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Il Corrosivo: lettera ai ginobliani

di Elso Simone Serpentini
6 minuti

Elso Simone, apostolo della libertà di opinione, a coloro che alle parlamentarie del PD hanno votato Ginoble,
Io, avendo avuto notizia del vostro voto e della fiducia da voi risposta in Tommaso Ginoble, prego il vostro Dio, ammesso che ne abbiate uno, di concedervi la sua grazia e il suo perdono e di illuminare il vostro cuore, ma soprattutto la vostra mente, aiutandovi con il suo spirito e con la sua sapienza fino a farvi comprendere a quale speranza vi aveva chiamati e quale delusione gli avete dato in cambio dei suoi favori, facendovi comprendere l’enormità dell’errore che avete commesso. Sarò io a pregarlo perché non vi punisca troppo duramente per la vostra colpa e il vostro peccato e non vi escluda troppo a lungo dal novero di coloro che del paese del rinnovamento politico sono soltanto stranieri o ospiti e farvi tornare al più presto come cittadini di pieno diritto. Io penso che voi abbiate votato senza troppo discernimento, senza tener conto del troppo poco che il vostro prediletto aveva fatto come parlamentare uscente e del molto che aveva prodotto in termini di danni politici allo schieramento che vi accomuna.

A me, che sono il più lontano dal vostro sentire e dal vostro pensare, non dovete alcuna spiegazione, ma penso che ne dobbiate a coloro che più vi erano vicini e che speravano che anche voi deste un contributo prezioso e determinante al processo di rinnovamento che tanto faticosamente si è avviato all’interno del centrosinistra, pur tra tante difficoltà e ritrosie.
Dovreste a loro spiegare perché volete che le tribolazioni continuino e perché vi ostinate a non comprendere che l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità del rinnovamento passano anche attraverso scelte diverse da quella che voi avete compiuto facendo convergere le vostre preferenze su un candidato che non esprime alcuna novità e anzi assicura la perseveranza colpevole in un atteggiamento protervo e disdicevole. Saranno in molti ad incolparvi se i risultati nella nostra circoscrizione elettorale non dovessero essere quelli sperati e saranno in molti a dirvi che non saranno stati raggiunti per l’ostinazione a concedere la vostra fiducia a chi all’interno del vostro partito perpetua una linea di condotta politica che si richiama ai vecchi principi ispiratori democristiani piuttosto che a quelli che dovrebbero guidare chi si propone di governare il paese democraticamente e non confessionalmente.

Vi dico e vi scongiuro: non comportatevi più come elettori nelle cui mente aleggiano soltanto vani pensieri, ma come coloro che sanno discernere meriti e colpe, attribuendo ai primi ogni riconoscimento e alle seconde il giusto biasimo. Sia che siate abitanti delle regioni marine, nelle quali la brezza della libertà dal clientelismo dovrebbe aleggiare più forte e impetuosa, sia che siate abitanti delle regioni montane, dove essa fatica ad arrivare per l’ostacolo frapposto dalle condizioni climatiche e dalla gibbosità del terreno, avreste dovuto bene considerare quanto le scelte ginobliane abbiano contribuito alla serie di sconfitte elettorali che il vostro schieramento ha già conosciuto nel recente passato, sia dove il vostro prescelto aveva imposto a candidato sindaco una sua congiunta, sia dove aveva piazzato i suoi scherani, scelti non sulla base dei loro meriti, ma solo sulla base della loro fedeltà.
In futuro siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, e perdonatevi a vicenda come spererete al più presto che potrà perdonare voi chi vi attribuirà la colpa di un declino o di una battaglia perduta. Auguratevi che non troppi di voi si siano lasciati andare ad una scelta sbagliata per impurità o per cupidigia e che siano più numerosi quanti hanno errato in buona fede, solo per ingenuità o a causa di una inadeguata e troppo frettolosa determinazione.

