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Teramo: Rappresentante Cgil denuncia precaria

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Ho vissuto molte denunce e querele. Sempre con il sorriso dell'incoscienza.
Nella mia vita di blogger, di anarchico dell'inchiesta, ho pestato i calli a politici potenti, mafiosi, camorristi, massoni, giornalisti collusi, colletti bianchi, clericali e ho avuto la solidarietà degli ultimi come destino personale di perdente.
Nella lista sono costretto ad aggiungere il nome di una persona che stimavo al di sopra di ogni sospetto, ideologia e verità.
Monia Pecorale della funzione pubblica della Cgil di Teramo. Il sindacato. Non ci credo, anzi, ne ero sicuro.
Dopo le due lettere aperte di Rosella Gabrielli sul nostro blog, una delle precarie a cui non è stato prorogato il contratto da Teramo Lavoro, del buon diplomato Cretarola, del Presidente della Provincia Catarra, dell'assessore al Lavoro Eva Guardiani (www.iduepunti.it/lettera-aperta/17_giugno_2012/cara-monia-pecorale-della-fp-cgil-di-teramo%E2%80%A6anchio-ero-incinta ..... www.iduepunti.it/lettera-aperta/24_giugno_2012/noi-donne-incinte-non-siamo-tutte-ugualie-altre-cose-su-teramo-lavoro ...), Monia Pecorale il 13 Luglio 2012, ha ben pensato di denunciare la precaria Rosella Gabrielli.
La motivazione della querela non può essere nell'oggetto di questo articolo, perchè Rosella Gabrielli ha avuto soddisfazione dalla Legge.
L'otto Agosto il giudice del Lavoro ha accolto il suo ricorso e nonostante tutto, con un'ordinanza in mano, immediatamente eseguibile, non è stata ancora rientegrata nel suo legittimo posto di lavoro.
Che succede? Dove sono i sindacati? Dove si trova la Politica? Perchè il Presidente Catarra non chiama Cretarola per fargli ottemperare l'ordinanza? Perchè l'avvocato e Assessore Guardiani che conosce la legge, non fa lo stesso? Perchè Rosella Gabrielli viene pagata senza lavorare? Il nostro danno erariale?
Perchè Monia Pecorale non ha denunciato Catarra? Non ha denunciato Cretarola? Non ha denunciato Eva Guardiani?
Si parla di divulgazione di corrispondenza personale. Una pagina di facebook con bacheca aperta non è una corrispondenza personale ma una piazza pubblica e anche un pò pettegola. Ho un'altra idea del sindacato. Le Trade Unions sono nate per una ragione sociale. Il sindacato ha un'anima operaia. Un'inclinazione verticistica rivolta verso il basso. Una piramide al contrario.
Monia doveva confrontarsi con Gabriella sulle pagine di un giornale, sulla nostra Home, in casa a far di pugni e tirate di capelli.
Doveva credere a una donna che dopo tante lotte, ha visto trionfare i propri diritti. Una donna accanto ad un'altra donna.
Doveva comprendere il momento di una donna senza lavoro e con due figlie, con una laurea, tanti master e con un cuore da vera sindacalista.
Il sindacato non è un ufficio di conta tessere, non è un mezzo di favori, cortigianerie, è l'anima del più debole che incontra il più forte. Dovrebbe essere, scusate.
La somma degli operai e degli imprenditori è il nostro PIL. Prodotto Interno Lordo o Per Il Lavoro.
Il mondo de I Due Punti sarà a fianco di Rosella Gabrielli in questa lotta che sembra non finire mai. Nei prossimi giorni vi dimostreremo molte altre verità.
Ci piacerebbe avere Monia dalla nostra parte. La Monia che conosco non avrebbe dubbi. Sono in forte imbarazzo emotivo ma non farò un solo passo indietro. Mi occuperò della Cgil. Scoperchierò il pentolone con tutta la mia forza. Non da domani ma da oggi. Vi mostreremo l'altra faccia della Casta.
I miei ricordi si fermano a Luciano Lama, che amava ripetere " Bisogna lasciare il passo alle nuove generazioni: anche perché se non glielo lasci se lo prendono comunque"...in questo caso, il passo generazionale è stato più lungo della gamba.

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Commenti

Bravo, Giancarlo. Staniamoli questi sindacalisti d'accatto, collusi con gli imprenditori, insieme con i quali agiscono tradendo i lavoratori. Parliamo delle battaglie personali dei sindacalisti, che sono alla continua ricerca di accordi e di transazioni, rinunciando quasi per principio a stare davvero al fianco di chi lavora e di chi... non lavora. Ne avremo tante da dire. Avremo tanti casi di cui parlare. Sindacalisti, tremate...
