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Il Corrosivo: Io sporco, tu sporchi, lui non pulisce

di Elso Simone Serpentini
6 minuti

Stanno diventando sempre più frequenti su Facebook le fotografie delle strade e delle piazze di Teramo, anche centrali, che mostrano sparse quantità e qualità incredibili di rifiuti. Ho già fatto cenno altre volte a questo elemento fenomenologico che riguarda la nostra città, ma sento il dovere di farlo ancora, perché le fotografie stanno veramente dilagando. Fotografano un po’ tutti e nelle foto si vedono sacchetti di plastica, cartacce, topi e uccelli morti, frutta marcia e altre “monnezze” varie. E’ un festival al quale tutti i teramani (e se non proprio tutti, moltissimi), vogliono partecipare, soprattutto nei gruppi “Se questo è il centro pensa la periferia” e “La città che nessuno racconta” ( foto). Anche “emmelle.it” ha pubblicato una galleria fotografica, per non parlare di questo blog che denuncia la grave situazione da anni.

E’ un florilegio e sembra che ognuno voglia portare il proprio contributo nel documentare un degrado che sembra inarrestabile. Teramo è sempre stata una città sporca, ma lo sta diventando ancora di più. Chi esce fuori dalla cinta muraria e visita altre città non può non rimanere impressionato, fortemente impressionato, dalla grande differenza, che è come un pugno nell’occhio. Altre città, non solo nel Veneto e in Friuli, dove soggiorno più di frequente, presentano luoghi pulitissimi, dove riuscire a trovare una cartaccia per strada è impossibile. Viali, vialetti, piazze, slarghi, giardini sono tutti pulitissimi, i cestini per i rifiuti sempre vuoti, i selciati come se fossero stati appena lavati. Come è possibile? 

A parte la gente che affolla i tavolini dei bar e i gazebo dei tanti caffè, come non accade con tanta evidenza in nessun’altra città che ho recentemente visitato, questa è la caratteristica principale che differenzia la realtà teramana dalle altre. Non so se a sud (vado poco a sud) le cose sono diverse, più simili a quelle teramane che al nord, non so se le altre città abruzzesi e del centro Italia la “monnezza” sia sparsa per le strade come da noi (ma l’anno scorso Sulmona mi parve splendida e pulitissima). Ma a Teramo la situazione è drammatica. Molti sono pronti a prendersela con la Team, sostenendo che non raccoglie i rifiuti con regolarità e con efficienza, che spesso li lascia nelle strade e davanti alle case, che gli operatori sono sciatti e menefreghisti, forti delle raccomandazioni grazie alle quali sono stati assunti e dalle quali continuano ad essere protetti. Sarà.

Ma non può essere solo questo e non è solo questo. Altri dicono che la sporcizia per le strade è dovuta alla scarsa qualità dell’organizzazione nella raccolta dei rifiuti e che quindi la responsabilità non è degli operatori, ma dei loro dirigenti, che percepiscono stipendi senza meritarseli, forti anche loro delle loro raccomandazioni e super retribuiti al di là del merito. Altri additano i bilanci irregolari e il deficit che si mangia le tasse dei teramani, Tia, Tasi, Tari o come accidenti si chiamano. Ma non può essere solo questo e non è solo questo.

Non posso non pensare  a coloro che le buste di plastica, le bottiglie vuote, le lattine di birra, le carte e le cartacce e le altre “zezzità” ce le butta e ce le lascia. Non posso non pensare alla responsabilità e alla colpa dei teramani, del teramano qualunque, che non si fa scrupolo di sporcare la propria città e di lamentarsi poi che sia sporca e che nessuno la pulisca. E’ un circolo vizioso: io sporco, tu sporchi, lui non pulisce, noi sporchiamo, voi non pulite, tutti vivono nel lercio e nello sporco. Se ogni volta che passi davanti ad un cestino pieno e stracolmo, perché nessuno lo ha vuotato, getti i tuoi avanzi nei pressi, è più difficile che venga pulito e sei quasi invitato a non usarlo.

