Giovanni Cavallari non è il modello teramano.
Un giorno vi racconterò delle carriere fulminanti delle mogli dei potenti, delle amanti in cooperative, dei figli e dei nipoti.
Pubblicherò un articolo storico e poi saluterò la mia amata Teramo congedantomi da I Due Punti.
Non so quando accadrà, sarà all'improvviso, ma sarà comunque una festa.
Il mio sogno, rimane una Teramo europea, fatta di fondi europei e non di patenti ritirate, indagini della Procura, Ipogeo da sciolta sismica e condizionali senza verbo.
Noi teramani siamo novelli Borboni e il retaggio da sudditi, mi prude come la sabbia tra le lenzuola.
Giovanni Cavallari capo gruppo del Partito Democratico è una persona seria e onesta.
Giacomino Di Pietro è il Ruzzo degli ultimi anni.
Gabriele di Pietro, suo fratello, è la Sogesa degli ultimi anni.
Che fine hanno fatto le due Società compartecipate?
Che fine hanno fatto i due fratelli?
Le società sono oramai alla cronaca quotidiana inghiottite dai debiti e i due fratelli sono sempre ai vertici.
La chiamano, meritocrazia.
Non mi meraviglia che l'ottimo manager Di Pietro stia trovando un accordo trasversale con il Sindaco Brucchi.
Non mi meraviglia che si scambi i complimenti con l'onorevole Tancredi.
Non mi meraviglia che la Presidente Regionale del Partito Democratico, Manola Di Pasquale sia rimasta in silenzio.
Non mi meraviglia che il Segretario comunale, Alberto Melarangelo, non abbia il coraggio di prendere una posizione.
Una semplice questione di coerenza.
La politica è fatta di gemellaggi...e senso di appartenenza.
Attrazione fatale.
Auguri al nuovo modello Teramo.
Commenta
Commenti