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I miei amici di Tv sei....e Giovannozzi.

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Non amo le citazioni, ma le pagine sommerse dei libri. Le orecchiette.
Il tramonto dell'Occidente di Spengler, A scopo di lucro di Tatò, Il matrimonio di Figaro di Beaumarchais.
La somma dei tre testi, rappresenta il totale della decadenza e della speranza umana. Illusioni.
Imprenditori e operai. Il datore di lavoro e gli impiegati. Giacenze umane.
Ogni esistenza economica è l'espressione di una vita dell'anima.
Il mediocre striscia e arriva a tutto. Mentre l'Imprenditore cosa pensa? "La perdita del posto di lavoro diventa una specie di tragedia cosmica, per cui si deve marciare per le strade, mentre dovrebbe essere un fenomeno normale nell'economia di un paese".
Io ho visto giornalisti e tecnici ricevere una stretta di mano dal proprio editore.  Ho visto chimere di investimenti e sogni di impresa. Promesse. Parole d'onore.
Ho visto giornalisti e tecnici ricevere con la stessa mano, un addio che uccide, mutui e famiglie.
Ho visto giornalisti non avere neanche il valore del calcio in culo. Pavidezza.
Ho visto amici di redazione cancellati dal sito di referenza con un click, che mi avrebbe bruciato il tendine dell'onore. Tendìne umane...chiuse. Sipario.
Mi piacerebbe tra congiunture e condizionali, ascoltare la cultura di chi si fa chiamare Editore e chiedere scusa, perdono, al povero Einaudi, alle sue riunioni del Mercoledì, ai suoi verbali, quando dialogava con Calvino, Moravia, Pavese.
Vorrei chiedere ai (non) colleghi superstiti la differenza tra essere o avere.
Vorrei sapere con che faccia hanno avallato il tutto senza avere... nulla in cambio. Come può l'uomo impoverirsi da un confronto. Come può dimenticarsi degli amici. Io ho imparato a spalare la merda... pur di rimanere un perdente.
Non parlatemi di amore. Non usate quella parola. Odiatemi.
Vorrei chiedere a Luciano Campitelli cosa si prova a deludere in poche ore tante persone. Tanti lavoratori. Tanti tecnici e giornalisti. Non è una domanda, perchè avrei paura delle risposte. Solo una riflessione a bassa voce. Silenziata, per colpa di una stima delusa. 
ll sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano. Gli occhiali sono belli. La giacca ha le toppe senza i buchi. Il mimo della povertà. Il pantalone ha uno strano risvolto della vita.
Gianluca, Federico e altri nomi, fuori onda di mortificazioni, di figlie, fidanzati, nipoti, parenti e la professionalità che non paga...subisce...supina. Prona. Suona con gli anni di studio e sacrifici. Campane a morte.
Storie di contratti rescissi e altri contratti. Contratture e contrazioni economiche. La colpa è vostra....nostra.
Altri lidi stesso mondo digitale.
Mi auguro che lontano da Teleponte, il buon Direttore Giovannozzi, possa trovare il giusto premio alla sua carriera.
In questo mese di silenzio, assenza dalla presentazione del palinsesto, dalla sua ruota libera e solo con un cammeo sportivo, mero omaggio al suo editore, Aldo Di Francesco, sono sicuro che si sarà innamorato di altre pagine di vita.
La passione per il Corriere della Sera, Vanity Fair, Tv Sei e altro dal sapore di mondo.
Il profumo del tacchino alla canzanese. Un'indigestione. Redattori e redazionali. L'altra tv? Quella cattiva maestra televisione.
Il vero giornalista cura l'antipotere...Teleponte avrà un'altra possibilità. L'ultima.
 

