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Perchè ho votato Renzi

di Christian Francia
4 minuti

Molti non hanno compreso le motivazioni profonde che hanno spinto tantissimi teramani a votare Renzi (in percentuali superiori, da noi, che nella media del resto d’Italia).
Quasi tutti invece comprendono perché Manola Di Pasquale cavalchi la tigre renziana…
Cerco quindi di esplicitare meglio il mio pensiero e, dato che qualcuno lascerebbe intendere che – non essendo io giornalista – non possa in alcun modo mettere le mie idee e le mie parole a paragone dei giornalisti, proverò a mutuare le parole di chi giornalista lo è davvero, limitandomi ad aderire al suo pensiero da semplice cittadino.
Due anni fa, il 15 novembre 2010, Pier Luigi Bersani era ospite della trasmissione “Vieni via con me”, durante la quale lesse la sua famosa lista dei valori di sinistra (www.youtube.com/watch).
Lista bellissima, per carità, peccato solo per l’incoerenza del PD rispetto a quei valori e – soprattutto – peccato per quel viziaccio brutto dei politici di non chiedere mai perdono per le proprie responsabilità e per le proprie azioni sbagliate.

Un solo giornalista, due giorni dopo quella trasmissione, ebbe il coraggio e la lucidità di denunciare la profonda incoerenza del partito di Bersani a quegli stessi valori: Marco Travaglio.
E lo fece confutando punto per punto le parole di Bersani con fatti incontrovertibili, aggiungendo una dose perfetta di ironia.
Ecco lo stralcio di quell’articolo (fuori parentesi le parole di Bersani, fra parentesi le confutazioni di Travaglio):

La sinistra è l’idea che, se guardi il mondo con gli occhi dei più deboli, puoi fare davvero un mondo migliore per tutti (non vediamo l’ora di imbarcare Luca Cordero di Montezemolo e il banchiere Alessandro Profumo). Abbiamo la più bella Costituzione del mondo (infatti, con la Bicamerale del compagno Massimo, facemmo di tutto per riscriverne più di metà con Berlusconi). Ci sono beni che non si possono affidare al mercato: salute, istruzione e sicurezza (l’acqua invece no: quella si può tranquillamente privatizzare, e magari anche l’aria). Chiamare flessibilità una vita precaria è un insulto (non per nulla la legge Treu l’abbiamo fatta noi). Chi non paga le tasse mette le mani nella tasche di chi è più povero di lui (non a caso abbiamo approvato la riforma del diritto penale tributario, detta anche “carezze agli evasori”, che depenalizza l’evasione tramite la dichiarazione infedele fino a 100 mila euro e tramite la frode fiscale fino a 75 mila euro l’anno). Se 100 euro di un operaio, di un pensionato, di un artigiano pagano di più dei 100 euro di uno speculatore vuol dire che il mondo è capovolto (mica per niente abbiamo sponsorizzato speculatori come Chicco Gnutti e Giovanni Consorte). Indebolire la scuola pubblica vuol dire rubare il futuro ai più deboli (il primo ministro dell’Istruzione che ha regalato soldi pubblici alle scuole private è il nostro Luigi Berlinguer). Dobbiamo lasciare il pianeta meglio di come l’abbiamo trovato (tant’è che vogliamo riempire l’Italia di inceneritori e centrali a carbone). Se devo morire attaccato per mesi a mille tubi, non può deciderlo il Parlamento (del resto la legge sul testamento biologico mica l’abbiamo approvata). Per governare, che è un fatto pubblico, bisogna essere persone perbene, che è un fatto privato (ricordate il nostro ministro della Giustizia? Mastella). Chi si ritiene di sinistra e progressista deve tenere vivo il sogno di un mondo in pace e deve combattere contro la tortura (infatti abbiamo fatto guerra alla Serbia chiamandola missione di pace, poi abbiamo lasciato dov’erano le truppe di occupazione dell’Iraq e abbiamo pure messo il segreto di Stato per coprire le spie del Sismi imputate per aver sequestrato lo sceicco Abu Omar e averlo deportato in Egitto per farlo torturare per sette mesi)”.

