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Verrocchio salva Gatti & Tancredi. Dimissioni subito.

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Mi dimetto, insieme a Strozzieri, a mia nonna di 97 anni e i miei due pesci rossi. Avevo appena terminato di scrivere la notizia delle dimissioni del Presidente Strozzieri, di pubblicare una serena critica, al correntista, scusate in questi tempi di commissariamento di Banca, meglio scrivere capo corrente, Paolo Gatti, quando arriva il suono del "C'è posta per te". Il comunicato stampa del PD. Ho pregato insieme alla lucidità di una donna classe 1915...
"Fa che non sia sulle dimissioni del Ruzzo....ti prego". Inutile. Mia nonna mi ha letto ciò che voi state per leggere...
"A questo punto tutto il Cda del Ruzzo deve dimettersi. La Ruzzo Reti rappresenta l'ente pubblico più grande della nostra provincia, e quanto accaduto fa male alla società e a tutto il teraman.
Il Pdl ha gestito il Ruzzo come una mera questione di potere e di poltrone.
I sindaci del nostro territorio non sono mai stati convocati, e hanno conosciuto Strozzieri solo dalle immagini della stampa. Ad oggi nessuno di loro è a conoscenza delle motivazioni che hanno portato alle dimissioni del presidente. Il Ruzzo in questi mesi è stato governato in maniera oligarchica e arrogante. La società è rimasta bloccata per mesi nonostante le necessità del territorio, sia in termini di infrastrutture sia in termini di investimenti necessari per la nostra economia, e questo a causa di chiare lotte interne del Pdl. Auspichiamo che il centrodestra sia pronto ad una profonda riflessione, e il pensiero deve andare anche ai tanti dipendenti della società. Al centro della questione devono tornare il territorio, e tutte le forze politiche devono avere il coraggio di mettere al centro del dibattito l'interesse dell'ente. I referendum del giugno scorso hanno detto che l'acqua è un bene pubblico, e con tale obiettivo la società deve essere gestita. Le dimissioni del presidente Strozzieri rappresentano il totale fallimento di un metodo, ed è per questo che l'intero Cda della società deve dimettersi. Il centrodestra ne prenda atto e torni ad ascoltare il territorio e i sindaci
".
Il miracolo del PD. In un momento in cui Gattiani e Tancrediani, erano ai ferri corti, in un momento di forte imbarazzo del centro destra, in un momento in cui Gatti avrebbe messo spalle al muro o non avrebbe messo spalle al muro l'intero CDA, in un momento in cui Paolo Tancredi, si ritrova consapevole della propria confusione, ecco la politica inopportuna. Il PD aveva tutto il tempo, carte in mano, di vedere il gioco degli avversari. Bastava attendere per poter affondare il colpo. Invece,  il Segretario del Partito Democratico, regala un'occasione per spostare l'attenzione. Verrocchio dimentica Casalena e  Giacomino Di Pietro.
La situazione economica del Ruzzo è figlia della meravigliosa gestione del centro sinistra. Ma come si fa? Come si fa a parlare candidamente di politiche clientelari, di arroganza, oligarchia, poltrone, dopo la gestione Casalena & Di Pietro? Anzi, scusate, visto i risultati di Roseto e Martinsicuro, ora ho capito come si può fare.....

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Commenti

Strateghi del PD nel pallone... sanno leggere la partita come pochi... cappotto al 90'. Questa è antipolitica altro che Grillo!!
Amo Verrocchio, mi eccita da morire... ma solo perchè politicamente sono necrofilo... Bisognerebbe istituire la vergogna per legge, perchè questi ne sono profondamente allergici...
Strappo la tessera. Mo avast.
Lista Civica, Giancà. Ti prego. Fa qualcosa. Fate qualcosa. Chiamatela I Due Punti, ma fatela. Di che avete bisogno? Siamo in tanti, molti. Basta con questi partiti. Basta. Doamni ti mando una mail.
Il PD, sempre se a Teramo e Provincia sia mai esistito veramente, è sempre più in confusione. E Don Robert da Pineto è l'uomo giusto al posto giusto: anonimo tanto da rasentare la trasparenza, con un tempismo da bradipo, pilatesco quanto basta per non intralciare le manovre dei Cardinali di partito, vecchi e nuovi, forse è veramente convinto di guidare un partito che partito non è, ma un'accozzaglia di ex e presunti tali, sempre alla disperata ricerca di una poltrona da occupare. Non è bastata la botta della Provincia, con un D'Agostino mandato allo sbaraglio per un secondo mandato che doveva essere facile facile e si è rivelato un fallimento (a proposito, il povero Ernino, abbandonato anche dal suo non partito, al quale aveva dedicato anima e corpo, come rappresentante dell'opposizione in Provincia è ormai l'emblema di una politica che non crede neppure in se stessa); non è bastata la botta di Roseto, dove l'arroganza di una compagine politica ormai scollegata dal "popolo" è stata duramente punita dalla vittoria di un nuovo che nuovo non era (e non è), non è bastata la disaffezione di centinaia di giovani e meno giovani, che avevano creduto ad un Partito Democratico veramente tale, e si sono ritrovati con giochetti di potere retaggio della peggiore prima repubblica, con i soliti noti sempre in sella, e le speranze ed i sogni della base buttati nel cesso... non è bastato... ma, tempo al tempo, se anche non vogliono capire, dovranno farlo.... a, se dovranno...
