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Il terremoto delle clientele

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Alberto Crepaldi nel suo articolo “ Quando il terremoto diventa una centrale di sprechi”  (www.linkiesta.it/emergenza-terremoto-emilia-abruzzo) ricostruisce la ricostruzione del post terremoto abruzzese, sottolineando il concetto di clientelismo naturale.
I famigerati decreti d’urgenza, firmati dal Governo Berlusconi, che hanno costituito un grande calderone di assunzioni.  Tutto ebbe inizio con l’ordinanza n 3755/2009, con la quale il Capo del dipartimento della Protezione Civile, poteva avvalersi “di personale con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite di cinquanta unità, sulla base di una scelta di carattere fiduciario”. Seguiranno altri cadeau Berlusconiani, ordinanza n 3757/2009 e n. 3784/2009, ma secondo Crepaldi, il capolavoro avvenne con l’ordinanza n 3833, da giocare sulla ruota che non esiste.
Si legge “al fine di assicurare un adeguato supporto tecnico ed operativo, nonchè di coordinamento istituzionale per lo svolgimento delle attività previste dalla presente ordinanza e per Ie esigenze derivanti dalla fase della ricostruzione, il Commissario delegato per la ricostruzione è autorizzato a costituire, con apposito provvedimento, una Struttura Tecnica di Missione, composta da non più di trenta unità di personale, di cui quindici unita già previste dall'articolo 2 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3784 del 25 giugno 2009”.
 Alla fine dei conti si parlerà di un muro che supera i cento addetti. Il Governo Monti ha chiesto una riduzione di un buon 30% di tutta la struttura, rispetto ai conti del 2011. Non farò nomi di alcuni brillanti tecnici teramani, non amo le liste di proscrizione. La ricostruzione dovrebbe ripartire dalla buona politica e ciò che scopriamo ogni giorno, è un terremoto morale. Noi rimaniamo scossi e conserviamo, intatta, la capacità di scandalizzarci.
Voi?

