La segnalazione è della titolare di una Tabaccheria.
In pieno centro di Teramo.
Nessuna protesta sul prezzo della sigarette, sulle aste dei Monopoli, sui gratta e vinci, sui gratta e perdi, sui gratta gratta, ma sulle cartoline o souvenir di Teramo.
Costano troppo?
No, non esistono.
Da molto tempo.
Nessuna penna. Nessuna cartolina del Duomo.
Nessuna palla sferica con la neve.
Nessun porta tutto da vendere ai pochi turisti.
Perchè?
Teramo è una città rivolta al passato.
Bisognerebbe ristampare le vecchie foto, ma un turista, si chiederebbe, che cosa sia accaduto a quella Città tra le Mura.
L'ignoranza travestita da arte moderna.
La ruggine chiamata politica.
Oggi, che cosa potrebbe diventare cartolina di Teramo?
Piazza Garibaldi con l'Ipogeo?
La villa comunale con il cantiere dell'Ipogeo?
Il teatro Romano con i due palazzacci da abbattere?
Gli scavi archeologici sempre chiusi?
Corso San Giorgio da rifare?
Il Castello della Monica e il suo degrado?
Il Teatro moderno che non esiste?
I sampietrini asfaltati?
Il lotto zero...ecco...l'Opera Omnia...Il Lotto zero.
Teramo è diventata un lotto...un terno al lotto.
(f.to Facebook Teramo Fotografie-Fabrizio Pedicone-Nardini-Cingoli-Sonzogno)
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