronaca, Artemia, Teramo , 2013. (cfr pp. 300-341).

Una scheda ancora più ricca su Franco Eugeni, in pratica il suo curriculum, si trova nel sito dell’APAV (Accademia Piceno Aprutina dei Velati) e un’altra nella sezione “autori di opere massoniche” del sito del “Grande Oriente dei Tre Mari d’Italia. Massoneria Universale”, (citato già nella prima puntata di questa rubrica “Il muratore”, dove a Franco Eugeni è dedicata una delle 11 voci presenti. (http://www.godtremari.it/?page_id=1881). Per comprendere il livello di importanza attribuito agli autori basta tener presente che uno degli altri 10 (Eugeni a parte) è Julius Evola. Nella scheda viene specificato che il curriculum di Franco Eugeni  è preso da www.apav.it e dal volume “All’Oriente di Teramo” di E.S. Serpentini, Artemia (TE), 2013. Un’altra citazione del mio libro si trova nello stesso sito nella sezione “opere nelle quali si parla di Franco Eugeni”.

 

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Commenti

Gent.le Prof, Lei è un vero Hamiltonstövare: nessun massone, di cui compia qualche minima traccia, potrà più sfuggirle. Complimenti per questa "gustosissima" rubrica.
Prof...scusi ma mi sorge un dubbio:..."Ma è massone anche lei??".....
Ad Anonimo: non solo non sono massone, ma non potrei mai esserlo, né mai accetteresi di esserlo. C'è di più: pur apprezzando il ruolo che a volte la massoneria e i massoni hanno avuto nella storia, sono convinto ch esso sia stato, tirando le somme, più negativo che positivo. Inoltre sono per principio contrario a qualsiasi forma di associazione segreta o anche solo riservata. Ritengo che oggi il ruolo della massoneria, al di là dei conclamati intenti nobili, sia negativo e spesso troppo mescolato a quello dei comitati di affari sul piano locale e del tentativo di dominio del mondo della politica per mezzo del controllo dell'economia e della finanza. Insomma non esito a dirmi anti-massonico. Considerami come una torcia che cerca di fare luce, a fatica, in quelle zone d'ombra, troppe, che i massoni lasciano al buio, pur dicendo, a parole, di voler far luce e di voler illuminare. Per questo cerco di portare l'attenzione dei lettori su ciò che altrimenti non conoscerebbero mai. Grazie Maria Cristina per l'apprezzamento. Un cane da tartufi? E sia...
Naturalmente nel commento precedente leggasi "compaia" anziché "compia". I "tartufi", Prof, sono i massoni. Ma l'Hamiltonstövare è ritenuto il segugio "più bello e muscoloso" (da Wikipedia).
La massoneria sicuramente ha "piazzato" con facilità i propri adepti soprattutto nel mondo accademico, ai vertici della finanza e della sanità, spesso ben al di là dei meriti personali. Io credo che la rete di potere massonica, estesa su tutto il nostro paese, abbia contribuito a diffondere quel malcostume fatto di familismo, nepotismo e clientelismo di cui non ci libereremo mai. Le annotazioni sulla massoneria teramana quindi non mi colgono di sorpresa.