Caro Giancarlo, sono sicura che tua nonna da lassù continuerà ad essere fiera di te. Perchè sei l'unico che dà voce a chi non ne ha più. Perchè quando sposi una causa, ti dai con tutto il cuore. Perchè hai l'anima di fil di ferro, schiena dritta e mente aperta. Perchè con le tue capriole stilistiche riesci sempre ad andare dritto al nocciolo della questione. Perchè mi (ci) commuovi sempre, indignandoci. Ma stavolta di più. Perchè hai delineato con il cesello la vicenda di una persona che stimo professionalmente ed umanamente, una ex collega, un'Amica, una sorella, una confidente, una mamma come me, lasciata sola da tutti in quest'ultimo anno, da istituzioni, sindacati, precari, partiti politici e varie Commissioni pari opportunità. Tutti sordi, tutti ciechi, tutti muti di fronte alle sue richieste di un trattamento "normale", alla luce della sua decennale esperienza professionale. Finalmente il giudice le ha dato ristoro, ed ecco che questi "signori" sono di nuovo sordi e ciechi e muti (conoscete la vignetta delle tre scimiette?! Ecco, forse ho reso l'idea!)... E poi arriva questa bomba: la denuncia di una donna contro un'altra donna, rea solo di essersi difesa con la verità. Allora che speranze abbiamo noi? Dove potremo sbattere la testa? Chi ci sosterrà nelle lotte, se anche il sindacato va a braccetto con il datore di lavoro (fino a poco tempo prima suo nemico giurato), che a sua volta va a braccetto con la politica, che a sua volta tappa la bocca ai precari con un tozzo di pane? Chi ci rimane? Forse solo tu, Giancarlo... Questo sono io oggi: scoramento e fastidio. L.
L'altra faccia della casta: I SINDACATI CONFEDERATI ITALIANI
Leggo in qualche intervento la definizione di “casta sindacale”, evidentemente non si conosce bene come funzionano i sindacati, evidentemente non si bene conosce come funziona la CGIL. I sindacati sono libere associazioni tra lavoratori alle quali si aderisce volontariamente ed alle quali i lavoratori devolvono una parte percentuale (tra lo 0,50 e l’1%9 della loro retribuzione per finanziarne le attività, se un lavoratore non è soddisfatto del sindacato che abbia scelto, ripeto volontariamente, di iscriversi può “cancellarsi” e finire di finanziarlo o iscriversi ad un altro che meglio possa rappresentarlo. I quadri sindacali, almeno nel sindacato che io conosco meglio, vengono definiti e scelti dai congressi dei lavoratori che eleggono sui luoghi di lavoro i loro delegati ai congressi del livello superiore e via via di livello in livello fino a quello nazionale- I sindacati tutelano i diritti collettivi dei lavoratori tutti, iscritti e non iscritti, i diritti individuali vanno rivendicati individualmente ed i sindacati, se richiesto, assicurano il patrocinio ai lavoratori iscritti, chi non chiede il patrocinio o non è iscritto agisce da solo. Posi il commento che segue al posto www.iduepunti.it/lettera-aperta/24_giugno_2012/noi-donne-incinte-non-si… ... 12:12 24 Giugno 2012 Da ancora iscritto alla CGIL e da ex dirigente CGIL in una categoria diversa dal pubblico impiego, ritengo, anzi pretendo, che Monia Pecorale dica la sua e che sia esaustiva nella risposta, per un sindacalista serio non esistono cose che si possano dire e che non si possano scrivere, la verità va sempre perseguita, anche se è amara ed anche se può ferire qualcuno. Aspetto i chiarimenti della CGIL Funzione Pubblica. Alla signora Gabrielli rivolgo qualche domanda in quanto dai suoi reiterati interventi, molto critici verso la CGIL-FP e la sua segretaria, mi è sembrato di capire che lei, dopo nove anni di precariato, si è iscritta a quel sindacato nel momento in cui si stava avviando un percorso di stabilizzazione. 1) Ho ben capito la collocazione temporale della sua iscrizione? 2) Come mai ha aspettato nove anni per dare adesione alla CGIL-FP? 3) Perchè ha scelto proprio la CGIL-FP e non qualcuno degli altri sindacati di categoria? Aspetto risposte, quelle di Monia Pecorale che ritengo dovute, quelle della signora Gabrielli che riterrò una cortesia. Non ebbi nessuna risposta da nessuna delle parti. Certo leggere di una querela di una sindacalista nei confronti di una lavoratrice lascia l’amaro in bocca, si tratti di lavoratrice iscritta o meno e per quanto mi riguarda la ritengo profondamente sbagliata anche se la signora Gabrielli aveva chiamato direttamente in causa la Pecorale, se a torto o a ragione lo dirà il giudice al quale, ripeto, sarebbe stato meglio non ricorrere, almeno per una questione di immagine di un sindacato importante come la CGIL. Ma lasciatemi porre una domanda: esiste solo la FP-CGIL? Quali sono state le prese di posizione degli altri sindacati? Caro Giancarlo la tua opera è preziosa in questa città, occupati a fondo della CGIL, scoperchia il pentolone e dicci cosa c'è dentro, se si sono create delle "castine" in quella organizzazione è bene che si sappia, io ormai sono un semplice iscritto ed aspetto solo la convocazione al prossimo congresso dello SPI-CGIL, chissà che non torni ad essere un rappresentante della categoria pensionati. Ma ti prego Giancarlo non dedicarti solo alla CGIL, ci sono anche CISL e UIL anche le loro pentole andrebbero ispezionate, voglio darti un indizio: IAL. Se non sai cosa sia chiamami e te lo dirò:
Non fate di tutt'erba un fascio...