Se passi per una via già sporca del suo, non ti fai scrupolo di gettare anche tu una cartaccia, che nessuno raccoglierà, come nessuno ha raccolto le altre e così continuando a non raccoglierla, la sporcizia si accumulerà, dando alibi morali e civili a quanti continuano e continueranno a sporcare. Oggettivamente è assai più difficile gettare un rifiuto lungo una strada che risulta pulita, linda e pinta, come in queste città venete e friulane. Sono certo che un teramano che dovesse visitarle per qualche ora, non lascerebbe cadere per strada un fiammifero, proverebbe vergogna a farlo, ma poi, tornato nella sua città, ricomincerebbe a lanciare dal finestrino della sua auto mozziconi di sigarette, carte che avvolgevano il panino con la porchetta e bicchieri di plastica. 

Quello che accade poi davanti ai supermercati e ai punti vendita è straordinario. Stazionano per ore e per giornate intere scatole, scatolone, buste, involucri di vario tipo e di diverso genere, senza che nessuno sottragga questo materiale alla vista e senza che nessuno provveda alla rimozione. Le responsabilità degli amministratori non sono poche e non vanno omesse. Non è che si possa crocifiggere direttamente il sindaco o che si possano piantare chiodi sulle mani degli assessori, ma se non danno un segnale, se non annunciano una inversione di tendenza e non provvedono a sanzioni e ad ammonimenti, non si comincerà mai a sperare che Teramo possa darsi una ripulita e tra un po’ vivremo davvero sommersi dal letame.

Qualcosa bisogna fare e al più presto. Non si può continuare a vivere così. Fotografare e denunciare non basta. Occorre colpire e sanzionare, occorre raccogliere e lanciare una sfida. Bisogna prendere il capo del gomitolo e cominciare a tessere. Io comincio a pulire come si deve, voglio vedere se tu hai il coraggio di sporcare, se lui si decide a sanzionare, se noi cominciamo a smaltire i rifiuti come si deve, se voi li raccogliete con regolarità e con efficienza, se tutti insieme riusciremo a fare della nostra città una città pulita, come ce ne sono tante e come dovrebbe essere...