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Commenti

Dio mio ma chi sei?
giuro, mio dio, ma dove vivi?....purtroppo vivi a teramo e sei una teramana....
Falco....prova a domandare agli ex dipendenti del presidente che sono andati in ferie e si sono visti dire al loro rientro : "come mai sei venuto a lavoro oggi? non ti eri licenziato????...." a buon intenditor poche parole......
Ho sempre pensato che per quanto riguardava la televisione prima o poi Luciano Campitelli si sarebbe fatto ricordare per l'eccessiva baldanza iniziale e per l'altrettanta cilecca finale... tanto da meritarsi il motto: "coitus interruptus".
Solo un pazzo può fare TV in questo territorio povero e depresso, politicizzato e con l'imprenditoria più clientelare d'Italia... Il "povero" Campitelli sarà pentito amaramente di essere entrato in questa spirale viziosa... e il bello è che TV6 è praticamente invendibile con quello che costa, quindi altro che investimento, una vera e propria palla al piede... un appipoppo vero e proprio diciamocelo chiaro!! Secondo me chi ha consigliato il dolce imprenditore ad entrare in un mondo distante anni luce dalle sue specializzazioni, sta ancora correndo!! ma per il nostro magnate ormai è troppo tardi... ai voglia a sfornare cornetti!!
Giovannozzi sta al Corriere della sera come Schettino sta a Cristoforo Colombo
CARO GIANCARLO FALCONI QUESTO SPLENDIDO ARTICOLO MI SOLLECITA PROFONDE RIFLESSIONI PROPRIO NELLLA OCCASIONE DI QUELLO CHE E' ACCADUTO IN EMILIA DOVE SI PAGA PER AVERE UNA INTERVISTA CHE SI ATTEGGIA COME SERVIZIO GIORNALISTICO. NON MI RIFERISCO AL MERITO DELLA TUA TRATTAZIONE PERCHE' NON CONOSCO GLI ATTORI; IN GENERALE IL GIORNALISTA SERIO ED ONESTO SUBISCE; NON I LECCHINI E PENNIVENDOLI CHE VENDEREBBERO L'ANIMA AL DIAVOLO PUR DI RESTARE A GALLA. STORIE SQUALLIDE, RIPETO, IN GENERALE, NEL TURBINARE DI PUBBLICITA' DEI PRODOTTI COMMERCIALI E DELLE BANCHE... DA VALERE COME TANGENTI INDIRETTE (NON SONO SOLO QUELLE MAZZETTE CORRUTTIVE DI FULGIDI ESEMPI) ALLA FACCIA DELLA CORRETTEZZA E DELLE REGOLE DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE ! NE SONO AFFETTI ANCHE I PROFESSIONISTI PURTROPPO E PER LORO HO SOLO PIETA' E COMMISERAZIONE. E' UNO SFOGO DI CHI CI CREDE , RIPETO ANCORA IN GENERALE, NON ENTRANDO NEL MERITO DELLA VICENDA. IN DISPARTE, COME NOTA A MARGINE A SEGUIRE, SI OPUS SIT. GIUSEPPE MASSI PRIMO DIRETTORE RESPONSABILE DI TELEPONTE AI TEMPI DEL GRANDE FERNANDO SCARPELLI DAL SOTTOTETTO DELLA SUA ABITAZIONE IN PONTE VOMANO.
Ho pianto.
Lei è uno scrittore. Una la penna con il senso della musica. Se ci aggiunge notizie che anticipano i giornali di giorni, ora comprendo la grassa invidia. Una bella scoperta nata dal passa prola. Grazie per quello che scrive e come lo scrive. Vada via da Teramo.
Cara Antonella, mi cerda, sono totalmente d'accordo con lei. Falconi via da Teramo.

Anche se non ami le citazioni, com'è che diceva John Condry:La televisione ? Ladra di tempo e serva infedele . Buona giornata

Falconi e il mitico Elcordobes sono fantastici. Un duetto perfetto. Sincroni. Non separatevi.

@Gabriella.....Eh già....;)

Chissà quanti rimpiangeranno Antonio Edmondo... mai saltato uno stipendio... soldi veri... questo vuole fare la televisione col monopoli.... comprarecomprarecomprarecomprare... Possibile che non si decida di occuparla 'sta TV6... come si fa quando si abbatte un regime?
Antonello@ lo mollo... ho deciso che lo mollo... va e viene a tutte le ore... non lava i piatti... non passa l'aspirapolvere... non mette sul fuoco il caffè al mattino... figurati se ti fa trovare il dolcetto per colazione... http://www.youtube.com/watch?v=jk-tirZ-HH0
Cara Antonella (giornalista): sono in tanti e capaci che hanno già abbandonato Teramo ed il risultatto si vede. Perchè dovremmo privarci anche di Falconi? Se vanno via i migliori ci resteranno solo i bro(u)cchi.

fmi dispiace solo per gente brava come gianluca iezzoni e ivo re che ora sono a piedi e non lo meritano. su giovannozzi stendamo un velo pietoso: teleponte sta per fare l'affare del secolo!

falconi sei il numero uno indiscusso. voglio vedere quando qualcuno avraà il coraggio di invitarti in trasmissione? una domanda, ma se se campitelli sta mandando via la gente, tutta quella gente nuova, come è possibile? l'ordine dei giornalisti che fà?

