La Giunta Brucchi soffre gravi problemi di credibilità, checchè ne dicano i sondaggi commissionati dal PDL.
Chi, come il sottoscritto, ha votato Brucchi avverte chiaramente l'allergia del sindaco per la democrazia, così come avverte la scarsa qualità dei membri della sua Giunta.
Eppure, in un sistema dominato dai media come il nostro, la visibilità è fondamentale, per cui più si parla di Brucchi – nel bene o nel male – più ciò finisce per giovargli se non vi è un avversario ben definito che abbia il preciso ruolo di contendente credibile.
Quasi un anno fa chiedevo a gran voce al PD che si facesse carico di scegliere il candidato sindaco per l'intero centro-sinistra, ma come era ampiamente prevedibile il Partito Democratico non ha nessun interesse a disturbare il manovratore, poiché la sua classe dirigente è contigua e vive in simbiosi con il PDL.
Siamo quasi a metà della consigliatura e ancora tutto tace, nonostante l'opposizione sappia bene che ogni mese perso rappresenta una possibilità in meno di vincere ed una in più per Brucchi di riconfermarsi.
Il sindaco è debole come lo è la Giunta regionale che lo sostiene, il livello qualitativo di tutti i consiglieri comunali di maggioranza è scarso ed il loro fattivo apporto è pressochè insignificante, eppure l’ascesa strategicamente studiata di Chiodi e la tempistica disastrosa del centrosinistra - sia nelle elezioni del 2004 che in quelle del 2009 - non insegnano evidentemente niente.
È necessario che il candidato sindaco dell’opposizione venga subito individuato, affinchè possa mettere in atto tutte le opportune strategie comunicative volte ad acquisire la imprescindibile visibilità, affinchè possa catalizzare il consenso della maggioranza silenziosa degli scontenti, possa cementare i partiti di minoranza e farsi portavoce unico di un nuovo concetto di amministrazione, con progettualità condivise e vincenti.
Ed è chiaro che quel qualcuno debba avere l'autorevolezza e la credibilità per motivare e galvanizzare i militanti ed i cittadini tutti.
L’inerzia del PD, come al solito, nasconde sordidi appetiti che segnalano solo la miseria dei dirigenti del partito.
Ribadisco, ora come un anno fa, che i candidati più meritevoli siano i consiglieri comunali del PD Giovanni Cavallari e Gianguido D’Alberto, sia perché tirano la carretta con serietà, competenza ed impegno costanti, sia perchè hanno rivelato una statura morale che rappresenta una garanzia di salvaguardia degli interessi pubblici (da sempre pretermessi dagli amministratori).
Ma proprio tali doti li rendono invisi ai loro colleghi di partito che, come hanno già dimostrato durante la questione delle nomine al Ruzzo, preferiranno votare essi stessi Brucchi pur di non vedere sullo scranno di sindaco un uomo del PD che non sia disponibile ad essere eterodiretto.
Non è un caso se nelle ultime due tornate elettorali il PD abbia preferito un candidato sindaco scelto ad di fuori dei propri uomini.
Se anche questa volta dovesse ritenersi necessario pescare nel ventaglio delle professionalità esterne ai partiti, pur non ritenendomi d'accordo, sarei disposto ad accettare purchè la scelta venga fatta con la massima urgenza.
Segnalo due nomi possibili: Alfonso Marcozzi (Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Teramo nonché Presidente dell'Associazione culturale Quartiere Gammarana, distintosi per i puntuali interventi negli ultimi due anni) e Guglielmo Marconi (Ordinario di diritto penale alla Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Teramo nonché Presidente della Caripe, avvocato dalla caratura culturale e professionale incomparabile).
Fare presto è un imperativo, scegliere bene un'utopia.
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