L'intervento fuori luogo di Verrocchio dimostra ancora una volta la bassezza non della politica, ma dei politici o presunti tali!! Forse a Verrocchio sfugge un piccolissimo particolare: Giacomino Di Pietro (esponente del PD che è lo stesso partito di cui Verrocchio è segretario Provinciale, se non se ne accorto fino ad ora!!) è stato presidente di Ruzzo Reti già dal 2004. Peccato che dal 2004 al 2008 il Di Pietro ha speso circa 11 milioni di euro senza produrre nulla per il "territorio" a cui lui si riferisce! Dal 2008 al 2011 lo stesso Di Pietro, sponsorizzato fortemente da un assicuratore rosetano senza portafoglio (...portafoglio clienti ovviamente!!), da un trombato candidato sindaco notareschino e da un "Giuda" consigliere Regionale (con tutto il rispetto per Giuda che almeno ha avuto il coraggio di impiccarsi!!) ha portato il Ruzzo a raggiungere la modica cifra di 60.000.000 € di debiti. Mentre il Ruzzo faceva acqua da tutte le parti, il segretario Verrocchio veniva continuamente informato di quanto stava accadendo senza convocare nemmeno una riunione in sezione! E ora ha anche il coraggio di fare il moralista?!?!!??! DIMISSIONI SUBITO!!!
Mi spiace per i giustizialisti della prima ora, coloro che tifavano per il presidente Strozzieri, lo vedevano un paladino della giustizia, l'uomo nuovo al momento giusto, la persona "sganciata" dalla partitocrazia, il pretore di ferro capace di ridare dignità e lustro all'Ente: ha fallito in un consiglio di amministrazione tutto di centro - destra, tra l'altro pure illegale, visto che all'opposizione spetterebbe un posto in giunta, come si fa in tutti i paesi civili. L'Udc (esiste ancora?) non rappresenta la sinistra, assolutamente! Rappresenta se stessa.....al limite Altro che Verrocchio, è il centro destra che dovrebbe scappare di notte per la vergogna, non il PD o Verrocchio!! Nove mesi di litigi feroci dove sono approdati? In una guerra senso senso contro lavoratori a tempo indeterminato che dopo otto nove anni il presidente voleva "tutelare" (così diceva) ovvero fare ricorso contro i loro contratti che ritiene annullabili. In poche parole voleva alleggerire la massa salariale, le spese correnti o fisse a spese dei lavoratori effettivi. Uno strano modo di esordire, una scorciatoia però.....non così facile come sembrerebbe...... Poi sulla persona nessuno dirà niente, ben vengano nella cosa pubblica cittadini al di sopra delle parti, ma non basta la serietà, occorre esperienza, dialogo, conoscenza della cosa che si stà amministrando, GIOCO DI SQUADRA, il Ruzzo non è un'aula di tribunale.
Giancarlo sono d'accordo con Noi... Una lista civica denominata I due Punti!!! Sei il Grillo di Teramo e noi saremo tuoi grillini!! pensaci!! solo così potremo salvarci dall'invasione dei politicanti che ci circondano!!!
