Come può leggersi sul sito della Regione Abruzzo e su tutti i siti di informazione sin dal 5 febbraio, “Visto il perdurare della violenta ondata di maltempo e i gravissimi problemi che stanno interessando tutto l'Abruzzo, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha dichiarato lo stato di emergenza regionale ed ha delegato i prefetti a chiedere l'aiuto dell'Esercito. La situazione su tutto il territorio è estremamente critica, per questo il Governatore ha sollecitato gli stessi Prefetti a disporre la chiusura di tutti gli uffici pubblici per la giornata di lunedì, 6 febbraio.
Fà altresì appello a tutti i cittadini a restare in casa, evitando situazioni di pericolo, e di mettersi in circolazione solo per motivi inderogabili e di estrema urgenza. Rivolgendosi ai cittadini, il Governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi, fa appello a non muoversi da casa, se non per motivi di estrema necessità”.
Il Prefetto di Teramo Eugenio Soldà, caricando inutilmente sulle proprie spalle ogni responsabilità per danni ed incidenti a persone e cose che dovessero essersi verificati o che potrebbero verificarsi, ha irresponsabilmente deciso di non dover chiudere gli uffici pubblici in data 6 febbraio, nonostante le raccomandazioni del Presidente Chiodi e la dichiarazione dello stato di emergenza regionale.
Il sottoscritto, imprecando poiché la propria automobile è sotto una coltre bianca ed un muro di neve ne impedisce l'uscita dal parcheggio, si è visto tuttavia costretto, poiché dipendente pubblico, a dover raggiungere il posto di lavoro.
Un amico dotato di fuoristrada 4x4 e gomme termiche mi è venuto pietosamente a prendere a Teramo per condurmi in Val Vibrata.
Lungo il tragitto la rabbia si è trasformata in furia incontrollabile: l'intera strada provinciale S.Nicolò-Garrufo era coperta da un unico manto spesso e compatto di ghiaccio, tanto che anche il fuoristrada ha sbandato due o tre volte.
Vorrei sommessamente sottolineare al Prefetto che se Chiodi ha fatto “appello a tutti i cittadini a restare in casa, evitando situazioni di pericolo, e di mettersi in circolazione solo per motivi inderogabili e di estrema urgenza”, è evidente che la decisione di non chiudere gli uffici pubblici ha generato innumerevoli situazioni di pericolo.
A causa di una considerevole quantità di persone che si sono mosse per la necessità di raggiungere il posto di lavoro, dovendo in caso contrario prendersi un giorno o più di “ferie forzate”, il rischio di incidenti è enormemente aumentato.
A tacere dei problemi collegati, quali la difficoltà di parcheggiare per la presenza di cumuli di neve; la necessità di dover ricorrere ad ulteriori soggetti per assistere i figli non andati nelle scuole giustamente chiuse, soggetti che a loro volta hanno dovuto spostarsi; ecc.
Teramo è già devastata da una classe politica totalmente inadeguata, ma che abbiamo fatto per meritarci pure il castigo di un tale Prefetto?
Commenta
Commenti
Il Preftto Soldà si deve dimettere e invito chi commenta a non uscire fuori tema. Una cortesia per il giusto ed equilibrato confronto. Questo è ciò che sta succedendo...http://www.iduepunti.it/la-voce/7_febbraio_2012/teramo-stato-di-emergen…
Grazie.