Salta al contenuto principale

Teramo: Il Rimpasto a mano Giunta

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Se fossi Gianni Rodari scriverei una filastrocca su di un Sindaco in imbarazzo per il gioco delle tre carte, il rimpasto di Giunta. Giacomo Agostinelli è capogruppo del PDL, il partito senza congresso, senza confronto, il partito del trasloco di ministeri senza ministri, ma con le tessere punti del distributore di materassi e pentole. Il partito di Berlusoni, somma e differenza, che ha un unico problema, Paolo Gatti. Ma questa è un'altra storia. Ve ne parlerò a breve con calma e sincerità, in fondo la colpa dell'assessore regionale al lavoro, è quella di aver creduto in un congresso miraggio, nel suo 70% di tessere. In fondo l'UDC del vice sindaco Di Sabatino, organizza un'altra serie di incontri della scuola politica, un esempio di formazione o di nuova formazione con il PD? In fondo il Fli, l'ultimo arrivato, Sabato a Teramo, vivrà il suo punto democratico con il congresso, mentre il PDL, solamente un punto nero. Agostinelli non parla. Attende l'ultima cena. Giovanni Luzii intanto mangia a Roma in un pranzo con un calabrese di spessore, il salvacondotto per un incontro con la segreteria di un ministro e un organizzatore di feste teramane, portatore buono di campagna elettorale. Consulenze. Protezioni politiche. Tassoni è sicuro del posto da assessore e quindi si accomoda per l'ultima chiamata. Le visioni. Valeria Misticoni, tancrediana del primo e ultimo minuto, gioca a Morra e pretende  il posto vicino al finestrino. Un viaggio lungo, intanto, i cittadini tra un rimpasto e l'altro, pensano all'ultimo pasto. Tanto ma tanto, tempo fa. La dieta estiva.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Da tutta Italia si alza una sola voce, un solo grido x ministri e assessori comunali .... A CASA!A CASA!!!! Ma tornate a lavorare...