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Il Corrosivo. Al Chiodi Halfface

di Elso Simone Serpentini
9 minuti

Ricorderete certamente (e io l’ho evocato più di una volta in questa rubrica) quel singolare fenomeno che si verificava ogni volta che, nel periodo successivo al sisma aquilano, l’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi (mai rimpianto) arrivava in Abruzzo e si mostrava alle televisioni annunciano “Urbi et Orbi” i suoi mirabolanti programmi di ricostruzione. Lui campeggiava al centro dell’inquadratura e al suo fianco, o alla sua destra o alla sua sinistra, si vedeva mezza faccia dell’allora (e purtroppo per gli abruzzesi anche attuale) Governatore Regionale Gianni Chiodi. Di quest’ultimo si vedeva sempre mezza faccia, quella più vicina al suo capo riconosciuto e accettato (ogni riferimento alla massoneria è rigorosamente voluto).

L’altra, quella più lontana ed opposta alla prima, non si vedeva perché rimaneva fuori inquadratura e risultava ai telespettatori più sconosciuta della faccia nascosta della Luna. Di entrambe, si sapeva che c’era, ma non si vedeva, perciò si doveva credere alla sua reale esistenza sulla parola.
Per mesi e mesi i telespettatori nazionali devono aver sospettato che Chiodi davvero avesse solo una faccia e non due.
Ma quelli abruzzesi lo sapevano che ne aveva due, perché a campeggiare nelle inquadrature delle televisioni regionali era lui, Gianni il Bello, scelto come candidato del centro-destra a presidente della Regione dallo stesso Berlusconi (su esplicita ammissione del re di Arcore) proprio perché Bello, non Bravo (non almeno esplicitamente). Gianni Chiodi “Mezza Faccia”, dunque. Per dirla all’americana e per parafrasare il nomignolo di Al Capone Scarface (Scarface=sfregiato): Al Chiodi Halfface (Halfface=mezza faccia).

Che il Governatore Chiodi meritasse questo appellativo lo hanno dimostrato i fatti successivi, i quali hanno abbondantemente documentato che in tutte le occasioni, politiche, mediatiche, amministrative, nei momenti cruciali delle assunzioni di responsabilità, ogni volta che è stato chiamato, come si suol dire, a “metterci la faccia”, lui ci ha messo sempre non la faccia intera, ma mezza faccia. Le responsabilità le ha assunte sempre a metà, scaricando su altri l’altra metà.
Le nomine? Le faceva lui, ma con il consenso degli altri. O su proposta di altri da lui condivisa. Varrassi? Lo ha nominato lui, a casa sua, ma alla presenza di altri e con il loro assenso e consenso.

Le scelte di Varrassi
per la sanità teramana? Le ha fatte Varrassi, lui che c’entra? Il suo silenzio nel “caso Vicentini” è assordante. Non ha detto una parola. Ci ha messo solo mezza faccia, come su moltissime altre cose. Le cronache hanno riferito di un suo recentissimo incontro con D’Alfonso, che si è messo in mente di sostituirlo nel governo dell’Abruzzo (dalla padella nella brace?).
Gli organizzatori dell’incontro avevano destinato per loro due sedie vicine. Pare che Chiodi abbia fatto di tutto per non sedersi accanto al suo designato successore, con la scusa di volersi mettere all’ombra. Anche in questa occasione non ha mancato di metterci mezza faccia e, invece di dire che non voleva stare accanto a D’Alfonso, ha scelto una mezza verità, quella dell’ombra. Per evitare il sole. Poi si è fatto fotografare insieme con lui, guardandolo sorridente e così mostrando al fotografo, ancora una volta, mezza faccia.

Mentre cresce il fronte anti-Varrassi e mentre aumenta il numero di quanti criticano il suo operato quale commissario della sanità abruzzese, Chiodi continua a fare la ruota del pavone e a vantarsi con il solito refrain: l’Abruzzo non è più una regione canaglia, il bilancio è risanato, tutto va bene. La realtà è drammatica, ma lui non lo ammette, forse perché la guarda con un occhio solo, quello della mezza faccia alla luce, e tiene chiuso l’altro, quello della mezza faccia in ombra. Il suo “cerchio magico” continua ad esaltarlo ancora come espressione del “modello Teramo” diventato “modello Abruzzo” e come campione di una politica del fare, sperando di poter continuare ad usufruire della sua benefica ombra in una regione in cui il sole della crisi batte forte, o, se preferite un’altra metafora o immagine figurata che sia, di ripararsi sotto il suo grosso ombrello in una regione in cui la pioggia battente della crisi si è fatta diluvio.
L’uomo della mezza faccia diventa l’uomo della mezza verità.

