Caro Sindaco, mi aiuti a dissolvere un mio personale dubbio.
Mettiamo che io avessi fatto lo scritto per diventare Comandante della Polizia Municipale di Teramo. Mettiamo che non fossi stato ammesso. Mettiamo che sicuro della mia preparazione volessi fare ricorso. Rimane un mio Diritto. Sembrerebbe che il diritto all'accesso agli atti amministrativi di un concorso pubblico sia "ostacolato" da un non ben precisato regolamento del Comune di Teramo, che impedisce l'esercizio di detto diritto subordinandolo al termine della procedura concorsuale.
Si giustificherebbe detta anomalia con il nobile intento di salvaguardare la tranquillità dei partecipanti il concorso.
D'altro canto, caro Sindaco, i 60 giorni utili per l'esercizio del diritto di proporre ricorso, iniziano a decorrere dalla pubblicazione sull'albo pretorio della graduatoria definitiva dei candidati ammessi all'orale.
L'ufficio legale del comune suggerirebbe di proporre un ricorso "a scatola chiusa" non essendo possibile visionare gli atti. Non comprendo.
Una legge della Repubblica, soccombe ad un regolamento comunale? Aiutatemi.
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