Il mio augurio è che per il futuro nessuno più riesca ad ingannarvi con parole vuote, che riusciate a vivere e a scegliere nella luce e non nelle tenebre, fate attenzione al vostro modo di concepire la politica e di giudicare gli uomini che la praticano.
Se San Paolo scrisse le sue lettere agli Efesini, ai Romani,  ai Corinzi, ai Filippesi e sperò che esse fossero bene accette, io spero che voi possiate e sappiate accettare la mia, anche se io non ho nessuna titolarità dell’esercizio di un rimprovero, che di fatto non intendo arrogarmi, e ravvisarvi soltanto, più che un tono di accusa, quello di un’esortazione a considerare che anche da voi dipendeva la possibilità di poter convincere quanti intendono astenersi dal voto a tornare a frequentare le urne elettorali.

Se tale esortazione avrà presso di voi il benefico effetto che spero, non sarà ancora troppo tardi per voi per esprimere la vostra indignazione per tutto ciò che avrà determinato una lista in sostanza imposta dalla segreteria di un partito, faticosamente partorita dall’impudenza di alcuni e dalla ignavia di altri, con imposizioni dall’alto di candidati catapultati che inducono a commenti improntanti a scandalizzato risentimento, e composta in modo non solo da scoraggiare a votare per il vostro schieramento ma a rinunciare proprio al diritto di votare, diritto che una volta era anche un dovere, ma che adesso non lo è più per le troppe giustificazioni che ha chi non se sente il peso morale etico e politico.
A voi tutti pace e carità perché ne avete bisogno, ma soprattutto grazia, quella vi avrebbe illuminato se non foste dichiaratamente miscredenti.
 