Ecco perché non ho potuto votare Bersani.
Ecco perché non mi fido del PD.
La fiducia dei cittadini si conquista con le azioni, non con le belle parole.
E il centrosinistra, in questi ultimi venti anni, ha da farsi perdonare molte più cose del criminogeno partito di Berlusconi, che aveva per statuto lo scopo di tutelare il capo e fottere i cittadini.

 

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Commenti

Ha votato Renzi il 43 % percento degli elettori, la maggioranza, il 57% ha votato l'altro candidato, dalle mie parti, quando tra due contendenti ti classifichi secondo, di norma, hai perso......insomma a Teramo ha vinto Renzi.....ho capito....
condivisibile la tua analisi, e quella di travaglio. Tra quello che bersani dice e fa, ce ne passa.... quello che non capisco è che renzi alcune di queste cose, manco le dice (ma è un dettaglio) Quello che non capisco è perchè 1) tu abbia votato alle primarie del pd (visto che non ti fidi del pd) 2) perchè tu abbia votato Renzi, che incarna del pd la parte più melliflua. Per dirla con una battuta, ci sono stati talmente tanti elettori di centrodestra alle primarie, che uno è pure arrivato al ballottaggio. Capisco il disamore per un partito democratico, che di centro sinistra ha poco...ma perchè Renzi e non Vendola? ps, non spieghi perchè hai votato Renzi, ma solo perchè non hai votato Bersani.....
A Teramo ha vinto Renzi anzichè la linea di partito poichè il PD a Teramo è roba pietosa da decenni. Comunque la Di Pasquale non è renziana, tutt'altro.
Allora: resta da scrivere per quale ragione, visto che non voglio prendere bastonate, decido di prendere calci. Ovvero: se non voto Bersani, perchè devo votare Renzi. Io non riesco ad individuare la ratio per la quale, non volendo prendere bastonate in testa, debba scegliere di prendere calci in culo. Analisi: se la scelta è tra un protagonista di tutte le nefandezze di cui sopra e a cui si dovrebbero aggiungere Equitalia, affondamento della nave profughi albanese in adriatico e i seguenti insabbiamenti etc etc e un suo compagno di partito che viaggia con jet privato e "cresciuto a pane e Italia uno"(cit.) mi viene da pensare che la scelta, sia indifferente, irrilevante, inesistente. I nostri politici sono al soldo di poteri (non) occulti internazionali. Se fai come dicono loro bene sennò non esisti e non hai possibilità alcuna di governare. E la cosa vale per tutti: dallo Storace al Bertinotti. Unica, lievissima eccezione in questo senso la costituisce il Berlusca. Ma non perchè sia un eroe nazionale che vuole bene al suo popolo ma semplicemente perchè è un uomo d'affari e i suoi affari lo spingono a baciare le mani al Gheddafi e ad abbracciare il Putin facendo arrabbiare i vari Fondi, Goldman e banche americane e non. Votare Renzi o Bersani è cosa inutile. Non votarli significa risparmiare 4 euri.
Caro Chistian Francia, ti ricordo che Renzi è un appartenente del Partito Democratico, un partito di centrosinistra. ti ricordo, ma lo ricordo anche ad altri, che quando sei venuto a votare alla primarie, hai sottoscritto la Carta d'intenti della coalizone di centrosinistra: apponendo la tua firma su quel foglio, che una persona attenta come te di sicuro ha letto per intero, hai affermato di essere un elettore di centrosinistra. Mi sembra, pertanto, un controsenso che, oggi, tu, che hai partecipato alle primarie, che hai votato Renzi del partito democratico, (etc etc), dica che il Pd non è affidabile. Spero che quando sei venuto a votare ti sia reso conto che con il tuo voto partecipavi alla scelta del candidato Premier della coalizone di centrosinistra, che affermavi di essere un elettore di centrosinistra e che eri consapevole che Renzi è del partito democratico e non di un altro partito, o di un'altra coalizone. Un caro saluto Ilaria de Sanctis