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È vero che la Team è mal organizzata e spesso pigra e distratta nel suo lavoro, ma a sporcare siamo noi cittadini! Non siamo capaci di mantenere una carta in tasca, si fuma distrattamente e usiamo i cestini come bidoni al punto di farli "straboccare" . Prima di fotografare pensiamo.....
Alcuni di quelli che fotografano sono dei fumatori, vedete dove buttano le cicche. Persone che dopo aver ridipinto casa buttano i residui nei tombini. Bisogna intervenire nella produzione del rifiuto.
In alcune citta' europee per evitare la disseminazione di bottiglie nelle strade si chiede un deposito in denaro a chi compera birra o altro . Il deposito viene restituito al momento della riconsegna della bottiglia vuota.
ma dico io .......questo sindaco andando in giro per le vie di Teramo e altrove non si vergogna per niente di come siamo ridotti...............
MI HAI TOLTO LE PAROLE DI BOCCA.... ORMAI PER QUALSIASI COSA SIAMO BUONI A PUNTARE IL DITO A DESTRA E A MANCA....INVECE DI FOTOGRAFARE, VISTO CHE SIAMO TUTTI PALADINI DELLA NOSTRA CITTA', PERCHE' NON SI ORGANIZZANO GRUPPI DI VOLENTEROSI PRONTI A DARE UNA MANO PER RENDERE LA CITTA' PIU' PULITA? SIAMO NOI CHE LA SPORCHIAMO E SIAMO NOI I PRIMI A LAMENTARCI...RIFLETTETE GENTE....RIFLETTETE!!
Carissimo professore, sono il proprietario - assieme alle mie sorelle - del locale ( purtroppo sfitto, causa crisi economica ) ripreso nella foto in alto. È vero tutto. Ma è vero che per anni ho segnalato al Comune, alle forze dell'ordine, a chiunque potessi, che la vita in centro storico stava diventando impossibile per noi tutti. Spesso ottenendo solo scherno e talora minacce in cambio, da parte di TUTTI. Guarda caso ormai è stata persino istituzionalizzata la movida, e gli esiti sono questi. Dopo ogni " serata di movida " lo stato della mia proprietà peggiora a vista d'occhio. Arrivo a sperare che il venerdì o il sabato sera piova a dirotto per evitare lo scempio ( nel senso del rumore, del fastidio, ma anche nel senso etico, delle bestemmie che ci tocca sentire, della brutalità dei modi e dei toni della " bella gioventù locale " ) che ci tocca settimanalmente. Lo stato del mio stabile è la diretta conseguenza dello scempio morale e culturale che è stato fatto, e continua a essere fatto, della nostra città e del suo centro storico. A partire da un'amministrazione miope ( non questa, una precedente ) che ci costrinse a " tirare indietro le vetrine " ottenendo il risultato di creare delle sedute facilmente in balìa del nomadismo e del vandalismo. Quando alcuni anni fa quella signora vestita di bianco si piazzò per mesi su una delle sedute - a mo' di clochard - chiesi inutilmente un intervento pubblico per sgombrarla. ( mi si disse che ha un alloggio pubblico da noi tutti pagato ma non ama starci. Dò atto all'allora assessore Giorgio D'Ignazio di essere stato l'unico a provare a fare qualcosa ). Una sera che cercai di provvedere da solo ottenni l'arrivo della forza pubblica che mi invitò a " lasciar perdere , perchè anche se avevo ragione da vendere avrei rischiato guai giudiziari ". ( e se le dicessi che la prima scritta indelebile e ingiuriosa sul muro, anni fa, fu vergata dalla figlia di un ex importante amministratore, che mai l'avrebbe fatta sul muro di casa propria, ci crederebbe? Non voglio fare nomi di qualcuno che all'epoca era anche minorenne , ma si fidi!! ) So benissimo che dovró provvedere ( e credo che lo faró ) al decoro dello stabile di mia proprietà, ma so già che sarà fatica e spesa inutile finchè la nostra città sarà considerata qualcosa da brutalizzare. Perché il giorno dopo ricomincerà tutto uguale. Perchè sul muro di fronte ( ex- Istituto Magistrale ) le scritte ci sono da decenni, e il proprietario ( che credo sia la Provincia ) non si è mai curato di pulirle. Io sono rassegnato. Sistemerò il mio stabile, ma avrò solo speso qualche migliaia di euro inutilmente. Perchè tutto ricomincerà come prima, se non ci saranno provvedimenti seri riguardo all'eticità e alla civiltà della vita nella nostra città. La saluto.
