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Giulianova: Si Dimette il Presidente della Piccola Opera Caritas

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Caro Monsignor Seccia, ho avuto la fortuna di conoscere Padre Serafino, ho nel mio povero forziere, una scatola di scarpe, le lettere del mio eroe, perchè per me, chi in nome di una fede, chi in nome del sociale, chi in nome dell'amore, crea una struttura per i meno fortunati è un eroe. Le scrivo per ricordarle le ultime volontà del Frate Santo, si ricorda? Le disse che avrebbe voluto Antonio Ragionieri come suo successore e nessun altro. Le fece anche un altro nome che non avrebbe voluto come presidente. Si ricorda? Io ho tutto scritto tra un'agenda rossa e un foglio volante. Confidenze.  Nelle nostre chiacchiere scritte e intime, il nome di Antonio Ragionieri era sinonimo di continuazione, di eleganza, di sensibilità, di preparazione, di ascolto. Le chiedo di prendere quella lettera di dimissioni come un gesto di attenzione. Le chiedo di strapparla e di convincere Tonino Ragionieri a continuare nella sua opera sociale.  Nella vostra opera sociale. Le chiedo di dare valore alle ultime volontà di Padre Serafino. In nome e per nome della beatitudine del Signore cristiano. In nome e per nome dei ragazzi della Piccola Opera Caritas. In nome e per nome di ciò che noi ultimi, chiamiamo coscienza.

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