Ciao Christian.. hai votato Renzi e non ti fidi del PD "sic et simpliciter" perchè non sei del PD.... e sia detto senza alcuna vena polemica. Salutoni. Pier Giorgio
Anche questa volta gli Italiani hanno perso una grossa occasione di riscatto. E' la dimostrazione che il Paese difficilmente avra' futuro . Incapace di competere con le altre nazioni . Nonostante sia il piu' bel Paese al mondo ; imprenditori capaci di mille iniziative ;alto livello qualitativo del lavoro ; natura incantevole ; arte e cultura e tanto ancora .E allora perche' ? Classe politica e quella dirigenziale invecchiata !!
ecco perchè mio malgrado voterò GRILLO.
Non sono un fans di Bersani, ma l'ho votato al ballottaggio come il danno a mio parere di gran lunga minore. Travaglio fa un giochino niente affatto corretto. Tutte le contraddizioni del centrosinistra, di D'Alema e Mastella le addebita più o meno direttamente a Bersani. Il punto con il quale concordo con Francia nel merito del suo intervento è la reticenza all'autocritica dei politici e dello stesso segretario PD. Fra le altre cose, i Montezemolo e i banchieri hanno tifato per Renzi e non per Bersani, chissà perchè? Travaglio, che ho avuto modo di apprezzare in moltissime occasioni, troverà il tempo e il modo di occuparsi anche delle contraddizioni del comandante unico Beppe Grillo che si candida ad insegnare la partecipazione democratica agli italiani?
Certo bisogna farne di strada da una ginnastica di obbedienza fino ad un gesto molto piú umano che ti dia il senso della violenza peró bisogna farne altretranta per diventare cosí coglioni da non riuscire piú a capire che non ci sono poteri buoni. Fabrizio De André
Ho votato Renzi: ha l'età dei miei figli e il coraggio dei miei trent'anni; sono contento che abbia vinto Bersani e che sia lui a guidare il paese dopo il ventennio berlusconiano. L'uno e l'altro sono il PD, pur con accenti diversi, pur con prospettive talvolta lontane. Cambierà il buon Bersani - anche lui filosofo di paese di umili origini - la nostra Italia? Gli restituirà un po' di equità e di giustizia sociale? Sarà capace di restituire la speranza ai giovani e a una società senza lavoro e senza prospettive? Me lo auguro, anche se il cammino sarà difficile e le prospettive di governare da sinistra sono davvero anguste: Vendola non è Bertinotti né Turigliatto, ma sarà comunque un compagno di viaggio scomodo, radicale , probabilmente ingovernabile: ci vorrà tutta la pazienza emiliana, tutta l'ironia di cui ha dato saggio, tutto il coraggio del combattente politico per non mollare il fardello che si è caricato sul groppone e scantonare le trappole dei berluiscones, della piazza inferocita e aizzata da demagoghi. E' uomo di sinistra? Non è il grande Enrico, che pur da comunista aveva capito nel secolo scorso il senso del tempo e lo spirito che veleggiava verso questa parte del pianeta. E' uomo di tempi moderni; ne ha dato prova da ministro con le 'lenzuolate' di liberalizzazioni di cui fruiamo senza memoria. Non è comunista o non lo è più, se mai lo è stato, ma un uomo di sinistra, come ha ricordato Francia, con quei valori declinati fuori parentesi, che sono i valori che assume un cittadino medio di sinistra. Nonostante tutto, nonostante una classe politica piccola piccola, che lo contorna anche da queste parti, tanto da competere ad armi pari con i tirapiedi dell'homo arcorensis, sinistro e ripugnante nel privato come nel pubblico, che fa vergognare ognuno di noi quando attraversa le Alpi o approda in altri lidi. Travaglio? Talvolta il suo straordinario talento pone sullo stesso piano le malefatte del Sultano di Arcore, gli arzigogoli dell'avv. Ghedina, le arringhe di Belpietro, le contumelie di Sallusti , le comiche de Fede con gli errori storici commesse dal partito democratico nei ritagli di tempo in cui ha governato il paese. Credo che anche i geni prendano degli abbagli.
