La chemioterapia. Le cure. Il cancro. La speranza. Il reparto Oncologia di Teramo era un fiore all'occhiello della nostra provincia. Conosco molti amici, che sono guariti dal male del secolo, per il protocollo, la disponibilità, l'umanità dell'intero reparto. Poi si legge " Pareggio di Bilancio. Migliori servizi". Si legge ancora "L'Asl di Teramo...il meglio nel tuo territorio". Qualcosa, anzi qualcuno... non torna.
Agli inizi di agosto i medici in servizio a Teramo in oncologia tra reparto, day hospital ed ambulatorio, erano 7. Poi per motivi non noti una dottoressa è stata trasferita a Giulianova e mai sostituita (pur trattandosi di una unità prevista in pianta organica). E cosi da 7 il reparto resta in 6. Ma ecco che arriva il nuovo anno e con esso una bella notizia: una dottoressa è in gravidanza. Ovviamente rimane a casa anche per l'elevato rischio, cui una donna in gravidanza è esposta nel reparto. Vi ricordo che si utilizzano chemioterapici e vi sono molte persone sottoposte a scintigrafia ossea e quindi radioattive. E così il reparto resta in 5. Un dottore si è ricoverato in ospedale perchè deve fare un intervento chirurgico. E così il reparto resta in 4. Un altro dottore è scivolato sul ghiaccio (il famigerato piano neve) mentre andava al lavoro e si è fratturato un polso. E così il reparto resta in 3. Che dire?
Forse non era meglio un direttore urologo in meno e qualche oncologo in più...secondo voi?
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