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Asl-Teramo: Chi vuole licenziare il Professore Vicentini?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Questo è un articolo dal vago sapore preventivo.
L'anno scorso di questi tempi dopo una scellerata bozza protocollo d'intesa preliminare tra la Asl di Teramo e l'Università dell'Aquila.
Dopo la convocazione e la riunione della Commissione Paritetica.
Dopo varie ed eventuali invettive politiche sanitarie dei soliti noti, al Professore Carlo Vicentini, tra i migliori chirurghi urologi italiani, fu impedito di operare a Teramo.

Camminando per le stade teramane ho avuto la fortuna di raccogliere la bozza del nuovo preliminare a firma del Direttore Generale Paolo Rolleri. 
La tramissione dello stesso documento a firma del dott. Rolleri.
Sovrapposto, contrapposto, paragonato, pesato con quella di 12 mesi fa sembra esserne la copia fedele.
Cambiano pochi passaggi.

" La Asl si impegna a rimettere all'Università i tabulati relativi alle presenze mensili del personale convenzionato dopo il riscontro e la regolarizzazione e, in ragione semestrale, i dati di attività delle UU.OO a direzione universitaria.

Si fa obbligo di esplicitare la disciplina delle assegnazioni degli specializzandi nel rispetto della normativa vigente di riferimento con priorità per le strutture pubbliche.

Si fa obbligo della preventiva comunicazione da parte del personale universitario delle eventuali assenze al Direttore del Dipartimento per i Direttori di UOC ed Uosd ed al Responsabile  della UO di appartenenza per i dirigenti.

La durata dei rapporti convenzionati è triennale con previsione del periodo di prova annuale al cui superamento, con esito positivo, il rapporto prosegue per la durata complessiva di , incluso il periodo di prova , di un triennio con eventuale riconferma triennale, salvo disdetta di una delle parti da formalizzare almeno sei mesi prima della scadenza.

No, questa volta, No.
I malati che dovranno essere operati di cancro alla Prostata, alla Vescica, ai Reni.
I Malati Oncologici in Urologia non saranno cacciati dal reparto per ragioni burocratiche o personali.
Non dovranno vagare d'estate alla ricerca di un'operazione salva vita.
Non succederà.

Aspetteremo la riunione paritetica di fine Giugno.
Ascolteremo il Professore Vicentini e il Direttore Generale Rolleri, ( di cui ho fiducia per preparazione e onestà) nel caso dovesse esserci il minimo pericolo, inizieremo con lo sciopero della fame, con una grande manifestazione davanti all'Asl, con  la raccolta firme e ci legheremo con tutti i pazienti del Professore Vicentini di fronte a una pubblica struttura sanitaria teramana.

Non è una minaccia ma l'ancestrale lotta per la sopravvivenza.
Ci perdonerete.


 

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Commenti

Nel mentre sono in tanti quelli che ho conosciuto ed hanno espresso apprezzamento per l'opera svolta. L'amarezza, come nella vicenda del Bar, non si pone ,mai al centro del sistema l'ammalato e le sue necessità.
Caro Falconi in nome del suo riconosciuto senso della democrazia e della ua attitudine alla difesa delle "MAGGIORANZE SILENZIOSE" , la invito, contrariamente a quanto da lei scritto, allo sciopero della fame, alla raccolta di firme ed adunate varie davanti la ASL a difesa di tanti malati urologici (oltre il 50%) costretti da una gestione" discutibile" del reparto di urologia, ad emigrare fuori provincia con grande disagio anche economico. Sarebbe gradito durante le manifestazioni anche l'uso di palloncini di col0re verde come le casse della ASL per non far dimeticare inoltre, ( mi sembra che a lei sia sfuggito) come la fuga dei pazienti urologici, perchè di fuga si tratta, costringe la ASL ad una perdita secca per mobilità passiva di circa 3 milioni di euro l'anno (250.000 euro al mese) . La sollevazione di popolo di cui lei è maestro andrebbe organizzata anche in base all'esperienza di 12 mesi fa. Se ben ricorda l'assenza del Direttore dell' U.O. determinò la parlisi del reparto rendendo manifesto quanto gia noto negli ambienti ospedalieri della provincia e stigmatizzati successivamente dai mezzi di informazioni e cioè dell'assenza, nonostante si parli di un reparto universitario, di una scuola urologica e consegunte mancata crescita professionale del personale medico ospedaliero. Sicuramente ricoda l'improvvisa malattia che colpì il vice primario costringendolo a rinunciare all'ambito ruolo di responbile del reparto dopo aver goduto per molti anni del titolo di vicario. Da persona attenta qual è non le sarà sfuggita neppure la reticenza degli altri medici, tra cui alcuni suoi sodali con trent'anni di esperienza, a prendere la direzione del reparto, obiettivo ambito da ogni medico con una professionalità adeguata. Tale fuga in massa dalla responsabilità del reparto non va sicuramente ricercata , come si è voluto far credere agli ignari pazienti, nella solidarietà con il direttore del reparto, perchè se così fosse , dato che i medici ospedalieri sono pagati dalla S.S.N. si potrebbe ipotizzare l'interruzione di pubblico servizio se non l'omissione di soccorso. Credo che la verità vada ricercata nei registri di sala operatoria ed in tal senso la invito, per onestà intellettuale, a una ricerca di tal genere a tutela della salute di tutti i teramani ,sempre a lei così cara. Le ricordo, inoltre, che stiamo parlando di un reparto in cui alcuni mesi fa ad un malato in fase terminale è stato rifiutato, così come riporato dai mezzi di informazione, il ricovero nel reparto di urologia costringendolo a morire nell'Osservazione Breve del P.S. a spregio della sofferenza del malato e dei suoi cari. Anche quest'ultimo episodio credo le sia sfuggito. Data la sua sensibilità sono certo che lei vorrà schierarsi con la maggioranza silenziosa dei teramani.