Attenzione tutti... non si provasse a infangare il Sindacato... e tutti quelli che ogni mattina si svegliano per far un buon Sindacato... contro tutti quelli che lo disonorano... http://www.youtube.com/watch?v=yUNo8g7v8rc la voglio cantare al fianco di Bakunin... dei miei compagni di Valencia Repubblicana... quelli rosi dall'alcolismo della repressione fascista le madri... i figli... tutto il Popolo vero in marcia gli scioperi alla rovescia... le lotte dei minatori del Vomano le bandiere sul corso il giorno della strage di Brescia http://www.youtube.com/watch?v=yUNo8g7v8rc
Spero che Monia Pecorale, se la querela è vera, si dimetta immediatamente dal suo ruolo sindacale e si vergogni imperituramente di aver scritto una pagina buia della storia sindacale. Ove ciò non avvenisse, invito tutti i lavoratori iscritti alla CGIL a chiederne le dimissioni da ogni ruolo attivo o di rappresentanza. Ove anche ciò non avvenisse, il simbolo della CGIL ne risulterebbe indelebilmente macchiato.
Palmiro grazie, riascoltarlo mi ha commosso e mi ha ricordato la frase che mio zio fece incidere sulla lapide della tomba di mio nonno, sicuramente lui, che era oltre che maestro anche poeta e scrittore, lo aveva parafrasato da questo inno e diceva: la gloria del lavoro eterna ti bacerà.
Visto che smentita non e' arrivata, la querela e' vera. Invito a pubblicarla per svergognare chi l'ha presentata...
Cari amici italiani, i sindacati manco immaginate cosa possono essere, in Italia non sono altro che una corporazione pseudo elitaria, ricordo di un collega di università che magicamente subito dopo laureato ha trovato un contratto a tempo indeterminato! Potrei dire altro ma onestamente mi fermo. ORami è chiaro il nostro paese ha bisogno di un fallimento totale.
La nostra cultura e la nostra indole ci portano ad interpretare una qualsiasi funzione di rappresentanza di interessi diffusi (politici, sindacali, di salvaguardia ambientale, di categorie svantaggiate ecc.) come oportunita' per legittimare se stessi attraverso un distorto esercizio del potere ed una ingiustificata sovraesposizione della propria immagine. Difficile trovare un vero capo della piramide rovesciata, capace di servire disinteressatamente, dal basso, una comunita' socialmente organizzata per rispondere ai bisogni di ciascun individuo che la compone. Purtroppo molti giovani, presi dall'affano di arrivare presto, non danno un buon esempio.