Molti sono coloro che, con sorprendente improntitudine, si rigenerano proponendosi come goffi e non auspicati paladini della gestione pubblica, presentando il loro sgualcito e poco credibile biglietto da visita e screditando e banalizzando un modello affascinante e complesso, non ancora attuato in Italia. Questi signori, pur avendo gestito per decenni un organismo pubblico nato per assicurare ai cittadini un bene essenziale, non hanno la benchè minima cognizione di cosa significhi una Gestione Pubblica, confondendo il pubblico con se stessi e i propri amici, senza alcuna ingerenza di altri, privati o pubblici che siano. Essi, ignorando i principi etici e morali che dovrebbero identificare e distinguere una gestione pubblica da qualsiasi altro modello, proprio in ragione della forzata sottrazione al mercato di un servizio che riguarda una risorsa scarsa e indispensabile per la vita dell'uomo, non vedono l'ora di riprendersi "il più grande Ente pubblico (Ente? ... sa di carrozzone) della nostra provincia"; non vedono l'ora di riesumare vetuste pratiche clientelari, dando aspettative a 100, accontentando i 30 più fedeli e lasciando gli altri in lista di attesa fino alle prossime elezioni, senza alcun nesso con le reali esigenze aziendali o di contenimento dei costi e delle tariffe. Poteva risparmiarsi questa sequela di messaggi in basso e stantio politichese, per arruffianarsi sindaci e dipendenti, con ciliegina finale: "I referendum del giugno scorso hanno detto che l'acqua è un bene pubblico, e con tale obiettivo la società deve essere gestita." ..... ecco perchè prima del referendum avevano gestito il Ruzzo come se fossero a casa loro, perchè pensavano che l'acqua fosse un bene ... "privato".... potevano studiare un po' di più.....!!
Ma pure tu Gianca' che lo commenti....a me sono cadute le braccia!
La lucidità delle nonne è fuori discussione.Quella dei due pesci rossi,se non ci sono gatti in giro,pure. La sua,in questo caso.non direi.Eppure non sono poche le volte in cui dimostra di averne e usarne copiosamente.Seguo i 2 Punti,i commenti etc...comprendo che vivono della notizia e della critica.Sempre più,per fortuna,della seconda anzichè della prima!mettevo in dubbio la sua lucidità non perchè abbia attaccato il PD (l'accuserei casomai di scarsa originalità ) ma perchè faccio fatica a comprendere,politicamente,quale sia la cosa giusta!se esiste un criterio di comportamento giornalistico( si definisce giornalista?non vorrei offenderla senza aver deciso di farlo!) o se ciò che scrive corrisponde più al bisogno personale di dire qualcosa comunque "contro". Guardi,gentile Falconi, prendersela con Verrocchio non è poi così difficile,anzi...riuscirebbe anche ai suoi due pesci rossi (se non altro perchè hanno parlato la stessa lingua per molto tempo!). Io,però,mi chiedo.Se non avesse chiesto le dimissioni del Cda lei avrebbe pensato che sto PD ne avesse azzeccata una finalmente o non avrebbe resistito alla tentazione di dire:" non l'hanno fatto perchè non lo potevano fare?". I partiti non possono più parlare ormai,come dire,tutti troppo compromessi.A parlare restano solo quelli come lei.Però mi piacerebbe che almeno quelli come lei ogni tanto ricordassero che io,da cittadino ectoplasmatico,mi aspetto che si chiedano dimissioni che diano più sostanza alla mia vana speranza di cambiamento.Nel giusto ordine di importanza.E per me il Cda del Ruzzo deve proprio"liquefarsi". Verrocchio magari potrebbe ospitarlo nell'acquario tra i suoi pesci rossi...ma stavolta non l'ha fatta poi così grossa!magari una chiacchierata con la nonna potrebbe fargli bene.Buon lavoro e mi scusi se queste sono solo chiacchiere ma mi ha turbato il suo punto di vista inteso come prospettiva da cui vedere le cose. Magari un giorno la voterò anch'io ma lei non si candiderà mai.

Caro Peripatetico grazie per il suo intervento. Noi de I Due PUnti abbiamo chiesto le dimissioni del CDA del Ruzzo da tempo immemore.  Non ricordo una sola critica di Robert Verrocchio ai vari Ginoble, Verticelli, fratelli Di Pietro di Ruzzo e Sogesa. La critica deve essere sostenuta dalla memoria e dalla politica. La Politica della memoria ti aiuta a non dimenticare le stesse nefandezze che si vuole sottolineare. La poltica consiglia il silenzio e l'attesa in questi casi. Gatti e Tancredi si stavano sbranando e ora invece hanno trovato un facile specchietto per le allodole. Tutto qui.

