Alle minacce telefoniche, ci siamo abituati. I risultati delle denunce? Cabine telefoniche. Senza utilizzo di carte ma solo monete. Senza nessuna telecamera a riprendere il coraggio di uomini coperti dalla notte. Ma questa volta è diverso. Quando minacciano un'altra persona perchè sospettata di aver passato delle notizie, perchè ritenuta, sbagliando, nostra fonte, è un fatto ancora più grave. Diverse chiamate nel cuore della notte. Senso di impotenza e rabbia. Paura. Non siamo eroi. Si parla di piccola mafia locale. Di piccoli uomini. Delinquenti in colletti bianchi. Politici? Vedremo. Vi prometto che nulla ci potrà fermare, ora che le inchieste sono vicinissime dall'essere concluse, ora che molto altro bolle in pentola, ora che la gente è stanca, affamata, ora che ha deciso di collaborare, di coltivare un altro futuro. Ora abbiamo bisogno, più che mai, della legalità. Ciò che chiedo alla Procura di Teramo, alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri, alla Polizia, velocità e tempi brevi. Il senso inesorabile della giustizia.
Ne abbiamo bisogno per recuperare fiducia e forza. Sicurezza e senso civico. La mafia si combatte denunciando con la testa alta e il cuore forte. Ognuno facendo il proprio dovere. Mi auguro che l'uomo con falso accento siculo, abbia telefonato con anonimo dal suo cellulare, sarebbe divertente pubblicare il suo nome a chiare lettere. Vi aspetto per raccontarvi di collusioni e strani rapporti tra Enti locali e privati.
Un abbraccio a tutti voi. Anche questa è Teramo.
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