La sentenza sul crollo della discarica “La Torre” ha visto come capro espiatorio quasi designato il povero Berardo Rabbuffo e assolti tutti quanti gli altri imputati, anche se è scienza giuridica acclarata che la responsabilità ultima e somma in qualsiasi circostanza è del sindaco, anche in presenza di deleghe affidate ad assessori, ed è quasi scontato che nei successivi gradi di giudizio il responso di primo grado sarà cancellato e, forse, ribaltato. Ma qui l’uomo della mezza faccia e della mezza verità diventa l’uomo della mezza giustizia.

In Abruzzo Chiodi ha goduto sempre di non occulte antipatie, anche nel suo stesso schieramento politico, e molti pidiellini di rango lo amano come gli occhi amano il fumo. Così l’uomo di mezzo Abruzzo diventerà un mezzo candidato, ai quali non pochi, perfino a Teramo, si preparano a fare la festa, delusi dal suo operato.
La decisione di rinviare le elezioni da novembre a marzo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, spandendo il veleno tutt’intorno e preparando un terreno bagnato dove sarà facile scivolare e cadere rovinosamente. Molti lo sperano. Molti lo temono. Tutto a metà. Per un cognome bisillabe, Chio-di, c’è chi parteggia per “Chio” e chi per “di”, non più per il suo cognome tutto intero.

Se il padre di Paolo Gatti firma per far sLoggiare Varrassi, Paolo cerca di evitare che quella firma sia interpretata come una sottoscrizione per interposta persona e continua sostanzialmente a stare zitto volendo forse dare l’impressione di parlare. E’ che le “medietà” sono contagiose e si trasferiscono nel comportamento altrui, in quello di Morra e in quello di Tancredi, in quello di Venturoni e in quello di… Varrassi. Quest’ultimo guarda dalle finestre del suo lussuoso studio, negli alti piani (se volete, anche con una parola sola: altipiani) della Asl teramana, con un occhio solo e così dimezza il numero dei suoi avversari che manifestano in piazza, contandone assai meno della metà.

L’invito ad aprire anche l’altro occhio non lo raccoglie, sdegnoso e sdegnato, e continua a demolire la sanità teramana. Oltre che ad urologia a Teramo, ad ortopedia a Sant’Omero, e a cardiologia ad Atri, tremano anche a cardiochirurgia a Teramo, dove vengono assunte decisioni e tagliate risorse che fanno correre il rischio di veder scemata la qualità delle prestazioni e innervosiscono gli operatori medici e paramedici.

Al Chiodi Halfface (Mezzafaccia) si prepara a quello che potrebbe essere il suo tramonto politico (ma sarà la notte per gli abruzzesi, se al suo posto arriverà un D’Alfonso che continua a collezionare rinvii a giudizio) fingendo di ballare al suono dell’orchestrina del suo personale Titanic che affonda.
Forse affonderà a metà, e l’altra metà resterà a galla, e resterà tra le onde come un naufrago di cui, mentre nuota per salvarsi, rimane visibile solo mezza faccia, essendo immersa costantemente nell’acqua l’altra faccia.

Affogherà a metà, e l’altra sua metà galleggerà come un re travicello di giustiana memoria, portando a compimento il destino riservato ad un governatorato etero-diretto, posto sotto continuo ricatto politico dai potenti che lo hanno manovrato come un burattinaio fa con le sue marionette.