Caro Giancarlo, spero che tu voglia dare spazio a questa mia lettera. Non di risposta, ma di commento all'articolo comparso sul tuo blog riguardo la richiesta di dimissioni chiesta dal Pd provinciale al Cda del Ruzzo. Voglio partire da una frase del mio segretario Pierluigi Bersani: il profilo morale di un dirigente politico è un bene pubblico. Bene, è in base a questo principio che io sono convinto di avere il diritto e il dovere di chiedere le dimissioni del consiglio di amministrazione del Ruzzo. Il mio Partito Democratico non ha la memoria corta. Come anche tu hai messo bene in luce in precedenti articoli, l'ormai ex presidente Claudio Strozzieri ha ritenuto di informare le istituzioni preposte riguardo alcuni passaggi delle precedenti gestioni del Ruzzo. Saranno queste istituzioni a valutare l'esistenza o meno di eventuali responsabilità. E il mio Pd, nell'un caso o nell'altro, rispetterà tali conclusioni, e saprà reagire di conseguenza. Ma se il Pd non dimentica, né sorvolerà su quanto eventualmente accertato, per lo stesso principio il Pd, il mio Pd, ha anche il diritto e il dovere di denunciare quanto avvenuto in questi mesi, nei quali, e torno a ribadirlo senza alcun timore, le lotte intestine del Pdl hanno fatto sì che il bene del Ruzzo fosse lasciato in secondo piano. Nessuno mi impedirà di denunciare che i sindaci, tutti i sindaci del teramano, in quanto rappresentanti democraticamente eletti a rappresentare i rispettivi territori, mai sono stati chiamati per parlare della società di cui in ultima analisi sono i proprietari. Le dimissioni del Cda da me richieste sono la diretta conseguenza di questa gestione, che ribadisco è andata contro l'interesse della società e del territorio. Noi non giochiamo a poker, non aspettiamo le mosse dell'avversario per sferrare il colpo, se questo significa giocare a spese della gente. Se i ricordi, quali che essi siano, conducessero all'afonia o a strategie incomprensibili, allora dovremmo davvero suonare il De profundis per la politica - la buona politica, quella in cui credo e per la quale lotto ogni giorno. Allora avrebbe davvero vinto l'antipolitica. Il Pd, il mio Pd, ha ben chiaro il percorso verso cui già da tempo ha deciso di dirigersi, per riformare la politica e per tornare a fianco dei cittadini. Le primarie a tutti i livelli ne sono un esempio imprescindibile. Il Pd, il mio Pd, mai è stato contro il rinnovamento della società né mai lo sarà. In questo momento, pero, perdonami, visto che ha chiamato in causa le nonnine, il mio pensiero va alla mia nonnina che ha compiuto 90 anni pochi giorni fà e che in questo momento si trova purtroppo in sala operatoria per un intervento molto delicato...

L'ineleganza  del commento del Segretario Verrocchio è in sintesi nella frase "visto che ha chiamato in causa le nonnine,", prima mi da del tu, poi del Lei, ma soprattutto, caro Robert,  io ho parlato di mia nonna, come super mammma, come la persona che mi ha cresciuto e non come le "nonnine"....tutto il resto è veramente incommentabile...compreso l'accento sul fà...

"il pd, il mio pd..." suona tanto come il "moi, Président de la Républic..." di Hollande. non si finisce mai di imparare... :))
Segretario Verrocchio mi spiega quale ruolo ricopre nella cooperativa sociale AM?
C.a. Sig. "Anonimo" : Io non ricopro alcun ruolo nella cooperativa sociale AM.
@ Verrocchio Mi scusi, ma avevo preso spunto dalle informazioni riportate sul suo profilo facebook. Grazie di nuovo per la tempestiva risposta.
Egregio Dottor Verrocchio, pur potendo condividere la sua amarezza per la modalità conclusiva della presidenza Strozzieri, è giusto che lei risponda sui quesiti che anche il buon Falconi ha rimarcato: le assunzioni senza concorso del Ruzzo, che hanno trasformato l'ente in un carrozzone, chi le ha fatte? Da quale parte politica provengono? Grazie.
RingraziandoLa per un'accoglienza che potrebbe indurmi ad affezionarmi ai commenti,Le devo,simpaticamente,suggerire un'associazione d'idee...ma perchè a questa caduta di stile delle "nonnine" Lei risponde con una sottolineatura di errore?Non è da Falconi...che però decide di percorrere,ad altri livelli,la difficile via dell'interpretazione dell'esattezza!Nella sua risposta al sottoscritto Lei mi suggerisce un dubbio: "La Politica della memoria ti aiuta a non dimenticare le stesse nefandezze che si vuole sottolineare?"Non sarebbe stato più sicuro scrivere "che si vogliono"? Sa che a me viene da pensarci!tra i suoi affezionati però ci sarà qualcuno che saprà esprimersi in merito con più competenza del sottoscritto e toglierLa,certamente,dall'imbarazzo di aver compiuto un pur piccolo errore. Vedrà. Lei non sbaglia mai.Rischia solo di farlo.Faccio il tifo per Lei ma non ho potuto fare a meno di evidenziare quanto Lei ami il pericolo!Inoltre,nulla qui dovrebbe essere "incommentabile"...soprattutto le repliche ai suoi attacchi. Senta,per essere chiari, Lei e Falconi(io ci conto!) mica uno qualsiasi!E tanto per essere solidale con Lei (se eventualmente errore c'è stato) e con Verrocchio (che mi sta simpatico umanamente!) erro anch'io.Nella presunzione di pensare che magari sia l'unico presente nel testo ma la presunzione,si sa,è il più grave degli sbagli. Mi rassicuri. Non la eserciti.Ho capito che oggi è meglio lasciar perdere le nonne!Mi saluti i suoi pesci rossi!Come si chiamano?Non La tedio oltre.Grazie per l'ospitalità.
