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Chi ci governerà?

di Christian Francia
4 minuti

Dunque, sintetizziamo il caos Italia.
Nel 2008, nel 2006, nel 2001 e via indietro fino a Berlinguer, il centrosinistra (coalizzato o meno) ha sempre preso più o meno 12 milioni di voti.
Di questi, nel 2013, ne ha persi oltre 3 milioni e mezzo, dimostrando per la prima volta nella propria storia che il blocco sociale che sostiene il PD si sta sgretolando.
Al ballottaggio delle primarie fra Renzi e Bersani, conclusosi con quasi il 40% per il primo e più del 60% per il secondo, ballottaggio nel quale si pretese di chiudere la porta in faccia ai cittadini facendo votare solo i militanti, si è reso manifesto che nel PD vi sono due anime: una rottamatrice, innovatrice, ruffiana e grillina; l’altra conservatrice, opportunista, vecchia e indigesta.

Se avesse prevalso la prima i bersaniani di ferro, ligi alla disciplina, avrebbero comunque votato PD; ma siccome ha avuto la meglio la seconda tutti i rottamatori sono fuggiti ad ingrossare il gregge degli 8,7 milioni di grillini.
Questo dato suggerisce l’unica soluzione affascinante fra le ipotesi di governo del Paese: che Bersani proponga l’incarico di governo a Renzi, il quale garantirebbe la Presidenza del Consiglio comunque al PD; dimostrerebbe l’intelligenza del Segretario che comprende cosa la piazza gli ha mandato a dire e fa un passo indietro (magari riservandosi un dicastero); tenderebbe una gigantesca mano al Movimento 5 Stelle, che in Renzi potrebbe riconoscersi abbastanza sia anagraficamente che nel merito delle proposte politiche.

Comprendo che tale scenario sia altamente improbabile a causa della miopia bersaniana e dell’attaccamento ai posti di comando di tutta la sua squadra veteroaffaristica, ma questa soluzione consentirebbe un governo PD-M5S abbastanza stabile.
Le alternative sono preoccupanti.

1) Grillo ha giustamente dato a Bersani del “morto che parla”, esplicitando come lo veda esponente del peggio che la politica ha fatto in questi 20 drammatici anni. La tentazione egoistica del M5S è quella di costringere all’unione il PD e il PDL, restando all’opposizione di un governissimo contro natura che avrebbe vita breve e tormentata, così da lucrare alle prossime elezioni una maggioranza bulgara.

2) Le truppe grilline potrebbero continuare con il refrain del “Tutti a casa”, facendo naufragare qualsiasi collaborazione parlamentare e costringendo la Legislatura ad una fine precocissima (se il PD e il PDL sfuggissero ad un abbraccio per loro mortifero), in modo tale da lucrare facili e rapidi consensi nelle urne.

3) Grillo appoggia un governo Bersani o similare sulla base di un programma stringato e condiviso di pochi provvedimenti, scenario che potrebbe produrre gli esiti più diversi a seconda dell’accoglienza che i cittadini dovessero riservare alle misure legislative da adottare, ma che plausibilmente normalizzerebbe la presenza istituzionale dei grillini, con il rischio di una emorragia di voti qualora la cura non consentisse la rivitalizzazione rapida dell’Italia.

Credo sia da escludere a priori l’ipotesi di un Governo a guida M5S con l’appoggio del PD, perché semplicemente il PD ha il triplo dei seggi di Grillo e non sarebbe dignitoso abbassarsi le mutande fino alle caviglie.
Insomma, l’Italia è in una situazione shakespeariana e, come nelle opere teatrali del grande drammaturgo inglese, si attende un qualche “fool” che avanzi sulla scena per sbrogliare la matassa di una trama altrimenti inestricabile, ma che un esito purchessia deve giocoforza produrlo.

Il “fool” della tragedia “Re Lear”, travestito da Beppe Grillo, frattanto ammonisce i partiti: “Attento a te, ché se non sei capace di sorridere alla parte da dove spira il vento, presto ti buscherai il raffreddore”.


