Questa è una storia di ordinaria maleducazione civica. Questa è una storia, che non ha una responsabilità diretta nella direzione del Centro Commerciale Gran Sasso di Piano D'Accio-Teramo, ma ci vede tutti unicamente complici e colpevoli. Metti un amico disabile. Metti una macchina attrezzata e metti un pomeriggio di libertà. Metti che il tuo amico è libero ma non è libero di camminare. Metti che ha avuto un incidente anni fa. Metti che prima andava in moto e ora, si ritrova con due ruote lente come la sofferenza e il dolore di un ricordo. Quell'odore di gomma bruciata e di gas. Metti altro...come il desiderio, la volontà di fare acquisti. Metti un appuntamento nel caos generale di Natale. Metti il più bello e moderno centro Commerciale del centro Italia. Metti la delusione di girare e rigirare per cercare un posto per i disabili. Sapete quelli gialli, arancioni. Quelli che quanto parcheggi senti il pensiero di qualcuno, che dice " Che culo, trovano sempre il posto". Invece no. Su dieci posti a disposizione dei diversamente abili abbiamo trovato uno spazio libero all'undicesimo. Nel tragitto di andata e di ritorno per sfizio, dubbio, senso della notizia, abbiamo controllato i cartellini di identificazioni posti sulle auto. Dieci posti auto. Nove automobili non erano in regola. La decima aveva il talloncino del disabile ma non il disabile a bordo. Infatti una signorina, modello "Vispa Teresa" è saltata a bordo dell'auto ed è sparita nell'imbrunire del pomeriggio. Che fare? Nulla. Ci si sente disabili anche due volte. Tre volte. Si viene violentati dall'indifferenza e dall'inciviltà. Che fare? Ci piacerebbe che i vigilantes del centro chiamassero i vigili urbani. Ci piacerebbe educazione e assistenza. Ci piacerebbe umanità e affetto. Invece...solo degrado civico e umano. Buon Natale...
- Disabili
- Centro Commerciale Gran Sasso
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