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Varrassi...e se ci spiegassi? Nel “caso Vicentini” hai fatto un po’ di casini

di Christian Francia
4 minuti

La gestione Varrassi, a maggior scorno dell’antimeritocrazia attuata capillarmente da Chiodi, verrà ricordata come la peggiore della storia della sanità teramana.

Dopo aver preso schiaffi da tutte le parti sulla triste vicenda dell’esautorazione del Prof. Vicentini (attuata escludendo urologia dalla convenzione con l’Università de L’Aquila), Varrassi – evidentemente piccato per il fatto che la professoressa Grazia Cifone, direttrice del dipartimento di Medicina Clinica dell’Aquila ed ex preside della Facoltà, lo abbia contestato con una lettera indirizzata proprio al nostro blog – ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha detto: “trovo innanzitutto singolare che il direttore di un dipartimento si rivolga a un sito, piuttosto che dialogare con i canali ufficiali” (dovrà farsene una ragione se siamo diventati sul campo la piazza virtuale più varrassiana della provincia).

Il Direttore Generale della ASL di Teramo continua imperterrito a propinarci il gioco delle tre carte: “Abbiamo difeso gli interessi dei cittadini, per noi la convenzione non è in discussione, abbiamo deliberato quanto concordato e solo negli interessi dell’azienda e della sanità teramana”.

Potremmo cortesemente sapere, lo ripeteremo ad libitum, quali siano le motivazioni accurate che hanno condotto allo scioglimento della convenzione relativamente ad urologia? Potremmo mai conoscere i dati analitici e completi sulla mobilità passiva di ogni presidio ospedaliero teramano e di ogni reparto?

Varrassi fornisce una prima chiave di lettura: “Andava riequilibrato il ruolo degli universitari in relazione a medici ospedalieri”. Traduzione dall’italiano al “francese”: questi cazzo di professori aquilani fanno il loro porco comodo come se la ASL di Teramo fosse il loro parco giochi, per cui abbiamo iniziato a rimandarli a casa.

Ma ad essere più esplicito è il presidente dell’Ordine dei Medici Cosimo Napoletano: “È normale che la componente ospedaliera difenda gli interessi dell’azienda ospedaliera, non possiamo accettare che gli universitari siano intoccabili tanto che vengono sottoposti a una valutazione ogni 3 anni e gli ospedalieri devono essere sottoposti a verifiche annuali”. Traduzione dall’italiano al “francese”: non abbiamo bisogno di comandanti a casa nostra, ce la caviamo benissimo da soli ed anzi sapremo fare meglio dei professori ostracizzati, nel caso di urologia ad esempio potremmo sostituire Vicentini con luminari del calibro di Robimarga.

Non vorrei sembrare scortese, ma continuo a dolermi della mancanza di cifre, di dati, di prove oggettive e inconfutabili che dimostrino gli scarsi risultati di Vicentini e l’opportunità di un avvicendamento al vertice dell’urologia teramana.

Se questi dati non vengono forniti, e finché non lo saranno saremo autorizzati a pensare tutto il peggio possibile, non c’è argomentazione capziosa che tenga: se Vicentini ha garantito standard elevati delle prestazioni e non è stato lui stesso a chiedere di andar via, allora l’avvicendamento al vertice del reparto urologico è gradito solo nel caso di arrivo di altro primario che porti in dote risultati oggettivamente migliori di quelli ascrivibili al professore in carica.

Perché, forse non si è capito, ai cittadini non frega un beato cazzo (chiedo scusa per il beato) ogni quanti anni vengano valutati i professori, né dei ridicoli e infantili riequilibri fra medici ospedalieri e medici universitari, ai cittadini importa solo di essere curati al meglio quando sono costretti ad assumere il ruolo di pazienti.


P.S.: i cittadini sono invitati tutti alla mobilitazione che si terrà lunedì 8 luglio alle ore 10,00 davanti alla sede della ASL di Teramo, in Circonvallazione Ragusa n. 1, a difesa del “presidium Vicentinianum”.
 