 

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Commenti

Da ingenuo avevo creduto che questo sito fosse libero e indipendente da vecchie logiche di partito. Mi devo ricredere, è solo un covo di morti che camminano, mascherati, ma alla lunga ben riconoscibili. Arrendentevi, anche voi siete circondati !! E' finita, rassegnatevi !! Avrò la conferma definitiva di quello che ora penso se non pubblicherete questo mio intervento Ne sarò felice ... finalmente potrò eliminarvi definitavamente dai miei siti preferiti e parlare di voi con più obiettività
*ballottaggio nel quale si pretese di chiudere la porta in faccia ai cittadini facendo votare solo i militanti. Questo è errato: I militanti sono i tesserati di partito, alle scorse primarie, al turno di ballottaggio, ha votato un corpo elettorale eterogeneo, composto da tutti coloro i quali, dal 4 Novembre fino alla chiusura dell'ultimo seggio del primo turno delle primarie del 25 Novembre, ha inteso iscriversi, ottenendo la possibilità ad esprimere un voto alle Primarie del 2012. Era possibile iscriversi fisicamente presso gli uffici elettorali dislocati sul territorio ( a Teramo città erano 3) o via internet con pochi click. Tu che non sei del PD ma hai votato al primo turno, ti è stato impedito di votare al ballottaggio??? Per ulteriori delucidazioni sui criteri adottati durante le fasi di voto, sia al primo turno che al secondo turno, potete chiedere anche al direttore del giornale on-line "certastampa", il quale da attento osservatore qual'è, avrà certamente verificato da vicino e con i suoi occhi la funzionalità del sistema. Per il resto, i cittadini di Teramo, sono ancora in attesa di una tua attenta e lucida analisi sui i risultati ottenuti da Rivoluzione Civile! Qualche maligno ha cercato di sostenere la tesi che Abruzzo 3.0 sostenesse Rivoluzione Civile alle ultime elezioni ( si attendono smentite) Saluti :)

Caro Esperto, lei pensi, io sto ancora aspettando che un giornalista sveli il terzo segreto de I Due Punti. Chi li paga?...lo sa ancora non ci riesce. Sa Perchè? Perchè siamo lberi. Lei per noi è fondamentale, ma se dovesse lasciarci conserveremo un ottimo ricordo. Grazie lo stesso per aver condiviso un tratto di strada.

