Finalmente ho capito. Ho capito la strategia del centrodestra: ogni giorno qualcuno si incarica di lanciare nell’etere castronerie di ogni sorta, un vero e proprio bombardamento che richiederebbe un esercito di artificieri per confutare e disinnescare ogni singola volta gli annunci falsi, le considerazioni errate, le valutazioni in eccesso.
Chiodi è un maestro in questa strategia, esercitandosi quotidianamente in esternazioni via facebook che nemmeno un adolescente riuscirebbe ad eguagliare, tutte indubitabilmente con l’intento di mistificare la realtà.
L’ottima riuscita della strategia consiste nel fatto che nessuno più risponde al mare di inesattezze, letture distorte, baggianate, con il risultato che anche la scemenza più grossa – ove non confutata – si cristallizza in una verità da vendere alla platea degli sprovveduti.
Il cocco di Chiodi, Giustino Varrassi, talmente cocco da essere stato nominato per ragioni che il Governatore (pur prolificissimo di esternazioni) non è riuscito a spiegare (evidentemente la nomina rientra nel novero di quelle sorrette da ragioni di natura sentimentale che sarebbe poco elegante rivelare), ha lanciato un razzo sul Messaggero di ieri, catturato dal radar di Maurizio Di Biagio.
Varrassi sostiene che “i medici della ASL teramana facciano abuso della legge 104”, ragione per cui vi sarebbe disorganizzazione. Questo il ragionamento: “La ASL specifica che la carenza di infermieri è piuttosto un problema di organizzazione che di numeri (…) Forse qualcosa va rivista nell’organizzazione, precisa il manager, che si sofferma su alcuni diritti sacrosanti dei lavoratori che se però abusati, rischiano di diventare non-garanzie. Se si continua, infatti, con gli infermieri che vengono allocati in altre mansioni e se c’è una percentuale non solo tra gli infermieri ma anche tra i medici che abusano della legge 104 (abbiamo dei reparti con sei medici di cui tre con questo beneficio normativo), allora tutto ciò diventa una sofferenza per l’azienda e per i colleghi stessi”.
Di fronte ad una affermazione di tale gravità ci saremmo aspettati una immediata presa di posizione da parte dell’Ordine dei Medici. E invece silenzio. Sappiamo della stima e dell’amicizia fra il Manager e il Dott. Cosimo Napoletano, presidente dell’Ordine, ma l’amicizia non può essere applicata ai doveri di tutela dell’intera categoria.
Se io dicessi che gli ingegneri sono tutti mangiapane a tradimento, o che gli architetti sono degli sfaticati, verrei immediatamente querelato dall’Ordine professionale diffamato. Altrettanto mi aspetto dall’Ordine dei Medici: una bella e tempestiva querela nei confronti del Manager Varrassi.
Infatti, delle due l’una: o il Manager è a conoscenza di effettivi e conclamati abusi nell’utilizzo della legge 104 da parte dei dipendenti della ASL (e in quel caso avrebbe dovuto denunciarli alle autorità competenti, adottando anche i provvedimenti disciplinari del caso), oppure il Manager diffama platealmente senza avere uno straccio di prova e addirittura generalizza accusando l’intera categoria di perpetrare abusi, in tal modo truffando il datore di lavoro, rubando uno stipendio cui non avrebbe diritto e soprattutto frodando il servizio sanitario a tutto svantaggio della comunità dei pazienti.
Restiamo in attesa di una sollecita e adeguata reazione da parte dei medici. Non vorremmo maliziare che l’Ordine reagisca a corrente alternata a seconda della posizione ricoperta da chi attacca la categoria. Ma siamo certi che Napoletano si sia già attivato per stigmatizzare le improvvide esternazioni di Varrassi.
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