Caro Dott. Francia, senza voler sembrare egocentrico, mi sembra che in un passaggio di quanto ha scritto ci sia un riferimento a me. Se ho sbagliato, mi scuso. Se, invece, non ho sbagliato, sento il dovere di dirle che, all'apparenza, il suo articolo così confezionato potrebbe andar meglio rispetto a tutti i suoi precedenti su questo sito. Ma solo all'apparenza. Spiego il perchè a lei ed agli amici che avranno la pazienza di leggere. Se lei ha voluto far passare quanto sopra ha scritto non come un "articolo", bensì come un "intervento-commento", ci prende un pochino per il culo a tutti. Infatti, io penso che il contenuto di "Perchè ho votato Renzi" non può definirsi "commento", trattandosi in realtà dell'esternazione di quello che le passa per la mente. Ergo, di fatto noi frequentatori di questo blog, ovvero i reali "commentatori", dobbiamo (dovremmo) esprimere pareri e punti di vista circa le sue prese di posizione. Siccome lei, per sua stessa ammissione, non è un giornalista e, inoltre, non è un personaggio pubblico (insomma... non è niente), non vedo perchè ciò debba avvenire. Non vedo perchè si debba "bloggare" il pensiero del "libero cittadino" Christian Francia che aderisce alle parole di un vero giornalista, di un vero personaggio pubblico (lei stesso, sopra, si è così autodefinito, sia ben chiaro). Certo, con riferimento alle sue spiegazioni sul perchè lei ha votato Renzi, potrei limitarmi ad un semplice "ecchisenefrega". Ma siccome penso che il suo essere clamorosamente (ed a volte anche banalmente) strumentale, non equivalga necessariamente a doverla ritenere un deficiente (tutt'altro, è ovvio che lei è una persona intelligente), voglio illudermi che apprezzerà l'invito che le rivolgo, anche al fine di rendere più credibile quello che scrive, di passare dalla nostra sponda, ovvero quella di chi commenta qualcosa scritto da chi giornalista e/o personaggio pubblico lo è davvero. A smettere, cioè, di scrivere qualcosa che gli altri devono (dovrebbero) commentare, in quanto - ripeto, per sua stessa ammissione - lei non ha titolo per fare questo. Se proprio dovesse assalirla la crisi d'astinenza dell'essere "capofila", ossia il creatore del commento da commentare, ogni tanto (però ogni tanto, eh?) invii a I Due Punti una lettera aperta, confidando nell'ospitalità del Dott. Falconi (che il Dott. Falconi le concederà, ne sono certo). Cordialità.
Non credo di aver compreso il commento di Ilaria... È come se per lei il pd sarebbe stato lo stesso partito con Renzi come candidato premier... La carta d'intenti... Dichiari di essere un elettore di centro sinistra, decidi di votare Renzi con l'obiettivo di rinnovare la classe dirigente mandano a casa quelli che sono stati nel partito ed al parlamento fino ad oggi, Renzi perde il ballottaggio e quindi alle prossime elezioni dovresti comunque sentirti in dovere di sostenere "l'usato sicuro " Bersani ??? La politica è fatta dalle persone, non dai partiti.. Delle persone attuali, visto i risultati, non c'é da fidarsi. Grazie per il chiarimento,