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Commenti

giancà non se ne può veramente più, tutto quello che hai sopra citato non è niente!!!! in comuni anche fuori cratere ancora vi sono figure co.co.co pagate con fondi della protezioen civile sulla base di appositi decreti O.P.C.M. che non sanno fare proprio niente anzi il loro unico impegno giornaliero è quello di fare......... e poi diciamo e ripetiamo che monti ha disposto i tagli? ma quali tagli? devono andare tutti a casa e poi non praliamo nello specifico nel comune di teramo!! ebbene per poter ottenere il provvedimento per interventi su edifici classificati in "B" e/o "C" occorre specifica autorizzazione dell'assessore!!! perchè non basta più il dirigente meraviglia? affatto e questa l'italia che abbiamo costruito e viviamo..........
Quando il berlusca disse alle altre nazioni che offrivano aiuti: non vi preoccupate pensiamo a tutto noi! Si dava inizio al business, i fondi, le cave, le mafie, le clientele, gli incarichi affidati ad un personaggio promesso ministro, un'agenzia unica di erogazione mutui che faceva capo ad un ministero presieduto da un leghista e, guarda caso, con l'80% dei lavori affidati ad aziende del territorio di Bergamo, Brescia, Verona e Treviso...
Perdonatemi, la mia non è una critica ma solo un appunto per chi non vive a Teramo o a L'Aquila. E di gente che vive fuori Abruzzo che pensa che L'Aquila ormai sia stata ricostruita ne conosco tantissima. Il termine ricostruzione rende l'idea di un qualcosa che viene ricostruito. A L'Aquila è più appropriato parlare di nuova COSTRUZIONE poiché di RI-COSTRUITO non c'è nulla o quasi nulla. Molte nuove costruzioni ai margini del centro, ristrutturazioni varie sempre ai margini della città, nuove strutture in gran parte prefabbricate che sorgono senza un controllo urbanistico a monte. Scelte dovute alle esigenze di urgenza stanno diventando la norma. La stragrande parte di città non è interessata da alcuna ricostruzione. A parte le imbragature agli edifici la situazione è ferma a 3 anni fa.
Caro Giancarlo permettimi di criticare il vergognoso articolo di Crepaldi. Ritengo intollerabile che chi non ha nessuna cognizione di cosa sia successo a L’Aquila, si possa permettere di scrivere, criticare e giudicare. Tra le tante imprecisioni ovviamente scritte “ad arte” parla di mega struttura burocratica a supporto del Presidente della Regione. Questa struttura composta da 100 ragazzi, che crepaldi dovrebbe vergognarsi solamente nel nominarli, ha lavorato per due anni a ritmi incredibili, sabato festivi e domeniche comprese, è composta per metà da personale regionale e per l’altra parte da giovani selezionati sulla base, tra gli altri, di due requisiti principali, meno di 40 anni di età e laurea con 110. Per dare un’idea del lavoro svolto basti pensare che hanno gestito ca. 1.5 miliardi di euro l’anno. Ditemi se esiste una struttura di 100 persone che gestisca simili volumi. Nella nostra PA abbiamo esempi vari, la Regione ha un bilancio di poco più di 300 milioni e vi lavorano 1.400 persone. Per non parlare di altri Enti. Ma come mai questo “grande giornalista” ha omesso di dire che il Comune di Cialente ha assunto, praticamente senza nessun requisito, più di 200 persone? E si dimentica anche di notare la cosa più grave, dal 2009 ad oggi non hanno rendicontato neanche un euro a fronte delle centinaia di milioni che il Commissario ha trasferito nelle casse del comune. Dal punto di vista normativo non si capisce dove voglia andare a parare. Il regime delle ordinanze si è dimostrato il sistema migliore, anche il nuovo Governo lo ha mantenuto, per dare risposte immediate alle infinite e sempre nuove problematiche permettendo di far fronte alle innumerevoli esigenze di un territorio martoriato. Rispetto all’Emilia, anche se non è il caso di fare raffronti, credo si possa parlare di eventi profondamente diversi, noi abbiamo avuto 60.000 persone senza più una casa, sono stati ca. 20.000 gli edifici danneggiati di questi oltre 1.000 monumentali, tutti messi in sicurezza con un’opera che non ha precedenti al mondo. Ha sorvolato sul fatto che in Abruzzo sono state presentate ben 18.566 richieste di contributo per la ricostruzione di edifici privati e più di 12.000 cantieri A,B,C sono già terminati, 40.000 persone hanno fatto rientro nella propria abitazione. Le restanti 20.000 vivono decorosamente nelle case fatte dal Governo e che una volta liberate offriranno ospitalità agli studenti ed alle giovani coppie a prezzi ragionevoli. Ora stanno partendo più di 7.000 cantieri per le case E (inagibili) e sono operativi i primi cantieri dei palazzi storici del centro. A soli tre anni dal terremoto è dunque avviata la ricostruzione pesante. Un vero record, se si pensa che per tutti, il riferimento era il Friuli, dove la ricostruzione pesante è partita dopo quattro anni. Insomma per sostenere un’ illogica linea di contestazione politica ci troviamo ad essere citati come esempio di negatività, invece di rivendicare un successo che dovrebbe rendere fieri ed orgogliosi gli aquilani, gli abruzzesi e gli italiani tutti.
UN APPLAUSO A PEPPINO, CHE NON CONOSCO PERSONALMENTE MI HA CHIESTO L'AMICIZIA SU FB HO ACCETTATO GENTILMENTE , QUANDO SCRIVE DICE SEMPRE IL VERO BRAVO PEPPI
Peppino è anche veggente! Riesce a chiedere amicizia su facebook a un anonimo che non lo conosce personalmente........., bah ma non è che ci troviamo di fronte a un conico e la sua spalla? Mi tornano in mente i mitici Totò e Peppino, quando si dice il caso.................... (noio vulevam savuar..................)
" Il regime delle ordinanze si è dimostrato il sistema migliore, anche il nuovo Governo lo ha mantenuto, per dare risposte immediate alle infinite e sempre nuove problematiche permettendo di far fronte alle innumerevoli esigenze di un territorio martoriato." Peppino sveglia!!!!! 06.04.2009, sai contare fino a tre? Risposte immediate dopo tre anni e due mesi? Meglio, ma molto meglio di Totò e Peppino!