Solo per precisare: Giacomino Di Pietro, ex presidente del Ruzzo, sembra non abbia più la tessera del PD. Se così fosse, se ne potrebbe dedurre che i suoi rapporti con l'attuale dirigenza del PD provinciale non sono certo idilliaci e che, sempre per continuare con le deduzioni, Verrocchio avrebbe così raggiunto il grande risultato di aver "liberato" il suo partito senza troppo clamore. A volte, non c'è bisogno di suonare la grancassa per fare quello che si deve fare.
Beh, se non altro vorrei vedere altri segretari di partito che tirati per i capelli in questa maniera (legittima e doverosa) rispondono così! Facessero tutti così quelli che tu attacchi...! Giancarlo, tu hai posto questioni giuste, e alla fine mi pare che Verrocchio abbia risposto in maniera corretta. Da quello che si dice non corrono buoni rapporti tra Giacomino & company e il resto del partito. Tu sai meglio di me che con i soggetti delle passate gestioni del Ruzzo Verrocchio ha poco a che fare. Tradotto dal politichese, quello che mi pare di capire dal suo commento è una presa di distanza bella e buona dal passato, e ha avuto anche il coraggio di metterci la faccia di fronte ad una valanga di commenti alcuni a livello di insulto. Io la vedo così. Se nessuno del mio partito avesse detto nulla io mi sarei di certo arrabbiata. E comunque penso che Gatti e Tancredi siano arrivati ad un punto in cui non sarà certo un comunicato del Pd a farli smettere di sbranarsi.
Ti prego segretario del pd teramano --DI QUALCHE COSA DI SINISTRA----
francamente a volte è meglio il silenzio.. mi riferisco a robert e al suo tentativo di difendere un partito indifendebile. troppo comodo e mi rivolgo anche a marina, scaricare tutte le responsabiltà sulle singole persone: di pietro 1 e 2, ruzzo come sogesa, oggi vengono considerati degli appestati ( anche se mi risulta che giacomo è direttore di un ente..) ma chi li ha scelti?? chi ha chiesto loro di avere la condotta che hanno avuto e perchè? erano delle pedine della politica.. quella del tuo caro pd robert..quindi dimissioni si.. ma le tue....
Nelle prime cinque righe sento odor di "rivelazione"...basta leggere fra le righe...vedremo, nel tempo, se ho avuto giusto fiuto...0 se il mio naso mi ha tratto in inganno...9
Ma peripatetico sarebbe l'altro ego di Immanuel? Dallo stile sembrerebbe... Non nego che con tutti questi nickname al posto di nomi reali faccio spesso confusione
Cara Marina e cari anonimi, io non capisco perchè voi abbiate paura a celarvi dietro un nick anzichè metterci la vostra firma, di cosa avete paura? Sinceramente, quando ho letto il comunicato del PD, a me, sono cadute le braccia ( salvo, poi raccoglierle parzialmente, nel commento di Verrocchio, in cui chiariva alcuni concetti) e non mi nascondo dietro l'anonimato per dirlo. Affermare che Il Pdl ha gestito il Ruzzo come una mera questione di potere e di poltrone, mi rimanda la memoria al giorno in cui si doveva decidere il componente di minoranza del CDA ( quello che in teoria sarebbe toccato al PD), vi ricordate cosa è successo? Se non lo ricordate, ve lo ricordo io, è accaduto, che per l'assenza di unità d'intenti, ci siamo presentati in assemblea con il blocco dei sindaci spaccato in due. Certo, se i sindaci, ovvero la massima espressione del territorio, non sono mai stati convocati dal CDA è comunque un fatto grave, perchè evidenzia quella mancanza di sensibilità che, un organo di gestione di un ente così importante, doveva mostrare necessariamente al fine di offrire il miglior servizio possibile al territorio. Giacomino di Pietro non è stato espulso dal partito e se non ha rinnovato la sua tessera è semplicemente perchè avrà compiuto delle scelte personali che lo hanno portato lontano da questo partito e sono d'accordo con l'anonimo quando afferma che non è questione di Giacomino o Pino o dell'ex segretario provinciale DI Luca ( il quale ha fatto si, mentendo, che Giacomo Di Pietro rimanesse al suo posto, originariamente doveva esserci un terzo e nuovo presidente) è una questione di tutto il PD, vecchio e nuovo e non dobbiamo nemmeno aver paura di fare mea culpa. Ecco perchè quando lamento, l'assenza di una "forma partito", lo faccio con cognizione di causa, perchè gli eletti di questo partito, considerano, nella maggior parte dei casi, superfluo rendere conto agli organi di partito sul proprio operato. Poi avviene, quello che non vorremmo avvenisse, ovvero, se le cose vanno bene è merito dell'eletto, se le cose vanno male è colpa del PD e nel particolare momento, anche del segretario responsabile. Io ora, non conosco