                                       
 

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Più di tutto e' impressionante la sua conclusione: "come un re travicello di giustiana memoria, portando a compimento il destino riservato ad un governatorato etero-diretto, posto sotto continuo ricatto politico dai potenti che lo hanno manovrato come un burattinaio fa con le sue marionette".
Ha ridotto solo molto parzialmente gli sprechi. Perchè non ha chiuso tutti gli enti strumentali inutili e più volte definiti carrozzoni?
Analisi come sempre ineccepibile, condivisibile e di straordinaria icasticità. Come sempre sono costretto a stampare l'articolo, ad appendermelo al muro e conservarlo fra le cose più care.
Antiquariato politico ‪#‎chiodi‬ al centro http://www.flickr.com/photos/byteramaners/9300107260/in/photostream/
@Anonimouse Un giorno, farò i complimenti a Chiodi... Quel giorno è oggi! Quello dei complimenti. Chiodi ha messo in liquidazione una società in perdita, la Abruzzo engineering, evidenziandone tutti i lati oscuri che spetterà alla magistratura di chiarire. Chiodi, dunque, pur appartenendo a un partito di cui non condivido la linea politica, secondo il mio "effimero" giudizio ha "in-compiuto" un'azione coraggiosa denunciando pubblicamente le "ombre" e i "buchi finanziari" della Abruzzo Engineering. Una "metastasi" del Centrosinistra con all'attivo quasi 200 dipendenti, me compreso. L'incompiuta del Governatore è che, per ovvie e intuibili strategie politiche di accordi "sottobanco" sulla falsariga del nostro Governo di larghe intese, sta lasciando andare alla deriva un "carrozzone clientelare" (definizione data da Gianni Chiodi) privo di esperti nocchieri di bordo. A pagarne le spese, le fasce più deboli e senza "padrini politici". Io combatterò fino allo sfinimento. Sarò ovviamente sconfitto, ma posso assicurare al "mondo intero", e lo promette uno che abita a 500 metri dalla casa di Chiodi, che seppure rimarrò con le pezze al culo, quando ci incontreremo faccia a faccia, semmai ciò accadrà, io alzerò la mano in segno di saluto e di "non apprezzamento", ma lui abbasserà gli occhi... perché sa benissimo cosa sta succedendo nella Abruzzo Enginneering e quanto alcuni dipendenti stiano da troppo tempo subendo danni irreparabili.
Mah...ciò che accade da noi non credo che riguardi solo Chiodi..un piccolo esempio..si potrebbe parlare di ciò che è accaduto a l'Aquila dopo il terremoto...nessun Amministratore Locale..non dico condannato......ma neanche messo sotto inchiesta per le mancate azioni di prevenzione previste per legge...a seguito di un evento imprevedibile che si può contrastare con la sola prevenzione, mentre si è preferito perseguire tecnici che non hanno fatto una previsione o l'hanno fatta sbagliata (cosa non dimostrata)....questo non puzza di sistema massonico? Il Sindaco per legge ha responsabilità diretta nel garantire la tutela della incolumità dei cittadini che viene messa a rischio. Le fonti di tale responsabilità si rintracciano facilmente nell'articolo 15 della legge 24.2.1992 n.225 e nell'articolo 54 del testo Unico degli EE.LL. D.lgs. 18.8.2000 n.267....così ad esempio un Presidente di Provincia (art.108 Dlgs 112/98), quello dell'Aquila ora promosso a Senatore, che nel territorio da lui amministrato in soli tre secoli ha avuto ben 40.000 morti per terremoti.....o un Presidente di Regione (sempre art.108 Dlgs 112/98) . Ma questo per le Procure di Teramo e dell'Aquila non sembra valere sia per il crollo della Discarica La Torre dove è stato messo a rischio la pubblica incolumità oltre al danno erariale arrecato ai cittadini, come addirittura per il terremoto dell'Aquila.....e questo è solo un piccolo esempio di ciò che accade nel bell'Abruzzo.