In effetti, gentile dott. Francia, al seggio delle primarie, dove tu hai votato Renzi, ti abbiamo accolto con entusiasmo e in maniera del tutto democratica,aperta e civile ti abbiamo fatto votare! Per tutto il resto quoto in pieno Stefano...
Mi permetto di esprimere un parere sugli argomenti. Il blocco sociale che sostiene il PD non è mai stato quello che sosteneva il PCI. Il lavoro dipendente e la classe operaia sono da tempo dispersi in mille rivoli, compresa l'astensione. Al primo turno delle primarie del PD potevano votare tutti, iscritti e non dai 18 anni in su. Se avessero voluto, quei tutti avrebbero potuto votare anche al secondo turno una settimana dopo. I renziani che non hanno votato PD hanno seguito in larga parte Ichino e hanno votato Monti. Il programma di Renzi è agli antipodi di quello del M5S. Solo i più sprovveduti hanno confuso la rottamazione di Renzi con quella di Grillo. Con la candidatura a premier di Renzi non ci sarebbe stata l'alleanza con Vendola e sarebbero mancati i voti della sinistra. Probabilmente si sarebbero aggiunti parte dei voti di Monti, ma i contenuti in politica non dovrebbero essere un optional per decidere da che parte stare. Grillo attacca in particolare Bersani perchè teme la sua proposta politica. Rifiutarla in Parlamento vorrebbe dire scoprire le sue priorità: prima di tutto il progetto di uomo solo al comando, e solo dopo gli interessi del paese. Rischierebbe di perdere consensi alle successive elezioni e già mette le mani avanti. L'ideale per questo ambiguo personaggio sarebbe un miscuglio PD, Monti e il PDL, con il M5S fuori. Aspira a lucrare sulle macerie del paese. Renzi da parte sua propone meno Stato nell'economia e nei servizi pubblici, Grillo annuncia il contrario. Ipotesi politicamente impercorribile, se la politica c'entra qualcosa. Se Grillo appoggiasse invece Bersani, il M5S perderebbe forse qualche voto da destra, ma potrebbe conquistarne altri da sinistra. Il problema è che questa eventualità ridarebbe credibilità anche al centrosinistra, e questo cozza con il progetto "monopolista" del tandem Grillo Casaleggio. L'Italia vive un momento topico. Potrebbe essere la vigilia di grandi cambiamenti democratici e di grandi riforme. Esiste purtroppo anche il rischio di una involuzione antidemocratica. Gli italiani hanno dimostrato nel corso della storia di subire il fascino per l'uomo forte, e come insegnava Gramsci: "la storia tende a ripetersi sotto altre forme".
Alessiani, difendi quanto vuoi Bersani e le primarie, ci sta. Autoconvinciti quanto ti pare, la verita' e' che, purtroppo per te, con Renzi il Pd avrebbe vinto tranquillamente le elezioni. Non essendo del Pd non posso far altro che osservare il tafazzismo imperante in quel partito. Lo hanno capito tutti tranne la vecchia guardia.
Oltre al "se vesse vinto Renzi" e "vaffanculo" c'è qualcuno che dice una cosa più originale? Ah si, già: "se chiude il circolo Arci è colpa della sinistra!" Però la asl gliela manda il cantiniere vicino... MBE' ciao!
Chiedo umilmente scusa a Falconi. Il mio commento è stato pubblicato pertanto questo sito resterà tra i miei preferiti. A pensar male si fa peccato, ma a volte si sbaglia.
Leggendo Lucia e Stefano, le mie colpe mi appaiono sempre più chiare e più grandi. Rabbrividisco...
Con gli insulti non si va da nessuna parte. Meglio tornare a casa.
Lo so Lidia, immagino. Ma cosa facevamo? non facevamo iscrivere Francia alle primarie? Gli impedivamo di esprimere liberamente il suo voto anche se lui non avrebbe votato nessun partito di Italia Bene Comune? Gli dovevamo impedire di esprimere pubblicamente il suo pensiero qui su I due punti? Non facevamo iscrivere persone strettamente riconducibili ad importanti testate/emittenti locali notoriamente di centrodestra? Non facevamo votare segretari personali di qualche Presidente a caso? I brividi, cara Lidia sono venuti a tutti, soprattutto a quei volontari che, senza guardare a questo o a quello, hanno permesso il regolare svolgimento delle primarie di Italia Bene comune con l'adesione di migliaia di persone. Rinnovo i quesiti posti: I cittadini di Teramo, sono ancora in attesa di una tua attenta e lucida analisi sui i risultati ottenuti da Rivoluzione Civile. Qualche maligno ha cercato di sostenere la tesi che Abruzzo 3.0 sostenesse Rivoluzione Civile alle ultime elezioni ( si attendono smentite) Saluti :)
Corre l’obbligo di rispondere a Stefano Alessiani che mi sollecita in tal senso. Ho la sensazione che Alessiani soffra la sindrome dello schiavo, quella secondo cui tutti debbono trovarsi un padrone e chi sostiene di non averne è solo un misero bugiardo. Spiace dover contraddire le malizie, ma gli oltre 900 iscritti di Abruzzo 3.0 non hanno appoggiato proprio nessuno alle ultime elezioni politiche, peraltro prendendo questa decisione dopo attenta e approfondita analisi dello scenario dell’offerta che si presentava. Lo scrivente, in verità, non è mai stato iscritto a nessuno dei partiti che hanno formato la lista Rivoluzione Civile, né è mai stato vicino a nessuno di essi, nemmeno di striscio. La nascita dell’associazione Abruzzo 3.0 (e della sede cittadina Teramo 3.0) è stata una operazione partita dal basso che ha incontrato nella breve strada percorsa un numero enorme ed inaspettato di adesioni, a conferma che una proposta del genere era ed è un’esigenza dei cittadini liberi che ancora non vogliono arrendersi allo sfascio della Cosa Pubblica. Quello che Alessiani vorrebbe malignare (e vorrebbe che io confessassi) è la mia amicizia con Carlo Costantini, che nella mentalità schiavistica si traduce in una sudditanza ed in una appartenenza organica al padrone. A tale riguardo, è appena il caso di sottolineare che sono da 21 anni un attento osservatore della politica, compagno di università a Roma di Alberto Melarangelo e di Dodo Di Sabatino, con i quali tuttavia non ho