lo stato in cui versa il Ruzzo, semplicemente perchè se ascolti uno o l'altro, si passa dall'avere una società gioiello ad una società disastrata, non avendo nessun dato o documento da analizzare, mi rimane difficile esprimere un giudizio sia sulla gestione di Di Pietro ( che notoriamente, insieme a tutto il gruppo denominato Ginobliano, sono miei "avversari" all'interno del PD) che su quella Strozzieri. Certo è, che le dimissioni di un presidente, avvenute a nemmeno un anno dal suo insediamento, devono suscitare una profonda riflessione anche all'interno del mio partito, il quale, non deve necessariamente cantare vittoria, ma analizzare quali siano le motivazioni che abbiano portato il presidente Strozzieri a compiere questo gesto, avendo avuto la possibilità di gestire un CDA monocolore, che in realtà avrebbe dovuto semplificare il suo lavoro di controllo e gestione. E' il momento di capire cosa avverrà nel prossimo futuro per cercare di essere vicini il più possibile vicini ad un ente, che comunque economicamente o meno, vive un periodo di difficoltà, legato all'immobilismo gestionale che ha portato alle ultime vicende. Fosse stato per me, avrei concesso "l'onore delle armi" al presidente dimissionario, perchè ha rimesso nelle mani della collettività, oltre alla carica, anche quel modello che vuole gli amministratori "attaccati alla poltrona" e nel nostro caso ha scoperchiato un fronte sul quale poter mostrare il lato oscuro del PDL alla società civile. Non si tratta di avere o meno capacità, si può essere del tutto incapaci ( e lo abbiamo visto in mille altri casi) e rimanere in carica fino alla fine del mandato, giusto per il gusto di incassare la prebenda e permettere ad "altri" di comandare. Le mie personali riflessioni sul segretario provinciale del mio partito, sono note a tutti e non ho bisogno di ripeterlo qui, ma certamente oggi colgo l'occasione per dirgli, anche attraverso questo canale, che è l'ottavo giorno che aspetto di aver risposta sulle questioni che gli ho posto sulla riserva del borsacchio, considerato che, quando si tratta di enti ed elezioni, diventa molto loquace, vorrei usasse la stessa caratteristica per spiegarmi perchè Ruffini, ha votato con la maggioranza in consiglio regionale e sul perchè il partito provinciale non è stato in grado nè di dettare una linea politica sull'argomento nè di redigere un progetto di territorio. Stefano Alessiani Dirigente provinciale del PD
Un ringraziamento da dipendente lo devo a Stefano Alessiani ( non ci conosciamo), quando dice "E' il momento di capire cosa avverrà nel prossimo futuro per cercare di essere vicini il più possibile vicini ad un ente, che comunque economicamente o meno, vive un periodo di difficoltà, legato all'immobilismo gestionale che ha portato alle ultime vicende". In questo momento si parla malissimo di noi, ci può anche stare, ma qui ci sono dipendenti che svolgono con dignità il proprio lavoro e ringraziano ogni giorno DIO per averlo. Grazie per esserci vicino!
E poi ci sono quelli come il Dirigente Provinciale del PD Stefano Alessiani che arrivano a cambiare l'umore della mia giornata!Sembra quasi che mi abbia letto nel pensiero e visto il mio imbarazzo per non essermi esposto con il mio nome (io,un peripatetico qualsiasi!);che abbia tradotto la mia inquietudine per non avere un partito che mi rappresenti (io che ho votato Per Disperazione!); che abbia saputo dire quello che molti altri politici non dicono (sennò io li avrei ascoltati!).Caspita come può cambiare una giornata se trovi chi ci sa mettere la firma!Sono confortato dal saperlo in prima linea contro Verrocchio,De Luca,Ruffini,Ginoble e chissà quanti altri!Sono esterrefatto che cotanti giovani debbano fare tutta questa gavetta per uscire dal tunnel dell'anonimato e debbano impegnarsi così tenacemente e concretamente, non solo a parole, per rinnovare il partito,la sua forma,la sua partecipazione!Sono colpito dai suoi contenuti,dalla sua capacità di farsi cadere le braccia e di ricomporsi senza smettere di lottare!Sono ammirato dai significati espressi,dalla loro congruenza, dal tono sicuro di chi sa cosa sta cercando. Poi, però,ho pensato...ma perché un dirigente di Partito,con una qualche responsabilità credo,immagino,spero, ha bisogno di  straripare sugli argini di canali diversi da quelli interni, individuarsi così non a favore, anche proprio contro ma sempre quel tanto che basta a far pensare a me, povero disgraziato,"questo PD non cambierà mai"? Questa piazzetta virtuale confonde anche un peripatetico qualsiasi come me...Firmamente.
