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Arriva il Gatto De Michetti....l'unico Gatto delle Nevi

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La poesia esiste sotto tante forme. Ha la forma della signora anziana che con i tacchi rettangolari, affrontava la tormenta del Blizzard lungo corso San. Giorgio. Doveva andare a trovare la "commara" che era raffreddata.
Esiste sotto la stessa forma della Signora anziana, che mi ha chiesto il braccio per passare da un marciapiedi all'altro e poi, siamo andati dal macellaio, fruttivendolo e sotto casa, ungendomi di tutte le benedizioni del caso. Domani sarò un capellone e vincerò alla lotteria.
Ha la forma dei pupazzi di neve di Francesco Romani e della sua passione per il Teramo Calcio. Sculture in movimento. Busti sensibili contro i bellimbusti dei massoni teramani.
La poesia esiste negli occhi di meraviglia dei tanti bambini, che si sono fermati lungo corso De Michetti. Un gatto delle nevi, non quello dell'esercito del Sindaco Brucchi, ma quello della fantasia di  Romolo e Felice, due storici commercianti con anima e scontrini. Centinaia di foto.
Un altro modo per vivere la neve, l'emergenza. L'ironia scioglie ogni dubbio sulla creazione e sull'originalità.
Ogni via di Teramo dovrebbe avere un proprio monumento, un punto identificativo, un proprio simbolo di contrada. Ogni zona di Teramo dovrebbe  essere riconoscibile. Il gatto delle nevi si scioglierà, ma la poesia vive in ogni gesto quotidiano. Pensiamoci poeti...

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Commenti

Caro Giancarlo, sei proprio l'interprete della Teramo "buona", e non "bene", e con questa notizia del "gatto delle nevi" hai risvegliato in me il ricordo della nostra città degli anni '70, vissuta dagli artigiani, dai commercianti, dagli avvocati, dai geometri, ecc..., di quegli anni. Costoro, con l'esercizio della loro attività, caratterizzavano i quartieri dove vivevano con molta originalità in relazione alla personalità che ciascuno di essi esprimeva: "i soldi" non erano l'unico obiettivo da realizzare nella loro vita ed il vivere in comunità con i buoni sentimenti e, forse, con molta letizia, era indispensabile per passare la giornata di lavoro. Nella via dove lavorava la buonanima di mio padre c'erano personaggi come Romandini lu' macellar, Iavazzo frutta, Ursin" l'ebanist e lu partigian, Bruno lu barvir', Morò lu falgnam', la famiglia Sorgi ch tnav la cartoleria e nu fiii eccellente deputato, Peppin l'alimentar' (chiedo scusa se le parole che ho riportato in dialetto non sono esattamente riportate). Ricordo l'armonia con cui si rapportavano tra di loro, con tutti i loro pregi e difetti, e come era piacevole, per tutti, vivere con loro.L'onorevole, l'avvocato, ecc..., si rapportavano con il falegname, il barbiere, e i fatti salienti della città e dell'Italia venivano commentati con scambi di opinioni secondo le appartenenze politiche. Ci sarebbe tanto da raccontare!!! Penso di non idealizzare il passato e voglio far notare, infine, l'intelligenza ed il buon senso con cui le persone di allora, con tutte le difficoltà della vita che dovevano affrontare, riuscivano a vivere insieme la loro giornata con una certa piacevolezza! Un plauso, quindi, ai fratelli Romani per il merito di saper comunicare agli altri questo modo di vivere in armonia con i cittadini del quartiere!
descrivi l'atmosfera teramana meravigliosamente... foto splendide!
CARO VINCENZO, Teramo negli anni 70 era l'esatta fotografia da te descritta, si c'era armonia un convivenza civile a dimensione d'uomo, c'era il rispetto per le persone la gente in qualche modo si aiutava....guardare al passato in senso positivo fa bene ma non sempre e non sempre e' buono dire male del presente. Cosi come non c'e' niente di male nel far parte della Teramo bene o della Teramo buona, l'unica differenza che trovo giusta e' tra persone per bene o persone non tali punto. LA POLITICA COSI COME LA VITA DI TUTTI I GIORNI E' FATTA DA PERSONE DI PERSONE, NON E' UNA QUESTIONE DI TEMPO O DI LUOGO O DI ALTRO, LE PERSONE POSSONO ESSERE ONESTE O DISONESTE QUESTO E' QUANTO SIAMO TUTTI UGUALI NEL MALE E NEL BENE..AMEN!!!
Viva la neve... Il mondo sembra ralllentare la sua corsa vuota di senso ed anche gli adulti tornano bambini: na vod a l ann ddije lu cummann!
Sono immagini bellissime :) Per quanto io mi sforzi non riesco proprio a demonizzare la neve. Tanti disagi, è vero, e anche danni, purtroppo... Ma le suggestioni rimangono quelle di quando ero bambina e tra i pensieri più tristi, quelli che vanno a chi ha vissuto brutte avventura, uno si fa strada ed è positivo: è acqua, tanta acqua per le nostre riserve idriche...
Bentornato Giancarlo con la tua poesia ... Tutte le storie, con la tua magia assumono contorni fantastici... Sei davvero speciale...come la neve...