E come sempre rimango esterefatto dalla valanga di illazioni sempre piuttosto cruente nei confronti del nostro concittadino, che vorrei ricordare caro proffessore, ha fatto anche tanta gavetta.Quando Chiodi perse le elezioni si comportava alla stessa maniera in minoranza, testa bassa poche parole e molto lavoro caro professore dovrebbe ricordarlo.Cosi come dovrebbe ricordare chi c'era prima di lui alla regione e il signore ancora prima: io dei 3 preferisco sempre Chiodi perche nonostante tutto di decisioni ne ha prese e come, una fra tutte sedersi dopo aver letto il bilancio, io e lei, compreso lei saremo scappati a gambe elevate dia retta. Certo si vanta di aver messo il bilancio a posto in una regione fallita porca miseria le sembra poca roba caro professore le sembra niente a lei?non si e' posto la domanda sempre quella:" ma tutti i sacrifici dovuti affrontare sulla sanita' per quali motivi sono stati fatti"?Le rispondo come ho fatto l'altro giorno: i sacrifici di cui certo il governatore non si vanta ma casomai gli arrecano peso, sono dovuti a tutti gli imbrogli fatti dal passato governo regionale che oggi ha la faccia come il cu.. di protestare sotto la asl e mi creda ci vuole veramente una faccia di bronzo come pochi e questo vale per il ruzzo e per mille altri enti ridotti ad un colabrodo dalle passate amministrazioni appartenenti non certo a chiodi caro professore, se lo ricordi anche lei ogni tanto. Si chiama onesta' intellettuale.
forse era meglio HALF FACE... si capisce di più....
l'unica cosa semplice da fare e' non votarli punto
@fuori dal coro, lei parla come un componente del coro berlusconiano. I danni causati da Del Turco e dalla sua giunta determinarono giustamente la batosta elettorale del centrosinistra e la conseguente vittoria di Chiodi, come i danni causati dall'attuale giunta regionale saranno la causa principale della prossima sconfitta del centrodestra. A Del Turco indagato fu espressa la solidarietà dai caporioni del PDL e non fu per caso che lo stesso Del Turco cercò di candidarsi successivamente col partito di Berlusconi. Se lei considera un vanto rimettere a posto il bilancio regionale con l'aumento dei tiket sanitari e con lo sfascio della sanità pubblica, mi permetta di pensarla diversamente. Il centrodestra non ha tagliato gli sprechi, ma ha reso inservibili dei servizi essenziali per la cura e la prevenzione. Dal piccolo si può comprendere il grande. Sarebbe bastato che in questi anni di crisi economica e di sgoverno, la giunta regionale avesse ridotto al minimo i premi per i già super pagati manager e dirigenti, e a trarne vantaggio sarebbero stati i pazienti che sono costretti ormai sistematicamente a ricorrere, a proprie spese, alla sanità privata. Sarebbe stato sufficiente soprassedere al rifacimento del lussuoso ufficio di Varrassi, per dotare di aria condizionata la stanza dell'ospedale riservata alle stomìe. Piccoli esempi di una politica sanitaria al servizio delle caste e non dei malati. Cari dirigenti del PD, possibile che in Abruzzo, escluso Monticelli che avrei difficoltà a votare, non ci sia un candidato "spendibile" alla carica di Governatore che non sia chiacchierato per le inchieste a suo carico? Vogliamo candidati "puliti" e se non siete in grado di trovarne, fatevi da parte. Sarebbe un eccezionale punto di partenza per ricostruire un centrosinistra capace e vincente.
L'analisi perfetta del Professore mi fa venire in mente il girone degli ignavi. Gli ignavi erano costretti a correre dietro una bandiera lontanissima da loro e di cui non si vedeva il simbolo ( rappresenta il fatto che in vita non hanno mai fatto una scelta politica). Essi sono detti anche ciechi perche' non hanno mai guardato in faccia la vita vera e sono stati sordi alle richieste di aiuto. Sono talmente spregevoli che Dante non li colloca neanche all' inferno dove,peraltro,non li vorrebbero neanche i dannati , che almeno hanno avuto il coraggio di compiere una scelta ( anche se sbagliata). Diceva il Cardinale Martini : " normalmente lo scadimento etico della politica,in un corpo sano ,dovrebbe essere rilevato e punito da un calo di consenso. Se da noi questo non avverrà vuol dure che il corpo non e' sano". Spero che l' Abruzzo sia sano.