mai condiviso alcun percorso politico. Ho collaborato (e collaboro) con una miriade di deputati, senatori, presidenti, sindaci, assessori e consiglieri di ogni ordine a grado, nonché di ogni schieramento. Tutto per pura passione e senza mai percepire alcun compenso né alcun rimborso, e senza mai nemmeno averlo chiesto. Capisco che nell’ottica dello schiavo questo sia impossibile da comprendere, ma è la semplice e inconfutabile verità. Quanto a Carlo Costantini, confermo che siamo amici ed affermo oggi (all’indomani del risultato di Rivoluzione Civile) che personalmente lo ritengo l’unico politico abruzzese di livello nazionale per intelligenza e capacità, una vera e propria risorsa per la nostra Regione. Questo non mi impedisce di criticare la proposta di Rivoluzione Civile, che è naufragata per errori strategici e di comunicazione, non certo perché fosse priva di contenuti degni di apprezzamento (primi fra i quali l’essersi opposta dall’inizio alla fine al Governo Monti che gli alleati PD-PDL hanno costantemente appoggiato salvo alla fine discostarsene per beceri motivi elettorali). E siccome da quando ho compiuto 18 anni dichiaro esplicitamente e con orgoglio per chi voto, non essendomi mai pentito delle scelte politiche fatte, ribadisco anche in questa sede (come ho fatto pubblicamente per le primarie del PD e per tutti gli appuntamenti con i doveri civici) che ho votato per Carlo Costantini alla Camera e per il Movimento 5 Stelle al Senato, senza per questo coinvolgere nelle mie scelte personali gli iscritti dell’associazione Abruzzo 3.0 da me presieduta, la quale svolge collegialmente le proprie discussioni e sempre collegialmente prende le proprie decisioni, avendo deciso di non schierarsi per nessuno alle politiche appena svolte. Si tranquillizzi Alessiani, che è sempre il benvenuto, perché Christian Francia, I Due Punti e Abruzzo 3.0 non hanno padroni, editori, finanziatori, lobbies, interessi privati di alcun genere da proteggere, ma hanno solo la verità e gli interessi pubblici quali fari illuminanti. Ad Alessiani, che continua un po’ spaesato a difendere il percorso del PD, dedico le parole di Marco Travaglio: “Il vuoto politico uscito dalle urne deve spaventare gli eterni gattopardi dei partiti, dei giornalisti e delle clientele aggreppiate e assistite. Ma non può spaventare le menti libere. È una sfida appassionante, l’ultima occasione per costringere la politica e quindi la società a rigenerarsi dalle fondamenta. Non grazie ai Vaffa di Grillo, che appartengono alla pars destruens. Ma grazie ai milioni di cittadini che hanno votato 5 Stelle e ai pochi che hanno scelto Rc, ma anche a molti elettori del Pd, di Sel e perfino a qualcuno che ha votato Monti, o il fu Giannino, o la Meloni. E che oggi, messi intorno a un tavolo, si ritroverebbero subito d’accordo su un programma di governo che tolga i soldi pubblici a partiti, giornali, imprese, opere inutili, banche, guerre, scuole e cliniche private, e faccia pagare la crisi ai ladri, agli evasori, ai corrotti, ai parassiti e ai mafiosi anziché agli onesti. Se non nascerà domani, questo governo arriverà magari fra qualche mese, dopo un altro passaggio elettorale. Ma solo se continueremo a chiederlo con parole e menti aperte al nuovo. Senza farci spaventare da chi, sulla paura, campa da una vita”.
A proposito di "chi ci governerà"... C'è qualche esponente M5S che pensa sia giusto sostenere un governo che propone di ridurre i parlamentari e tagliare i loro emolumenti, fare una legge elettorale, sul conflitto di interessi e contro la corruzione, favorire l'occupazione e le politiche sociali, e poi tornare al voto? Ho incontrato in questi giorni una ventina di elettori di Grillo, persone libere che si esprimevano liberamente, quasi tutti, in senso affermativo di fronte alla suddetta ipotesi. Più misteriosi gli attivisti del M5S che nemmeno conosco e dei quali sarei curioso di ascoltarne l'opinione. La libertà è partecipazione, cantava Giorgio Gaber.
Scusa Christian....ma proprio Costantini nel vostro video ( lo linko per aumentare la pubblicità della conferenza stampa avvenuta a Dicembre) parla di "Condividere una nuova fase con l'associazione 3.0 - collaborazione con l'associazione 3.0".....che vuol dire? Poi tra i 900 iscritti ( tutti dotti professionisti, come lo stesso Costantini lascia intendere) è possibile che non hai trovato un associato, un professionista di grido, apolitico, tale da poter dare risalto alla presentazione dell'associazione Abruzzo 3.0, senza dare adito a facili ipotesi sulla scelta politica adottata dall'associazione stessa? Non riesco a scorgere la differenza, che tu vorresti sottindere, tra il Politico Costantini, Abruzzo 3.0 e il Costantini amico personale.... http://www.youtube.com/watch?v=dgFxkiLa2_Y Saluti :)
Stasera a La7 ho avuto modo di ascoltare una intervista comizio di un "portavoce" di Grillo, un eletto in Parlamento capolista in Toscana, un certo Bonafede di nome, non di fatto. Un professionista del politichese alla stregua dei migliori marpioni democristiani. "I punti proposti da Bersani potrebbero essere condivisibili, ma non vorranno realizzarli e quindi non daremo la fiducia." Se fosse Renzi a proporli? "Sulle politiche economiche siamo troppo distanti, nessuna possibilità." Allora quale può essere l'alternativa? "Diano la fiducia ad un governo del M5S." Tradotto: del centrosinistra al governo non si fidano, però diventerebbe affidabile se annunciasse di votare i provvedimenti di un governo monocolore grillino. Arguto come l'uomo mascherato. Il M5S potrebbe essere il garante della realizzazione di importanti e auspicati cambiamenti, ma Grillo e Casaleggio pensano ad altro. Siamo sicuri che dalle prossime elezioni politiche, con questi presupposti uscirà una maggioranza certa? E se così non fosse, si ritornerebbe a votare una terza volta? Rido per non piangere.