Sindacato contro precaria: è stato toccato il fondo nella storia del Sindacato. Una lavoratrice uscita vincitrice nella causa di lavoro contro Cretarola dovrà difendersi dalla denuncia sporta dal sindacato CGIL nella persona della sua rappresentante sig.ra Monia Pecorale. Questa vicenda lascia un fortissimo e amarissimo sapore in bocca forse perchè apre uno squarcio su una verità sospettata ma fortemente rifiutata: la CGIL va a braccetto con Cretarola: ora si spiegano gli strani silenzi o i tiepidi comunicati stampa di questa sigla sindacale riguardo al mancato rispetto degli accordi sindacali da parte di Cretarola o alla mancata corresponsione degli stipendi.......e che altro dire della distanza presa dalla UIL nella trattativa precari / Cretarola e Provincia?Forse perchè la UIL aveva preso le distanze dal mercimificio dei precari ad opera di Catarra/Cretarola con la condiscendenza del sindacato? Forse perchè era meglio far credere ai precari che l'atteggiamento irremovibile della UIL nei confronti di Cretarola ,portatore di ripetute fandonie,sarebbe stato deleterio ai precari? Viene il dubbio che bisognava eliminare il sindacato più vicino alla verità rompendo il fronte compatto di un sindacato unito che avrebbe fatto emergere tutto il fallimento di Teramo Lavoro costringendo la Provincia a restituire dignità a tanti lavoratori precari. Cara Monia cosa hai portato a casa da questa storia?Forse l' assunzione di qualche precario o un migliore contratto per qualche precario? Ti dice niente la storia di Esau che si vendette per un piatto di lenticchie? Un sindacato che si rispetti difende i lavoratori discriminati, non li porta davanti al magistrato magari per gli stessi motivi per cui il lavoratore (Rosella )ha vinto la causa. Se hai un minimo di dignità ritira la querela Se hai un minimo di dignità dimettiti Se la tua dignità è un lontano ricordo spero che la CGIL in un moto di orgoglio(?)intervenga per espellerti.........forse troverai asilo in Teramo Lavoro .........CHE AMAREZZA!!!!!
Vedo fare una facile equazione: Monia Pecorale ha querelato Rosella Gabrielli, Monia Pecorale è rappresentante della CGIL, quindi la CGIL ha querelato Rosella Gabrielli. Tutto ciò senza conoscere il contenuto della querela. Se la Signora Gabrielli è a conoscenza di una querela nei suoi confronti ha il diritto di conoscerne i termini anche per poter, eventualmente, controquerelare la signora Pecorale. Potrebbe essere che la signora Pecorale si sia sentita lesa a livello personale dalle dichiarazioni fatte dalla signora Gabrielli? Potrebbe essere così ma noi non lo sappiano. Chi lo sa perchè non ci comunica anche il testo della querela di modo che possiamo tutti essere edotti se le motivazioni della querela sono personali o sono da poter porre in relazione alla CGIL. Ribadisco quanto ho già detto, è una vicenda che lascia l'amaro in bocca, anche se fosse vero il "casus belli" che ha prodotto la querela motivi di opportunità avrebbero dovuto consigliare la querelante di non esporre il suo sindacato al vento dell'antipolitica che sta diventando bufera e che rischia di diventarlo anche per il sindacato.
Bakunin la descrizione che fai dei sindacati e' una favoletta. Informati su quanti soldi movimentano e magari leggi qualche libro sull'argomento. Non sono meglio degli attuali partiti-comitati d'affari.
Bakunin... una volta un compagno contadino mi disse ma quiss... ci han promesso un animale... però 'ngià dat nind... bei tempi... a Ballarò romirti ci spiega come uscirne... sì... quello delle metropolitane e delle fabbriche pagate coi soldi nostri... ma dico io... ma come si può far satira a queste condizioni... questi pupazzetti qui sono veri...
... ma anche con tutti gli altri... quelli che non sono comunisti... e io non lo sono.... quell'inno è per tutti quelli che hanno capito che vogliono toglierci il valore del lavoro... vogliono svuotare le fabbriche e svendere gli immobili a quelli che girano con i pallets di contanti 500 euro... vogliono gettare nella disperazione i nostri figli... cosa abbiamo più da perdere... intanto i consumi dei beni di lusso è alle stelle... lusi - santa maria dei bisognosi - va in convento e speriamo che incontri il fratacchione... l'ilva la chiudiamo... e il sindacato querela le lavoratrici e i lavoratori... un mio amico dice che è meglio che noi si vada alla malora... almeno si riparte da zero...