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Commenti

Caro Professore, lei dovrebbe avere più memoria per se stesso. Le sue candidature in Forza Italia' Perchè non si scrive una bella auto lettera? Sarebbe carino.
Professore io ho sempre ammirato le sue idee, i suoi modi di pensare, ma mai avrei pensato che anche in questo momento di totale abbandono dei cervelli presso questo gran numero di ossa vacanti, lei riuscisse a stimolarli alla ragione ma tanto vedrà quanti commenti dimostreranno quello che meritiamo per essere solo conviventi in questa terra.
In effetti leggere un articolo così da un uomo di cultura che ha avuto il barbaro coraggio di candidarsi nel partito proprietà del peggior cancro politico che questo paese ricordi, fa un po' sorridere... Poi che chi vota Ginoble ha seri problemi di comprendonio, quello è un altro discorso...
aggiungo a quanto scritto da Memoria che la sua militanza nel partito azienda, così lontano dalla Civiltà classica, pareggia le sceelte ginobliane sul terzo tunnel in accordo con Lunardi! La memoria è breve, oggi si chiama ram, permette di farsi assumere con concorso truccato come geometra e di fare il capo filopalestinese a Teramo. Non fidatevi dei saggi, degli estremisti e dei geometri!
l'eterno impasto di ossa e m..da, la storia degli sconfitti! onore ai "Banchieri, pizzicagnoli, notai, coi ventri obesi e le mani sudate coi cuori a forma di salvadanai" ... "Uomini cui pietà non convien sempre male accettando il destino comune, andate, nelle sere di novembre, a spiar delle stelle al fioco lume, la morte e il vento, in mezzo ai camposanti, muover le tombe e metterle vicine come fossero tessere giganti di un domino che non avrà mai fine" faber.
Ancora Ginoble...........che tristezza mi fanno tutti coloro che lo hanno votato a partire da quei cittadini dei comuni montani che per puro serrvilismo invece di fare gli interessi della montagna portano voti al mare. Dovreste seppellirvi nella spiaggia rosetana!!!!!!
A "Memoria": non dubitare, ho la memoria di me stesso e non l'ho persa, perché ho ancora una ram biologica in perfetta efficienza. La mia candidatura in Forza Italia nel 1995 sarà certamente oggetto di qualche mio corrosivo e se continuerai a seguirmi lo leggerai. Così il suo senso del "carino" sarà appagato. Dopo aver ringraziato a volo Carlo, assicurandogli che non smetterò mai di stimolare e provocare i miei concittadini per indurli a pensare e a riflettere, dico ad "Anonimo", anticipandogli ciò che scriverò in merito, che condivido il giudizio che il berlusconismo sia stato un cancro per il nostro paese, ma gli ricordo che la mia candidatura risale al 1995, quando Forza Italia non era ANCORA il partito azienda che diventò poi e che accettati la candidatura proprio per cercare di evitare che lo diventasse, quando era ancora possibile che non lo diventasse. Lo feci dall'interno del movimento, dove era più facile incidere sulle decisioni e da capolista alle regionali, quindi con qualche possibilità in più che se fossi stato solo un semplice aderente (iscritto non lo fui mai). Persi quella battaglia, come me avevo perso tante altre nel M.S.I, ma, come sempre, mettendoci la faccia e anche qualcos'altro (con questo rispondo a chi mi accusa oggi di predicare l'astensionismo ma personalmente non ci ha mai messo nulla) e proprio durante quella campagna elettorale fui spettatore e testimone impotente della "tancredizzazione" di Forza Italia. Per questo, a "tancredizzazione" avvenuta, presi atto della sconfitta, elettorale e politica, e da quel momento mi ritirai in buon ordine, non facendo più politica, né a destra né a sinistra, e non andai più a votare. Al contrario di molti che, esponenti di primo piano del PCI o imprenditori che avevano finanziato le feste dell'Unità, passarono a Forza Italia dopo che era già diventato il partito azienda che sappiamo. A "Memoria a sinistra" dico che io non ho "militato" inForza Italia, essendomi limitato a candidarmi nel 1995 senza militare e senza nemmeno essere siscritto, astenendomi in seguito da qualsiasi frequentazione. Aggiungo che non a chi allude quando parla di un geometra che si è fatto assumere con un concorso truccato e di fare il capo filopalestinese a Teramo. Io non sono un geometra e non ho fatto alcun concorso da geometra, né truccato né non truccato. Ho fatto solo un concorso da docente di storia e filosofia grazie al quale ho insegnato le mie materie per 35 anni, dopo di che sono andato in pensione senza mai prendere il diploma da geometra. Nessun mio famigliare è geometra o ha fatto concorsi da geometra. Non sono capo filopalestinese e, guarda un po', non sono nemmeno filopalestinese. Quindi non capisco a chi allude e non so perché abbia fatto quell'allusione. Invito tutti a restare, negli eventuali commenti, al tema che ho proposto, senza deviare su sentieri secondari che fanno solo perdere di vista la direzione verso cui dirigere i propri passi.
A lavare la testa ai ginobliani (aggettivo orrido quant'altri mai) si perde solo tempo e sapone.
Complimenti.
ELSO SS ma chi e' lei per pensare di aver diritto di critica ed anatema,su chi legittimamente ,democraticamente,decide di preferire un uomo piuttosto che un altro a lei gradito?!Lei offende in nome di una superiorità intellettuale,presunta,solo presunta...
Mi meraviglio che il Professor Occultis, che ci legge sempre attentamente, non si sia soffermato sulla scheda di attività parlamentare di Ginoble (http://parlamento.openpolis.it/parlamentare/tommaso-ginoble/4922). Se non sono sufficienti i fatti ad ingiuriare politicamente Ginoble, tutto è consentito... Quanto alla superiorità intellettuale, credo sia offensivo per Serpentini essere messo a paragone con il livello culturale di Ginoble.
