Il teatro varia da una conferenza stampa a l'ultimo consiglio comunale. Tre telefonate, tre giornalisti, tre amici. Ci raccontano che si starnazzava in maniera volgare il nome di Christian Francia e del solito scrivente visionario. Le invettive contro Christian hanno sempre le stesse matrice, volgari e infondate, che vedranno il buon avvocato, richiedere diversi accessi agli atti per difesa da offesa. Querela e non querelle. Quella a cui veniamo quotidianamente abbonati dal politicante di turno, che dimentica l'elisir del confronto, della dialettica, del sorriso, dell'ironia, della satira. Querela annunciata dall'ennesimo eletto, che ha provveduto a chiamare il forense del suo circo ammestrato, per cercare i presupposti, le ragioni, le motivazioni senza trovarle in se stessi. Noi continueremo. Belli come il sole. Fieri dell nostro ordinamento giuridico. La querela è una salvezza e a volte, un errore. Nei prossimi giorni si aggiungeranno altre firme in questo blog di 5136 lettori. Una punta massima quotidiana, che valicheremo come i nostri limiti culturali, insieme a voi. Ci occuperemo dei medici politici che per merito diventano primari. Gli faremo semplicemente gli auguri. Doppi. A loro e in particolar modo, ai loro pazienti. Saluteremo in maniera ossequiosa il vice sindaco Di Sabatino, che alla luce di due articoli mal digeriti, ci ha annunciato la propria indifferenza. Proveremo a superare questo choc. La domanda nasce spontanea. Come giudichereste il fatto, che il coordinatore regionale dell'UDC, Rodolfo De Laurentiis, ha proibito l'uso del simbolo del partito nelle prossime amministrative di Roseto? Noi una bocciatura. Altri ci bocciano con l' indifferenza. Non ci sono più i democristiani di una volta.
Questa poesia è per voi...
Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio gli dei qualunque essi siano
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
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