Santacruz mi piacerebbe leggere qualcosa di contestuale. Una critica a oggetto e non a soggetto. Analisi del testo. Le è piaciuto l'articolo di Francia? Si, perchè? No, perchè?

Francia è  I Due Punti come lo sono io, come lo è lei, come lo sono i lettori, le fonti e chi ci aiuta ogni giorno.
Il suo affanno da piccola macchina del fango non attacca.
Amiamo le nostre rughe.

Grazie...

@jack...... purtroppo è proprio questa la differenza tra democrazia e partitocrazia
Caro Jack, credo che questo descritto da Ilaria sia lo spirito delle primarie.... certo, in italia tutto è diverso, tutto è assimilabile ad una partita di calcio, tutto è TIFO. Allora o si vince o si perde, e se si perde, beh allora non gioco più! Per come la vedo io, quelle che si sono svolte, servivano a decidere qual'era la linea politica di una coalizione di centrosinistra, a darsi un candidato, e non a "svecchiare" il partito o la classe dirigente. Sia ben chiaro, quello è un tema importante, ma forse non è che sia proprio l'unica cosa importante. Alle primarie della coalizione del centrosinistra - dove per votare hai dichiarato di essere parte attiva dell'elettorato di centrosinistra - hanno partecipato 5 candidati, allora chi ha votato per qualcuno che non sia renzi o bersani? che fa??alle prossime elezioni va a votare solo chi ha votato per bersani? e se vinceva tabacci? solo chi ha votato per tabacci? si sono confrontate idee, ha vinto la più forte, o ha perso la meno forte (mettiamola così). Renzi e gli altri rappresentano in questa coalizione una parte importante, non di maggioranza ma importante, per intenderci, è secrosanto che renzi (o meglio i renziani ... quelli veri, non quelli tipo la di pasquale) porti avanti la battaglia sullo svecchiamento della classe politica, ma dall'interno del partito/coalizione, costantemente!! Io credo che in italia, il concetto di partecipazione sia ancora molto lontano, e anzi troppo vicino al tifo. Partecipare, vuol dire confrontarsi, discutere e anche lottare per sostenere le proprie idee. Se si partecipa alle primarie lo si fa con questo spirito, e se si "perde" ci si batte ancora e ancora, per far si che quelle idee che si ritengono importanti siano fatte proprie anche dai vincitori....insomma dovrebbe essere un processo migliorativo, non segmentativo, dove chi ha "perso" dice : allora non gioco più! Quello che a mio modo di vedere ha "fregato" renzi sia stata la sua migliore idea: la rottamazione. Quasi tutti quelli che lo hanno votato, dicono di averlo fatto per questo, per svecchiare....quasi tutti quelli che non lo hanno votato, lo hanno fatto per tutto il resto, insomma, un idea anche se bellissima, non basta...magari ne serviva qualcuna in più, magari più di centrosinistra. Sta di fatto che non credo sia giusto buttare via un idea, condivisa da molti trasversalmente nel partito e nella coalizione. Ma davvero credete che chi ha votato bersani voglia gli ultra settantenni fissi sui loro scranni? quella di renzi, è un idea che tutti i giovani condividono, basta saperla proporre. e per intenderci, cambiare tanto per cambiare è una cazzata. Cambiare per cambiare in meglio, è una cosa da fare, sempre. Quindi fuori il vecchio, specialmente se il nuovo è migliore!! ma non dentro il nuovo e fuori il vecchio, perchè il nuovo al massimo farà schifo come il vecchio..questo è un discorso del .... F
Non mi pare che sia una grande idea, motivare un voto servendosi di un giornalista, sia pure di grande prestigio come Travaglio. Il lavoro del giornalista non è, o dovrebbe non essere, per sua natura, partigiano e quindi il meno adatto a fornire buoni riferimenti culturali e politici. Nel caso di Travaglio poi, che con le sue gradevolissime esposizioni scritte e orali ha inaugurato una nuova forma di giornalismo “spettacolare”, non a caso assai gettonato in tutto il paese, siamo spesso di fronte a vere e proprie litanie diventate luoghi comuni fritti e rifritti come nell’articolo citato a supporto della bontà di una scelta. Nel caso in questione i “fra parentesi” di Travaglio sono: processi alle intenzioni, roba vecchia di trent’anni, veri falsi ormai storici, giudizi tirati per i capelli, irresponsabilità, ecc. Niente è politico. Sia chiaro, non è che si vuole difendere tutto. Allora, si doveva sceglier tra Renzi e Bersani. Si è scoperto poi, work in process, che si poteva votare contro un partito in cui si è cresciuti e raccolto successi, cavalcando un’idea di alterità che ha disturbato non poco gli iscritti a votare. In questo senso la volontà di Renzi di farsi da parte e non mettere a disposizione un piccolo patrimonio di idee al servizio di una battaglia comune conferma quest’alterità non a caso oggetto di tanti sorrisi di gradimento della destra.
Perchè mi piace Francia e quello che scrive: Perchè è intelligente, perchè è un provocatore sempre costruttivo perchè ha una grande capacità di analisi perchè sa argomentare perchè è una bella penna oltre a una bella testa perchè è una persona con delle idee (e la nostra città ne ha molto bisogno) ... ... La critica contenuta nell'articolo non può che essere condivisa ma ho voluto "dare del tu alla speranza" e quindi ho votato . . . Bersani.