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Commenti

Dobbiamo fare attenzione agli eredi di Venturoni...ovvero alla perpetrazione del venturonismo , anzi dello SVENTURONISMO, attraverso i suoi prestanome... Il presidente dell'ordine dei medici ( Napoletano) , primario, direttore di dipartimento e capo storico dell'Anao proprio insieme a Venturoni, in odore di erede del Varrassismo, si schiera, guarda caso, a favore del grande INGIUSTINO ...
Questo si chiama grattare il fondo. La cosa peggiore è che quando li incontri in giro, hanno uno stuolo di persone portaborse e stendi tappeto rosso e loro sono gonfi di questo loro potere. Ma noi non siamo gli egiziani purtroppo.
Grande articolo!!! Da leggere tutto d'un fiato!!! Wow. Ci vediamo l'8
La responsabilità di tutto questo " casino " e' di Chiodi e dei suoi " berluscones " . Grazie Christian per le pregevoli informazioni che quotidianamente ci dai.
Due anni fa, le convenzioni tra l’Università di L’Aquila e la ASL di Teramo sono state annunciate come la soluzione migliore per i cittadini teramani: si sarebbe risparmiato, ci sarebbe stato un innegabile aumento di professionalità e una indiscutibile maggiore efficienza delle prestazioni sanitarie. Oggi, il Direttore Generale decide di “cacciare” tre primari di cui il dott. Vicentini sulla base del dato negativo sulla mobilità passiva dell’unità complessa di Urologia di Teramo. La FP CGIL di Teramo ritiene che la motivazione sulla mobilità passiva non possa considerarsi valida. La ASL per essere davvero credibile nelle spiegazioni che fornisce ai teramani deve fornire i dati sulla mobilità passiva di tutti reparti della ASL al fine di valutare sulla base di sterili numeri e non appoggiandosi a valutazioni personalistiche. Ma i dati sulla mobilità passiva, più volte richiesti, sono e rimangono un mistero… Spieghi ai teramani, inoltre, il Direttore Generale perché qualche giorno fa ha entusiasticamente annunciato il miglioramento dei dati complessivi sulla mobilità passiva e dopo qualche ora “caccia” Vicentini per il peggioramento della mobilità passiva del reparto. Perché non fornisce i dati reparto per reparto? FP CGIL TERAMO Amedeo Marcattili Annunzio Algenj
Mi chiamo Francesco Scapellato e, per tanti anni, ho esercitato la professione di urologo prima all'ospedale di Teramo e poi, in qualità di Primario, a Penne e a Pescara. La mia è una testimonianza sull'alta professionalità e sulla assoluta onestà del professor Vicentini il cui allontanamento da Teramo rappresenterebbe un grave danno per la sanità cittadina. Affermo questo da addetto ai lavori, anche se in pensione, per amore di verità e senza tema di smentite, tanto meno se anonime.
varrassi hai mai provato a cambiare mestiere...................?
"Sarà il caso di aggiungere che, nella storia della sanità teramana, un sostanziale equilibrio fra ospedalieri ed universitari c'è sempre stato e che (a dirla tutta) mi sembra siamo proprio al minimo storico della presenza universitaria nella nostra Asl... E, se proprio vogliamo spingerci oltre, va detto che quello vicentiniano appare come il primo caso del genere... e poi, in una fase di così delicata crisi economica (e direi anche 'ideologica' nella gestione sanitaria teramana), mentre le cifre della emigrazione teramana (con viaggi più o meno lunghi della speranza per curarsi altrove) paiono salire vertiginosamente... l'integrazione universitaria (che oltre a qualche 'poltrona' porta tradizionalmente al seguito anche un certo numero di pazienti in moto centripeto, verso Teramo), convoglia anche medici specializzanti, con qualche beneficio direi di 'forza lavoro' ed economia per una Asl in difficoltà... quindi... Per concludere in bellezza queste sospettose e modeste riflessioni, ma non è che il buon Giustino (incoraggiato dal potente e poliedrico Cosimo) ha in fretta dimenticato la sua storia e vocazione 'universitaria', preso dal demone della vendetta e dalla mania di onnipotenza?!?! Ma cosa vado a pensare?! Mi scuso... In effetti... non rimane che andare in piazza... tristissimo: Istanbul, Egitto, Teramo... a lunedì!".
Ho avuto modo di constatare di persona la grande bravura e professionalità del Prof. Vicentini essendo stata operata da lui, l'ospedale di Teramo purtroppo per chi ne ha bisogno " gli ammalati" e ' diventato un ospedale da terzo mondo....tutti i migliori se ne vanno perché non gli si da la possibilità di lavorare....è altri come Vicentini si mandano via.....mantenete stretti tutti quei primari che vi impone la politica ...a danno dei cittadini e della buona sanità.....!!!!
Sono un cittadino teramano, che purtroppo, per motivi di salute ha dovuto far ricorso al reparto di urologia dell'ospedale di Teramo. Premesso di aver trovato una struttura di alta valenza professionale e umana da parte di tutto il personale a partire dall'addetto alle pulizie per finire al Direttore Prof. Vicentini. Avendomi diagnosticato una malattia grave, dopo il primo intervento,anche su consiglio dei miei famigliari, mi sono rivolto per consulti allo IOT di Firenze, al Centro Veronesi di Milano,all'Istituto Oncologico Internazionale di Ginevra. Tutti i Professori che mi hanno visitato, sono giunti alla stessa determinazione sia nella cura che nella modalità di intervento. Infine, trovandomi a Boston, su consiglio di un'amico che conosceva il mio caso, mi ha fissato una visita specialistica con un luminare di quella università. Dopo accertamenti vari e analisi specifiche che sono durate un'intera giornata,il responso è stato identico ai precedenti, con una ciliegina in più, uno di questi professori, conosceva il reparto di urologia di Teramo e oltre al prof. Vicentini, conosceva anche il chirurgo che mi ha operato e mi tiene sotto controllo (non cito il nome per ovvii motivi ). Nel salutarci il professore ha voluto sapere in quale parte d'Italia si trovava Teramo,facendomi gli auguri per avere nel mio Paese uno staff medico di grande levatura.
La CGIL pur di farsi pubblicità non ha paura di apparire banale, siete arrivati trentesimi con la vostra richiesta dei dati sulla mobilità.... A Varrassi suggerisco di liberare il suo ufficio mega galattico con tanto di poltrona in pelle umana, portarsi con se i vari Robimarga, Brucchi e co. e lasciare al suo posto gente come Vicentini.... La massoneria a Teramo deve finire!!!!
Gentile signor Varrassi, io non la conosco, lei sicuramente non ha bisogno di essere difeso da me, vedo che sa difendersi da solo, ben operando, mi sento però di sostenerla con tutte le mie forze solo perchè un "branco di lupi affamati" (noi montanari così ci esprimiamo senza offesa per nessuno) la vogliono "sbranare". Quelli che le si contrappongono li conosco bene, non ho dubbi dove stà la verità, continui così, cacci i baroni dalle baronie, le demolisca tanto da non permettere più la loro ricostituzione. Dio benedica chi combatte le ingiustizie, soprusi e clientele. loreto bartolomei