La poesia esiste sotto tante forme. Ha la forma della signora anziana che con i tacchi rettangolari, affrontava la tormenta del Blizzard lungo corso San. Giorgio. Doveva andare a trovare la "commara" che era raffreddata.
Esiste sotto la stessa forma della Signora anziana, che mi ha chiesto il braccio per passare da un marciapiedi all'altro e poi, siamo andati dal macellaio, fruttivendolo e sotto casa, ungendomi di tutte le benedizioni del caso. Domani sarò un capellone e vincerò alla lotteria.
Ha la forma dei pupazzi di neve di Francesco Romani e della sua passione per il Teramo Calcio. Sculture in movimento. Busti sensibili contro i bellimbusti dei massoni teramani.
La poesia esiste negli occhi di meraviglia dei tanti bambini, che si sono fermati lungo corso De Michetti. Un gatto delle nevi, non quello dell'esercito del Sindaco Brucchi, ma quello della fantasia di Romolo e Felice, due storici commercianti con anima e scontrini. Centinaia di foto.
Un altro modo per vivere la neve, l'emergenza. L'ironia scioglie ogni dubbio sulla creazione e sull'originalità.
Ogni via di Teramo dovrebbe avere un proprio monumento, un punto identificativo, un proprio simbolo di contrada. Ogni zona di Teramo dovrebbe essere riconoscibile. Il gatto delle nevi si scioglierà, ma la poesia vive in ogni gesto quotidiano. Pensiamoci poeti...
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