Oggi sono rosso di sera, domani bel tempo si spera. Oggi a Teramo senza un regolamento sui dehors, si rilasciano le interviste impossibili sui controlli e sugli evasori. Otto dehors su dieci non sono a norma di regolamento. Ma quale regolamento comunale, che non esiste? Dopo le oltre mille firme al difensore civico, raccolti dal Partito Democratico, dopo che l'Idv di Teramo aveva sollevato la questione passi carrai a raso, dopo che centinaia di cittadini della periferia avevano protestato, si legge in un'intervista, rilasciata dal sindaco Brucchi al caposervizio de Il Centro, Lorenzo Colantonio " ....non pagheranno i propretari dei passi carrabili che immettono in un fondo agricolo, non pagheranno chi ha un accesso a raso che non superi i due metri di larghezza...e presto anche chi non chiede il permesso di affiggere il cartello di divieto". Ovviamente dopo aver approvato un regolamento che a tutt'oggi non esiste. La politica della retromarcia, di negare a se stessi di essere un'ombra confusa. Il rinvio al 30 Novembre per gli eventuali pagamenti, è stata una decisione presa dal sindaco senza consultare la maggioranza, in contrasto con ciò che si era deciso durante il conclave ( chiedo scusa alla stanza chiusa a chiave dei Cardinali per l'elezione del Papa). Il mio affetto e la mia stima per il vice sindaco di Teramo, Alfonso Di Sabatino Martina, che in questo momento è il bersaglio politico più ambito. Si chiama caccia grossa e diventa un Safari di poveri.
- Alfonso Di Sabatino Martina
- Brucchi
- Passi Carrai a raso
- Teramo
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