Mi reccomando, attenetevi agli argomenti... Non uscite dal selciato, seguite la retta via e parlate solo esclusivamente della questione proposta. Altrimeti che internauti siete? Adelante naumacos!
@FRANCIA,sa cosa penso anche ? Che se uno fa due volte il parlamentare proprio stupido non debba essere.Se invece pensiamo che votare Ginoble sia stupido,allora diciamo che tutti coloro i quali lo votano sono stupidi,non sembra offesa questa ?Allora smettiamola,perche ' potrà anche essere immensa la cultura di ELSO SS confronto a quella Dell ' On Ginoble , ma e' verità che lo stesso non sara' mai deputato.
Non è mio compito assumere l'incarico di difensore del prof. Serpentini, perché ritengo che possa farlo benissimo da solo A me premeva semplicemente mettere in risalto l’illogicità del ragionamento. Perché non si vede il nesso tra l’analisi del comportamento politico di Ginoble la corale approvazione dell’elettorato delle primarie e una candidatura, vecchia di decenni, abortita come elezione e terminata con la cessazione di ogni attività politica. Cosa questa che non fa perdere il diritto di commentare gli avvenimenti politici. Insomma, per restare nei binari del tema sollevato da Serpentini bisogna provare a dimostrare che il comportamento politico di Ginoble è stato proficuo per la comunità abruzzese o se si è limitato a procurare qualche poltrona ai suoi parenti e affini. E, se si vuole, si può fare un paragone col comportamento del prof. Serpentini per verificare se abbia recato danni alla comunità con la sua attività politica o giornalistica o se abbia solo apportato vantaggi per famigliari ed amici. Questo è il nocciolo sul quale verte la discussione. Valutare se una persona che si candida a rappresentare i teramani e gli abruzzesi ha le capacità per rappresentare efficacemente l’elettorato e, contemporaneamente, l’onestà intellettuale e oggettiva per occupare determinati incarichi. Si può dire, in coscienza, che Ginoble ha gestito i suoi mandati, di consigliere regionale e di parlamentare, al servizio della comunità abruzzese? Se la risposta è affermativa il voto a Ginoble è giustificato, ma se permangono e persistono dubbi e perplessità, viene da interrogarsi sulla competenza politica, se non sulle facoltà di discernimento, delle persone che gli danno ancora fiducia a scapito di candidati che avrebbero caratteristiche ben più affidabili
@Professor Occultis - Ma cosa dice, lei sarà professore sulla carta. Lei non è all'altezza di giudicare il Professor Serpentini, non ci provi, compri un dentifricio di marca e si sciacqui la bocca prima di giudicare il Professor Serpentini. Serpentini avrà pure le sue idee, o meglio è molto amante delle sue idee, ma ti assicuro che è di una superiorità intellettuale veramente superiore alla norma, che lei a confronto, essendo solo un moscerino, non potrà mai capire.
si chiama VOTO DI SCAMBIO! Nella provincia di Teramo è vergognoso. Era un feudo democristiano e questo è rimasto, ha cambiato solo casacca. Sono i comuni cittadini i responsabili. Ho vissuto anche in Sicilia, ma l'atteggiamento mafioso del teramano è di gran lunga più subdolo di quello siculo.....
@Saremo tanti dice solo insulsaggini!Lei e' inappropriato,ne vuole un esempio? La bocca si sciacqua con un collutorio,non certo con un dentifricio,dovreste avere tutti un po' di rispetto quando parlate.
Ma perché Serpetini si accanisce tanto a sbertucciare Ginoble prima durante e dopo le primarie arrivando addirittura a prendersela con i suoi stessi elettori rei di aver compiuto chissà quale atto peccaminoso non riuscendo a cogliere l’opportunità di un cambiamento? Inscenando un incredibile sermone religioso il novello Saulo si abbandona anche a un divertente J’accuse esagerando quantomeno la portata della posta in gioco. Sarà pure vero che Il corsivista è per sua natura un moralista per giunta in questo caso in formato cattolico, ma è anche vero che spesso la tempra morale fa velo alla comprensione dei fatti. Questo esercizio assai abusato di mettersi a giudicare i voti e i votanti non è da persone democraticamente evolute: i voti si contano e basta, perché considerarli sbagliati incrina lo stesso strumento elettorale su cui si basa una libera scelta. Ma, si ribatte, la gente vota senza discernimento perché fa parte di un bacino elettorale che aspetta favori. Vero. In parte. Ma chi si fa avanti a costruirsi un suo bacino elettorale? Questa è solo una parte della verità. Questo è il punctum dolens di un sistema imperfetto. Ma, parafrasando Bill Clinton, This is democracy, stupid. Chi ha avuto modo di seguire in rete e sulla stampa tutta l’operazione primarie, avrà notato come si siano dati da fare i giornali di destra per cercare di trovarvi difetti, candidature sbagliate, regole non democratiche, ecc, e si sono dannati l’anima per cercare di screditare una grande consultazione di partito. È quasi l’effetto di un amore/odio, cui nemmeno Serpentini si sottrae, oppure, più verosimilmente, il riproporsi dell’eterna conventio ad escludendum.
@ Professor Occultis- Io lavandomi i denti con la pasta dentifricia (composto usato per la pulizia dei denti), faccio pulizia anche alla bocca. Lei se preferisce il colluttorio per pulirsi la bocca faccia pure, resta il fatto che per giudicare il Professor Serpentini occorre aver la bocca pulita che lei non ha. Con tutto il rispetto che ho per lei, ribadisco che ha la bocca sporca e, quindi, non può giudicare il Professore (Serpentini).