Erano una bella coppia il sindaco di Pineto, Luciano Monticelli e il manager dell'Asl di Teramo, Giustino Varrassi. Due personaggi da libro cuore. Il cattivo Franti Luciano e il Maestro Giustino. Poi il divorzio, annunciato come fanno le persone veramente importanti con mille comunicati. Il giudice deciderà a Settembre a chi affidare l'Ospedale di Atri, l'unico senza una mobilità passiva. A chi andrà? A Luciano e la sua gente, pronti a testimoniare sulla necessità di un presidio ospedaliero per i comuni di Pineto, Atri, Silvi, Roseto, la Val Fino o Giustino e la sua politica? I suoi politici del pareggio, della melina, pronti a dare i numeri, a dare di televisione e stampa e convincere tutti, che gli ospedali non servono, che la medicina non serve, che siamo tutti diventati immortali. Superoi. L'importante è pagare le tasse e continuare a non avere servizi. Continuare a fare la fila in pronto soccorso. Continuare a far senza del 118 nelle zone montane, che l'ultima uscita del super manager era da letteratura" Dimostratemi che serviva e tutto tornerà come prima". E come? Con il sacrificio di una vita umana? Un ossimoro esistenziale. Continuare a prenotare esami a dodici mesi e comunque l'importante, che il Governatore Chiodi, possa dimostrare a tutta l'Italia di essere il curatore del fallimento sanitario. Una via di mezzo, no? Una linea comune, no? Un pensierino per il prossimo, no? Il divorzio era inevitabile. Gli amanti costano.
- Luciano Monticelli
- Giustino Varrassi
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