Vorrei ricordare a chi parla di sanità privata che vi si accede, in molti casi, con la "cartucella" e dicesi convenzionata. Si potrànno tirare in ballo Angelini, Del Turco e non potrei non riconoscere quello che è sotto gli occhi di tutti ma non è che se vengono accoltellate delle persone si risolve il problema ritirando dal commercio le armi da taglio. La colpa è di chi usa degli strumenti utili in modo scorretto e non rispettando i principi, sani, che hanno ispirato il legislatore. Scusate se sono andato off topic ma quando sento parlare di sanità privata, lavorandoci da molti anni, non posso fare a meno di puntualizzare. Concludo dicendo che sanità privata convenzionata non è sinonimo di male ma anzi se sana rappresenta un buon strumento per garantire servizi e prestazioni che nel pubblico all'acquirente (ASL) costano (chissà perchè) molto di più. Scusate per O.T. Complimenti al Prof le cui analisi apprezzo sempre ed un augurio al Prof. Vicentini che tanto stimo e la cui epurazione rappresenta una grande perdita per la città sia professionalmente che umanamente.
Con grande riconoscenza al professore per l'articolo lucido e pentrante nella realtà, dopo l'apprezzato di lrasty, devo però cogliere l'occasione per fare una riflessione su un aspetto in esso citato... la sanità privata. La provincia di Teramo è quella che più a lungo, in ambito regionale, ha resistito all'ingresso e diffusione della sanità privata... si potrebbe disquisire su ciò, ma fin quando la sanità era praticamente esclusivamente pubblica, il livello a Teramo era eccellente, col calare di questo livello il privato ha trovato ovviamente spazio... ma questa è una ovvietà. Invece, ciò che mi appare trascurato nel vedere ciò che di positivo c'è nel prvato, è che non si tratta di avercela con la sanità privata, anzi, ma con il fatto che essa debba compensare le lacune del pubblico ed aggiungervi le proprie spese... e, soprattutto, per il fatto che troppo spesso nella sanità privata i diritti dei lavoratori (e non di rado la qualità tecnologica) scadono visibilmente... ho potuto verificarlo personalmente spesso, purtroppo! Anch'io ho dovuto ricorrere al privato a Teramo per tempi inaccettabili del pubblico, ma se pure ho trovato cortesia e pulizia, la qualità lasciava a desiderare, al punto da dover ripetere le indagini diagnostiche nel pubblico per raggiungere il livello qualitativo di cui avevo bisogno... E' evidente che il privato per essere concorrenziale col pubblico (e magari per aumentare gli utili) è costretto a risparmiare su personale e tecnologia... Sì, so bene che ci sono eccezioni, ma la regola purtroppo la fa la maggioranza dei casi... Non si risolve col privato ciò che il pubblico (con i nostri soldi) deve essere e fare... tutt'al più si supporta, si affianca... Ognuno, se vuole, faccia le proprie riflessioni a riguardo e, il professore (quello che dirige la nostra Asl) se non se ne torna a l'Aquila in fretta (siamo al punto di dover vedere raccogliere firme per richiamare la politica al buon senso - e meno male che qualcuno tale buon senso ed il coraggio ancora li mostra!), perchè se lo farà solo quando vi sarà costretto, si lascerà dietro ben poco o nulla di ciò che la sanità pubblica teramana è stata un tempo e dovrebbe essere oggi... Grazie...
L'intento del legislatore nell'introdurre il sistema di pagamento a prestazione ( i famigerati DRG) era quello di creare un sistema di sana competizione tra i due siatemi fermo restando il pieno rispetto dei criteri di accreditamento ( qualità , linee guida etc) e nell'interesse del paziente libero di scegliere il meglio. È ovvio che come nel pubblico i livelli non sono alti dappertutto lo stesso avviene nel privato. Tuttavia tale intento di aziendalizzare la sanità al di là delle diverse visioni non è avvenuto in maniera adeguta nel pubblico per la presenza "assordante" della politica e ha condizionato e condiziona fortemente sia il privato sano imponendo regole vessatorie e tetto di spesa sia generando situazioni che ben conosciamo (Villa Pini docet). Mettere un tetto di spesa con regole assurde (budget in dodicesimi etc) ad un'azienda significa stroncarla, impedire una programmazione di assunzioni ed investimenti a rischio estremo ed un imprenditore onesto non può rischiare di mettere per strada trecento famiglie. Immaginate se alla Ferrari imponessero di produrre massimo duecento macchine all'anno. Potrebbe investire in ricerca tecnologia innovazione ed ancor più in risorse umane? Certo è molto più facile azzoppare i buoni giocatori della squadra avversariA che costruirne una forte se a scegliere non è il merito ma le amicizie soprattutto quando controllore e controllato sono gli stessi. Mi scuso per eventuali errori ma scrivere e leggere con il telefonino non è facile.