@ Dirigente Provinciale del PD Caro Stefano, ti conosco e mi piaci da quando eri piccolino.Leggo sempre i tuoi commenti e, al di là del contenuto specifico che a volte non conosco, mi piace molto la tua capacità di comunicare. Sei sempre molto chiaro, educato e i tuoi commenti mi trasmettono serenità. Mi è capitato spesso di venire a conoscenza di ricatti, intimidazioni e minacce da varie parti e con forme diverse. E' un problema nazionale, ma ti posso assicurare che questa è una realtà anche locale. UNITEVI, RAFFORZATEVI ( parlo a voi di sinistra ), dateci più potere ed anche più sicurezza e vedrai quanti nomi e cognomi (REALI) compariranno su questo Blog. Cominciare, sopratutto ad una certa età (parlo per me s'intende) a dire la tua anche attraverso uno pseudonimo, ti assicuro che è tanto, un grosso passo avanti. Un forte bacio e sopratutto BUON LAVORO!!!!!!!!!!!
@Peripatetico: Noto con piacere che anche Lei mi conosce, tanto da sapere che sono un "giovane" del PD. :) Non so se le è capitato di leggere le lettere aperte che in passato ho scritto e pubblicato, anche attraverso questo Blog ( e mi sento in dovere di ringraziare Giancarlo per avermi dato lo spazio necessario ad evidenziare i miei "malumori"). Premettendo che sono un semplice delegato provinciale ( ovvero eletto a partecipare all'assemblea provinciale) e non ho nessun incarico di responsabilità all'interno del Partito Democratico, le spiego il motivo per cui mi capita, ogni tanto, di "straripare" dai normali argini della politica e schierarmi anche "contro" il mio partito. Il perchè, sostanzialmente, risiede nel fatto che il Partito Democratico Provinciale convoca molto raramente i suoi delegati ( la media di una volta l'anno e hai 5 minuti per esporre i tuoi pensieri) ed è spesso difficile non reagire davanti a scelte non condivise, momenti politici, tematiche territoriali e fenomeni sociali che invece hanno una velocità ( anche grazie al potere del web) e pretendono una risposta con tempi e modi differenti rispetto al passato. Se ad un delegato o ad un semplice iscritto vengono negati i "Luoghi" dove fare politica, dove poter portare le proprie rimostranze, i propri progetti e le proprie idee, si nega contestualmente il diritto di informare, di informarsi e di creare quel pensiero prevalente necessario affinchè il segretario del partito possa farsi realmente portavoce del pensiero del partito degli iscritti ( i quali di norma riportano il pensiero diffuso tra la cittadinanza, in quanto essi stessi ne sono la rappresentanza). Se mancano i "Luoghi", mi sento in dovere di trasmettere le mie rimostranze, preoccupazioni e idee attraverso gli stessi mezzi d'informazione, che la gerarchia del partito utilizza per comunicare le proprie scelte. E da questo che nascono le mie lettere aperte e qui le riporto, così se vorrà potrà leggere e farsi un'idea di qual'è il mio pensiero politico, che per carità di Dio, non è la "verità" assoluta, ma sono pensieri espressi e che avrei espresso liberamente all'interno di una assemblea pubblica del Partito Democratico. Ultimo esempio, l'appello che ho scritto per l'Abruzzo, l'avevo consegnato al Partito Democratico(infatti utilizzo sempre il noi), affinché si facesse portavoce di una linea di pensiero e Regista di un momento politico che stava, attraverso le pagine del giornale "il centro", comunicando alla popolazione la necessità di dare il via libera a progetti che cozzano con il sistema Abruzzo, sa cosa mi è stato risposto? che siccome il capogruppo regionale D'Alessandro era dentro al patto per lo sviluppo, non potevamo esprimere un pensiero, senza aver avuto la sua approvazione. Bene, l'ho pubblicato a mio nome e le dico che ha riscosso molto successo all'interno delle associazioni e dei partiti di livello regionale, dal PD provinciale e Regionale nessuna risposta. appello per l'abruzzo: http://www.iduepunti.it/lettera-aperta/24_febbraio_2012/labruzzo-%C3%A8… il partito delle feste democratiche: http://www.iduepunti.it/lettera-aperta/5_settembre_2011/il-partito-dell… a difesa dell'autonomia provinciale: http://www.iduepunti.it/lettera-aperta/2_agosto_2011/un-pd-teramano-scr… La sfiducia nei confronti di Mariani che aveva applaudito Gatti, Salini e Casapound: http://www.iduepunti.it/lettera-aperta/20_aprile_2011/alessiani-sfiduci… Alla lista, manca la lettera aperta preparata e già depositata, sulla democrazia partecipativa del sistema PD, presso l'unione comunale di Teramo ( perchè ne faccio parte e perchè è stata convocata all'epoca dei fatti, vede quando ci sono i "luoghi") Concludendo, il partito democratico cambierà, ma questo cambiamento lo dobbiamo effettuare solo attraverso la partecipazione, se la partecipazione all'interno dello stesso crescerà in maniera tale da poterne determinare le scelte., siamo padroni del nostro futuro e sono in questo partito affinché le scelte possano, un giorno, essere condivise dalla maggioranza degli iscritti. Anche una sola voce di dissenso assicura la democrazia. @Magò: Cara Magò, ti ringrazio per le tue parole e per il tuo incoraggiamento ma, spesso, è difficile fare "politica" quando si è in pochi, anzi pochissimi. Se poi non si riescono ad individuare nuove persone che sarebbero disposte a dare un mano, nella redazione di progetti, nell'elaborazione delle idee e nelle scelte da compiere, diventa difficile aggregare. Continuerò a lavorare e a portare all'attenzione di voi cittadini le tematiche che CI riguardano e lo faccio con la speranza che un giorno questi nick si trasformino in nomi e volti con cui discutere di un sistema, non perfetto, ma migliore. @Dipendente Ruzzo: ringrazio anche te, anche se non ci conosciamo, mi auguro di cuore che il Ruzzo superi questo momento e il migliore augurio che posso fare è che, come fatto dal presidente Strozzieri, dimostrandosi non vincolato alla carica, anche la politica lasci quell'ente. Forse è arrivato il momento di lasciare che il Ruzzo non sia più governato dagli equilibri di politici, che di fatto, negli ultimi anni, hanno bloccato l'ordinaria gestione e programmazione. Credo sia giunto il momento di concertare pubblicamente le scelte e far si che con l'aiuto di tutti, dipendenti e cittadini, si possano compiere quelle decisioni, anche dolorose se necessario, affinché l'istituzione più importante e storica della provincia di Teramo possa tornare a vivere di futuro e non "alla giornata". Cordiali saluti Stefano Alessiani
..... ma nel PD teramano sono tutti così logorroici...? Per favore, risolvete i vostri problemi a casa vostra e lontano dalle aziende ... non c'è il mio PD, il tuo PD.., il suo PD... c'è un Partito che negli anni ha sfornato funzionari bravissimi …… ..... a prendere le distanze dai precedenti colleghi di partito, universalmente riconosciuti responsabili di pratiche clientelari, che hanno gestito e rovinato l'azienda, salvo seguirne poi gli insegnamenti; .....a sdoganarli affermando che saranno gli organi preposti a verificare eventuali comportamenti censurabili (gli esiti li conoscerà forse mio figlio, seduto sulla sponda del fiume in attesa che arrivi un giudicato definitivo) evitando così una concreta presa delle distanze e accettazione delle responsabilità politiche e di partito; .....a dichiarare che all'interno del partito c'è (da lustri, ma con esiti discutibili) una fase di profonda riflessione autocritica e di revisione dell’organigramma basato sui programmi e non sui personaggi; ..... a sostenere che è grave che i Sindaci non siano stati convocati, in quanto massima espressione del territorio, dal cda di una azienda che svolge un servizio pubblico di rilevanza economica (dimenticando che ogni attività del cda al di fuori delle regole del diritto societario suonano come massima espressione del consociativismo, teso a cercare equilibri fondati su rapporti di scambio partitico non sempre coerenti con l'indistinta tutela di tutti gli utenti, che sono l'unica, reale espressione del territorio alla quale il cda dovrebbe assicurare forme di partecipazione avulse dalla politica); ..... a commentare, a soli fini di lucro politico, le dimissioni di un Presidente che così facendo ha mostrato di essere forse l'unico a possedere un profilo morale di dirigente politico tale da essere un bene pubblico!! Sindaci, dipendenti del Ruzzo, semplici utenti, non fatevi incantare dai nuovi pifferai del teatrino della politica. L’autogestione è l’unica soluzione capace di restituire autorevolezza e dignità al Ruzzo. Fuori i partiti dal Ruzzo!!!