Quello che mi dà veramente fastidio è vedere persone stoiche e fiere attaccate spesso per demagogia... da una parte gente che parla solo per ammorbare l'aria con la più squallida retorica antisindacale... alimentata da un'istituzione, se possibile più corrotta dei partiti... dall'altra un sindacato sfiancato dagli intrighi... dall'onta del tradimento... Quando noi ragazzi sentivamo gli squilli della celere per i vicoli di Roma... e fischiavano già le pallottole... oltre che i lacrimogeni... avevamo paura... e cercavamo con speranza i compagni delle fabbriche... quando i lavoratori furono espulsi dai cortei fu barbarie... dilagò la guerra civile... si contarono i morti... di destra e di sinistra. I terroristi li hanno combattuti gli operai... Guido Rossa si è fatto uccidere per tentare di fermare la barbarie... ma nessuno più lo ricorda... non conviene... la verità e che noi siamo un popolo di merda... e ci meritiamo tutto questo. Ci meritiamo di sprofondare nel baratro della peggiore suburra. E il Sindacato merita quel che Ghandi fece in India per svegliare una società corrotta e barbara... più o meno come la nostra... gli indiani del Sudafrica bruciarono i documenti sotto i colpi dei manganelli della polizia schiavista... molti di noi, bruceranno le tessere carissime che scaldano il cuore di quelli che ogni giorno tentano di fare un buon Sindacato.
@Casta, io quella realtà l'ho vissuta in prima persona, tu in quale sindacato hai militato, sei stato iscritto o sei stato rappresentante? Forse non hai afferrato bene l'idea sui soldi: quelli che il sindacato movimenta sono quelli che i lavoratori volontariamente (capisci il senso della parola?) gli versano, altrettanto volontariamente possono smettere di darglieli, se ancora glieli danno in tanti un motivo ci sarà, o no?
Forse Rosella si aspettava un aiuto, come questo http://www.iduepunti.it/lettera-aperta/16_giugno_2012/donna-non-assunta… non una querela!
Eh anonimo, quante ne vuoi! Chissà che cosa pensava di avere in cambio la "sindacalista", ma di certo ha fatto una figura tapina che le rammenteremo quando o se deciderà di scendere in campo, quando penserà di fare proseliti alla funzione pubblica, quando tenterà di fare carriera nel sindacato, quando sarà in predicato per essere nominata Consiglierà di parità, o presidente della Commissione Pari Opportunità. La sua credibilità ormai è scesa sotto terra... SE NON ORA QUANDO?
@Anonimo delle 11.11 del 20 settembre: sono andato a rileggermi il post che hai evidenziato, non mi sembra che le due situazioni siano paragonabili, molto più semplice da risolvere il caso di una persona in una graduatoria che non viene rispettata da quello complessivamente più complicato e difficile dei precari di Teramo Lavoro. Nel primo caso l'ente non ha potuto che prendere atto della sua scorrettezza, nella seconda Teramo Lavoro aveva, ed ha, un atteggiamento di netta chiusura, tant'è che pur in presenza di una sentenza del giudice del lavoro ancora non reintegra la signora in organico. Saranno diverse sensibilità datoriali? Non so. Certo che il silenzio assordante della sindacalista e del suo sindacato non depongono bene e lasciano spazio a tante illazioni, mi auguro che entrambi vogliano precisare e chiarire al più presto le loro scelte.
sulla "sensibilità datoriale" secondo alcuni: http://www.iduepunti.it/cronaca/13_luglio_2012/teramo-lavoro-la-lettera… questa volta però legga tutto e non la sintesi...
Ma ieri non si è parlato in Consiglio provinciale del caso della dott.ssa Gabrielli? Oooops! Meglio dire "si sarebbe dovuto parlare", dato che l'ineffabile Catarra ha risposto all'interrogazione presentata da Sacco dicendo che lui è totalmente all'oscuro della vicenda e che lui, che ricordiamo per amor di patria è il presidente nonchè rappresentante legale della società in house, NON è responsabile della gestione di Teramo Lavoro. E allora a chi rivolgersi, a Padre Pio? Che dire?! Ormai ridono pure i polli!
...sempre con voi... su questa battaglia
Grazie... Un bacio alle mamme... Quando ci sarà la serenità, forse le cose saranno viste in un modo diverso...
Le dichiarazioni di Catarra lasciano proprio stupefatti, ma come il presidente e legale rappresentante della Teramo Lavoro non è conoscenza? Ma notifica della sentenza, come per legge, non è stata fatta a lui? Si hanno notizie riguardo all'eventuale, oserei dire che sarà scontato, ricorso in appello contro la condanna al reintegro? Eh si! Perchè una delle storture del sistema giudiziario italiano permette a chi si sente "potente", sia economicamente che politicamente, di dilatare i tempi del redde rationem con ricorsi fino alla cassazione e con i tempi ella nostra giustizia chi è il più debole tra i due soffre, si frustra e forse non glie la fa ad attendere la fine definitiva. Tutta la mia solidarietà alla signora Rosella Gabrielli e l'augurio che possa essere tanto forte da non scoraggiarsi.