Centro. Si, ma Centro storico o Centro commerciale? I teramani non hanno dubbi. Preferiscono la comodità dei parcheggi e la facilità d'accesso del Centro Commerciale "Gran Sasso". Poi subentra la qualità. Il Centro Commerciale Gran Sasso è nato all'insegna del mono indirizzo. Praticamente tre Gallerie dedicate all'abbigliamento e i suoi accessori. Un'immagine che non soddisfa il passeggio fantasioso e rende sterile ogni pensiero diverso. La pubblicità continua a raccontarci di cento negozi, quando ormai dopo tre anni dall'inaugurazione gli esercizi sono scesi sotto le ottanta unità. Sono in chiusura altre due storiche serrande con il marchio Sasch a lasciare diverse vetrine. Lo sapevate che molti affitti sono più onerosi delle vie centrali teramane? Perchè la direzione non propone la possibilità di nuovi contratti? L'apertura del Made store Apple ha ridato qualità e vitalità. Se questa diventerà la nuova mission della Direzione, le sorti del Gran Sasso potrebbero risollevarsi in pochi mesi. Le "dentro le mura" teramane sono invece in balia della propria sterilità. Ci sono diverse teorie ma il tutto è circondato dal concetto di immobilismo. Non piacciono le vetrine, non piacciono gli addobbi, non piacciono le manifestazioni di allodole perchè non si sente aria di casa. Che fine ha fatto l'idea di Marcello Schillaci sulla manifestazione dei Panificatori? La meraviglia dei dolci tipici teramani in piazza? Sarebbe stata un'idea originale e non la solita copia in giro per l'Italia, vero? Il Lotto zero che aprirà prima di Natale, promessa del Sindaco, l'ennesima dopo le date dell'Ass. Di Giovangiacomo, Gennaio 2010, Marzo, prima di Pasqua, prima di Ferragosto e ora il Santo Natale a chiudere il ciclo dei numeri al lotto, si candida a essere la panacea di tutti i mali. Aprirà per intasare Porta Romana o sarà la soluzione delle soluzioni? Aiutati che Dio ti aiuta.Teramo è stata svuotata da tutto e tutti. Caserma degli Alpini, Banca D'Italia, Sip, Enel e tutto il resto di istituzionale e storico. La politica, tutta, è stata un fallimento. In mano alle imprese edili e a quella amicizia cementificata con il tempo. Bisognerebbe andare a scuola di voto e voti. Tocca fare da soli e far finta che la pavimentazione del centro storico, sia in ottime condizioni e che sia tutto bello e illuminato, altrimenti, comunque la vedi, son sempre dolori di prostata. Il commercio è fantasia, urbanizzazione, studio e programmazione. Così dicono i grandi nati a Firenze, che hanno creto le più belle vetrine del mondo. Teramo capirà che l'immagine ha bisogno di qualità e caratterizzazione. Si dovrà sentire dire: Andiamo a Teramo c'è ...e non... che ci andiamo a fare? Non c'è nulla.
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