Non so se sorridere o chiudere gli occhi per le emozioni che l'amico Gincarlo produce ogni qualvolta frulla il vocabolario e, come in un prodigio divino, le parole, gli aggettivi, i verbi si intrecciano come le note di Seb. Bach ed acquistano senso, musica, poesia e sentimenti. Non sorrido all'ennesimo spettacolo che gli arrichiti dell'ultima ora realizzano palesando la loro natura autentica, spesso occultata dagli occhiali da sole a dalle giacche sgargianti e firmate. Pochezza del denaro.Ciò che mi sgomenta è la rassegnazione, anzi l' umiliazione senza eguali di una categoria che pur di sopravvivere si rimette nelle mani di un pervenu. Una volta un giuliese mi chiese "ti li sold'?" Si ni'n ti li miglì non capisc' nint". Occupava un posto di rilievo in città. Io sono un filosofo risposi, non ho bisogno di milioni. Io sono qui, oggi, lui arranca nella sua pochezza milionaria. Teramo? L'informazione? I capitani di ventura e di avventura, di sventura? Una espressione va interdetta: editori. Ma di questo già ha parlato il grande CO(RO)SIVO, l'uomo di Teramo e di Bassano.

Forse chiamerò Luciano. Ho voluto in questi mesi rimanere in silenzio. Da imprenditore a imprenditore. Conosco Giancarlo da piccolo e da piccolo lo visto crescere con i suoi libri di poesia e studi troppo ( pensavo) elevati per un bambino di quella età. Io avrei messo nelle sue mani la sede di Teramo. Sarebbe stata una televisione vera, sincera, a disposizione della gente per la gente. Non che ora non lo sia, ma i mezzi sono veramente risibili. Caro Luciano hai dato la possibilità a tutti a l'unico che dovevi chiedere non sei stato capace. Buon tutto. Ciao Giancà con ammirazione per quella penna senza confini.
Quante ovvietà in così poche righe...
@antonella @il professore sono gli altri che devono andar via, possibilmente a calci in culo. viviamo in una splendida città messa in mano a un branco di idioti, incapaci, arroganti e ..................non teramani che la stanno mortificando.
Ritengo teleponte una misera fonte di notiziole, che nella totale incapacità di avere un io professionale nel fare e dare informazione ma anche e soprattutto opinione, è una noiosa elencazione di eventi quotidiani. Orbene ben vengano i fatti del giorno, gli accadimenti inerenti le problematiche del territorio, ma dove sta il piglio culturale del pensiero? Un aspetto per me incomprensibile, per essere eufemistici, è ad esempio ospitare personaggi del potere ( triste ed incolto di una parte della teramanita') senza prevedere un contraddittorio contestuale. Non si possono mandare in onda deliranti ed etiliche interviste di alcuni individui, permettendo loro ogni tipo di affermazioni, senza un interlocutore presente, lucido ed informato. Questa ê pura manipolazione e strumentalizzazione.
Anonimo@ "Quante ovvietà in così poche righe..." e chi sei?.... Cacini!!!!! http://www.specchioromano.it/fondamentali/Lespigolature/2003/GENNAIO/Ma…
Ringrazio di cuore Luca Di Girolamo per le belle parole spese per me. Purtroppo l'amara realtà è che sono a piedi....senza lavoro e con la prospettiva di buttare definitivamente alle spalle quello che ho duramente imparato in questi 7 anni...e ripartire da zero con un altro lavoro. Non vorrei farlo perchè questo lavoro mi piace tanto,ed è un lavoro che senza la passione non si può fare. Ma Purtroppo la realtà è che in questo campo non ci sono più possibilità di portare a casa a fine mese uno stipendiuccio almeno sufficiente a campare. :-(
Quando muore l'informazione, si appresta un nuovo medioevo.
Come sempre sei un grande.... hai tutta la mia stima....