Ascoltate ! Io sono un operaio della team e molto onestamente vi dico che iL 90% DI QUESTO SCEMPIO è dovuto alla non organizzazione dei servizi inoltre la grande parte dei dipendenti fanno parte dell'area conduzione cioè autisti di conseguenza rimangono ben pochi operatori addetti allo spazzamento con le conseguenze che tutti abbiamo sotto gli occhi 411
Buongiorno, sono l'autore della foto in capo all'articolo. L'ho fatta domenica scorsa alle 15:30, intendendo evidenziare il problema della sporcizia nelle strade a Teramo. Ho fatto quella foto perchè non è la prima volta che trovo Teramo così la domenica, anzi è una consuetudine ormai, solo non avevo mai fotografato sperando la situazione migliorasse, ma qua si peggiora! Piena solidarietà al padrone dei locali nella foto, il sig. Di Egidio. Ogni volta che passo di lì, schiere di ragazzi ammassati sulle vetrine tra bestemmie e comportamenti che io da 15enne non avevo. Più volte ho visto cartelli che vietavano il "bivaccare" su quei marmi, ma nessuno l'ha mai rispettato. Mi metto nei suoi panni: oltre a dover subire rumore, schiamazzi e quello "schifo", deve pure spendere di tasca sua per rimettere le cose a posto. Insomma, oltre al danno, la beffa. Questo conferma che siamo in Italia.
@X INDIGNATO (9.09): Scusi, ma è lei che sembra "buono a puntare il dito a destra e a manca"! Che significa : "INVECE DI FOTOGRAFARE.....PERCHE' NON SI (???) ORGANIZZANO GRUPPI etc.etc."? Se ritiene, organizzi un gruppo di volenterosi! Se altri pensano sia utile fotografare, li lasci fotografare! Perché pretende che siano altri a fare quello che lei non fa, permettendosi pure di criticare ciò che invece, bene o male, altri ritengono di voler/dover fare? @INDIGNATO (6.06): cosa le fa ritenere che chi fotografa non abbia prima "pensato"? Potrebbe muovere questa critica in relazione ad un COMMENTO (fuori luogo) riferito ad una fotografia, oppure ad una specifica fotografia dietro cui non intravede alcun pensiero, ma il suo "prima di fotografare pensiamo..." appare come una critica tout court al tentativo di oggettivare e documentare una situazione che invece pare stia dando dei frutti, se ormai è impossibile parlare di Teramo senza parlare della sporcizia della città. Il pensiero dobbiamo mettercelo noi, come ce l'ha messo lei, per interpretare il PERCHE' di una situazione e per porvi rimedio. Però bisogna riconoscere che prima che iniziassero ad essere fotografati, i "cestini usati come bidoni" c'erano già, eppure nessuno li notava né ci pensava. Adesso ne parla addirittura lo stimatissimo professore Serpentini, cui certo non si può imputare la mancanza di PENSIERO! Per finire: tanta solidarietà al signor Piero di Egidio ed ai tantissimi residenti in centro che, esattamente come lui, pagano scelte dissennate dell' Amministrazione comunale ed una deriva culturale e civile che non è solo teramana.
@ X INDIGNATO, secondo te dovrei seguire gli sporcaccioni con scopa e paletta per raccogliere la loro immondizia? Se trattasi di calamità naturale concorderei con la tua proposta, ma non mi sembra questo il caso. Inviterei invece i "fotografi" ad immortalare i zozzoni da sanzionare in modo esemplare. Quelli che una volta si chiamavano spazzini e successivamente operatori ecologici, quelli con la ramazza in mano per intenderci, che si alzavano alle 4 del mattino per dare una pulita alla città, non esistono più? Meno assessori e dirigenti superflui, in cambio di un maggior numero di braccia che lavorano. Qualche cestino in più dove poter conferire piccoli rifiuti non sarebbero inopportuni. Ad esclusione delle vie principali del centro, è un'impresa ardua trovarne.
Sono tornata dopo un po' di tempo da Giulianova, dove ho la fortuna di soggiornare in estate. Quando ho rivisto la mia città, teramo, mi è venuto lo sconforto. Citta' sporchissima, piena di africani che disturbano i nostri ragazzi, secchi della spazzatura comunali , sempre pieni ... Nessuno li vuota. La mia città l'ho trovata allo sbando. Sto seriamente pensando che l'anno prossimo ,e' triste dirlo, ma non tornerò a settembre a teramo . Rimarrò a Giulianova. Meglio trasferirsi. Il sindaco Mastromauto rispetta molto i suoi cittadini e si è dimezzato lo stipendio, ha anche regalato fiori ai propri cittadini arricchendo le fioriere di Giulianova come ringraziamento per averlo votato. Anche il nostro sindaco in fondo - in fondo - ci rispetta...
