i Due Punti

C'è una indiscrezione che corre di bocca in bocca in città, finendo per giungere alle orecchie di chi ascolta: la poltrona lasciata vuota da Robimarga verrebbe presto occupata da Giacomo Agostinelli, stimato capogruppo del PDL in consiglio comunale.
L'ipotesi, se confermata, potrebbe non suscitare alcun sospetto agli occhi di un osservatore superficiale; in fondo il capogruppo è primus inter pares e l'eventuale subentrante in Giunta proverrebbe dal medesimo partito del membro fuoriuscito.
Inoltre, Agostinelli sarebbe la mente della brillante operazione di stipulare contratti di collar swap, trionfalmente condotta dall'ex sindaco Gianni Chiodi.
E sempre lui sarebbe il mediatore per eccellenza, capace l'anno scorso di far migrare verso la maggioranza un consigliere di minoranza di grande peso elettorale come Silvana Di Saverio, la quale – in una mirabile trasmissione pomeridiana su Teleponte – si dichiarò addirittura folgorata (politicamente) da Agostinelli.
Ma uno malizioso come lo scrivente occhieggia ricostruzioni ben diverse.
A ben vedere il capogruppo del PDL si trova in una condizione non proprio invidiabile, dalla quale potrebbe trarsi in salvo proprio aggrappandosi alla scialuppa dell'Assessorato vacante.
Come è noto Agostinelli è il Vice Presidente della Fi.R.A. S.p.A., la Finanziaria Regionale Abruzzese, posto per il quale egli percepisce la somma di euro 18.900,00 annui.
Ebbene, sulla scorta dell'art. 5 comma 5° del D.L. n. 78/2010, poichè Agostinelli ricopre una carica elettiva, non può nella maniera più assoluta percepire nessun emolumento (tranne il rimborso spese ed un gettone di massimo 30 euro a seduta) derivante da incarichi conferiti da Pubbliche Amministrazioni, incarichi fra i quali rientra a pieno titolo quello di Vice Presidente della Fi.R.A.
Non solo. Infatti, nel caso li abbia percepiti, si sarebbe ad oggi già prodotto un danno erariale di 18.900,00 euro, poichè il divieto è in vigore dal 31 maggio del 2010, cioè da oltre un anno.
Chi scrive si sgola appunto dalla scorsa estate per segnalare la vigenza di tale norma, ma è rimasto pressochè una Cassandra inascoltata.
Nel mentre, inesorabilmente, sono giunte autorevoli conferme: sia dottrinarie (Studio Scoca di Roma), sia giurisprudenziali (Corte dei Conti Sezione Controllo per la Lombardia n. 144/2011), sia infine amministrative (Parere del Ragioniere Generale dello Stato dell'aprile 2011).
Ne discende che non può residuare ulteriore dubbio: Agostinelli non può più percepire il trattamento economico derivante dal predetto incarico e deve eventualmente restituire quanto medio tempore percepito.
Anche per questo motivo l'eventuale investitura ad assessore all'urbanistica rappresenterebbe la quadratura politica del cerchio.
E magari Robimarga, che in quanto urologo aveva lapalissiane competenze in materia di urbanistica, potrebbe ben sostituirlo nella veste di Vice Presidente della Fi.R.A.
Così il cerchio sarebbe tanto perfetto da essere degno di Giotto.