 Cara Maggioranza silenziosa perchè è silenziosa?
Di cosa ha paura?

La maggioranza silenzione merita di stare nel famoso parco buoi.
io mi sa che sta Maggioranza Silenziosa la conosco... :D :D :D Come va? Tutto bene? Saluti alla Signora.
Cara Maggioranza Silenziosa, le comunico che ho testé scoperto di far parte di una minoranza, ma le assicuro che seppur minoranza sono molto incazzata. Non ne possiamo più di leggere e rileggere logorroiche argomentazioni basate su aria fritta. Ma siamo uomini o caporali? Come diceva la buon'anima di Totò. Non esiste alcun documento ufficiale e reso pubblico dalla AUSL, firmato dall'attuale o dalla precedente reggenza, che comprovi quanto "amorevolmente" riportato da lei, maggioranza che tanto silenziosa a questo punto non mi pare, quanto in preda ad una crisi di astinenza forse di protagonismo. Se questo documento esiste deve riguardare tutti i reparti della AUSL, allora che venga prodotto, anzi deve essere prodotto. Ma abbiamo il sospetto che riguardi, invece, solo l'Urologia Teramana o, peggio, solo Vicentini allora ci si troverebbe di fronte ad un atteggiamento persecutorio bello e buono. Insomma, come accade spesso da queste parti, si scredita quello che si ha in casa; anzi, a detta di molti, quello che di meglio si ha in casa (non dimentichi che l'Urologia Teramana è Centro di Eccellenza Regionale per lo studio delle patologie prostatiche e quarto reparto di Urologia in Italia). Lei forse dimentica che, lo scorso anno e sempre di questi tempi, intelligentemente venne fatto lo scellerato paragone con il reparto di L'Aquila dimenticando che si era scelto il motto "il meglio è nel tuo territorio". Fu allora più che crisi di astinenza crisi di identità? Chi può dirlo. Forse entrambi, chissà. Eppoi basta con gli articoli del codice penale che pure lei ne ha inanellati tanti! Si documenti cara "amorevole" maggioranza...si documenti e controlli le liste operatorie e i registri prima di offendere professionisti stimati dalla gran parte dei teramani, pazienti e non, mai succubi o peggio "piegati" in modo compiacente e servile a giochetti di torvi figuri e di un sistema che ormai non regge più. Lo sa che da più parti si critica il sistema dell'attuale governance della sanità in generale? Penso che queste notizie non le siano sfuggite. Altrimenti mi vien da chiederle: dove vive? Forse non si è accorto quello che è successo dal 2003; che, ad esempio, la Urologia di Giulianova, da sempre reparto di frontiera, è stata svilita per consunzione; non fu rinnovato il primario, venne chiuso il reparto di degenza e azzerata dall'oggi al domani l'attività chirurgica. Lo sanno anche i muli più ottusi che una specialità chirurgica senza sale operatorie è come un pianista senza mani! Stessa sorte ad Atri, anch'esso reparto di frontiera privato del primario, dei posti letto e dell'attività chirurgica. A noi della minoranza incazzata le sue affermazioni ci sembrano frutto di una arrogante difesa di una ormai nostalgica nomenclatura. Ci siamo trovati invece ad essere testimoni, spesso increduli, di una cieca e irrazionale politica sanitaria e di gestione delle risorse consumatasi in questi ultimi anni. E adesso ci tocca ascoltare pure le maggioranze silenziose che ci danno lezione sul colore dei "palloncini" che inevitabilmente girano; e come girano!!! E come potrebbe essere diversamente. Sarebbe interessante conoscere, viste le cifre da lei sciorinate, il nome dell'illustre contabile e come sia arrivato a questi importi da capogiro. Lo sa che spesso qui si sono sommati ceci con carciofi? Forse lei non si ricorda, anche se lo trovo strano perché ci sembra che lei sia dell'ambiente anche se poco ingombrante perchè silenziosa, che fu precisato e dimostrato, dati alla mano, come in 5 anni ci sia stato un bassissimo tasso di attrazione nonostante la chiusura di due reparti, altro che 50%! Ma allora come ha fatto l'illustre contabile a tirar fuori dal cilindro quelle cifre? Chissà che crisi di astinenza avrà avuto! Misterooo!!! Per quanto riguarda il paziente "rifiutato", fatto riportato solo da una "amorevole" testata giornalistica, purtroppo per lei noi minoranza dobbiamo contraddirla e contestarne la sua veridicità; si documenti! Dobbiamo tutti imparare a rispettare gli altri in quanto persone, rispettare il loro dramma e il loro dolore e non comportarci mai da lupi o sciacalli "silenziosi" o meno. Dia retta!!! Sensibilità o meno si schieri lei con noi, non se ne pentirà! Poi, si informi, un po di incazzatura fa bene alle coronarie. Amorevolmente sua La Minoranza Incazzata
Ma se il caro professore e cosi bravo e buono perche non lo vuole in nessun altro posto. vanno rispettate le regole e le persone sia i pazienti che i dipendenti questo non avviene per i vostro professore arrogante e presuntuoso che crede di sapere tutto lui e poi nemmeno lo insegna a chi gli sta intorno che devono rimanere ignoranti cosi si deve dipendere da lui e da quelle quattro oche spennacchiate che gli girano intorno. se ne andassero dove meritano e lascino spazio a chi chiacchiera meno e lavora di piu e non a chi e piu ....