Il commento di SENZA PAROLE lo trovo uno dei più sensati. Io ho la sfortuna di vivere nei pressi delle poste centrali luogo di ritrovo la sera di "eruditi" e giovani virgulti teramani che aldilà del loro sacrosanto diritto allo stare insieme, bivaccano, fumano,bevono e "starnazzano" principalmente all'esterno di un locale sul lato delle poste (non faccio il nome solo perché non merita nemmeno di avere una sorta di pubblicità). Il suddetto locale oltre a non avere nessun permesso di occupazione pubblica (mettere due posaceneri esterni ed un cestino della spazzatura "abusivi" sarebbe comunque prova di almeno un minimo di educazione civica da molti apprezzato credo), permette liberamente ai suoi avventori di portarsi via le bottiglie di birra che puntualmente vengono o rotte di proposito nelle vie antistanti (con risate fragorose condite da copiose bestemmie, come se la rottura di una bottiglia fosse un evento ilare ed eccezionale) o lasciate sui tettine delle auto in sosta o in prossimità di queste (con la malcelata speranza che qualcuno facendo manovra le rompa e magari fori un pneumatico). Più di una sera sono stato tentato di prendere e scendere per cercare "giustizia fai da te", ma sono sempre stato fermato dalla mia compagna per il suo timore che oltre al rischio di arrivare alle mani, il giorno dopo il papà di qualcuno di questi giovincelli si recasse in questura per denunciarmi, perché ho "insegnato" la sera prima le buone maniere ai figli al posto suo. Forse é il caso che ci si cominci a chiedere se noi genitori "qualche" errore l'abbiamo fatto o se certi comportamenti sono frutto di esempi sbagliati per primis in casa. Agli amministratori invito a trovare una formula per gestire la vendita indiscriminata di alcolici ai minori (e "minorati") da parte di esercenti che in nome del mero profitto se ne fregano del decoro pubblico, non accorgendosi che i primi a rimetterci sono proprio loro e la loro attività alla lunga. Voglio invece fare il nome ed un plauso di un locale, il Liverpool a porta romana, dove sono cliente (ma non conosco nemmeno i nomi dei proprietari) da una vita e dove queste cose non sono mai successe, primo perché non ho mai visto uscire un boccale o una bottiglia che sia, secondo perché al primo cenno di assembramento di persone "allegre" all'esterno del locale sono i primi a spendersi in prima persona per invitarmi educatamente a fare piano e rispettare chi abita nei dintorni, riprova che una buona educazione di base personale può essere solo un bene al nome della propria attività. Forse il ritorno nelle scuole della cara educazione civica non sarebbe a mio avviso così malvagio...anzi
Conosco tante persone anziane che mi raccontano di come era "limitato" il loro tempo libero, limitato nel tempo e nello spazio. Mi raccontano che fino a 40 anni ancora non vedevano il mare. Mi raccontano di come era dura la loro vita, tra fame e stenti. Ma mi raccontano anche di come e' stata felice e spensierata la loro giovinezza. E ancora oggi dai loro occhi di vecchi si sprigiona uns saggezza e serenita' che a noi basterebbe un decimo ! E allora forse tutta la colpa e' proprio di questa esagerata abbondanza di cui ci siamo tutti nutriti, chi piu' chi meno. Genitori che non hanno detto un solo "no" in vita loro credono forse che essere di manica larga sia da buon padre o madre di famiglia. L'abbondanza e' sempre un male, sempre ! Ascoltiamo di piu' i nostri cari vecchi. Andati via loro scomparira' un patrimonio che l'Eldorado al confronto e' una miseria...
ma si sa niente delle telecamere che con strombazzamenti vari sono state più volte annunciate?E non mi si dica che non sevono, costiuirebbero almeno un deterrente agli atti vandalici notturni. ma il mio sospetto è, comunque, che non verrebbero accese, per non multare gli amici degli amici degli amici degli amici.....1