Uno spettro si aggira per l'Europa”. Così iniziava il celeberrimo Manifesto del partito comunista.
Parafrasando, oggi possiamo dire: “Uno spettro si aggira per la provincia di Teramo”, i suoi contorni sono ben definiti, il suo nome è Tommaso Ginoble.
Dal ballottaggio di Roseto è uscito con le ossa rotte e il declino certificato della propria carriera politica.
Sia il PD che il PDL hanno avuto una scarsissima performance e questo la dice lunga sulla disaffezione dell’elettorato per i capitani dei rispettivi partiti.
Ma Ginoble è il più perdente degli sconfitti, il recordman delle debacle elettorali, colui che ha perso oltre la metà dei voti raccolti nel 2006 nella propria inespugnabile roccaforte, a casa sua, nel suo bacino elettorale naturale.
Un uomo che ha saputo sapientemente mettere alla porta una piantina molto utile come il Basilico, un uomo che ha scaricato come un auto da rottamare una corazzata come i liberalsocialisti, un uomo che ha saputo perdere le elezioni provinciali con una classe infinita, che si è logorato giorno dopo giorno perdendo pezzi di consenso con una costanza invidiabile, coriaceo, sempre pronto a non mettere a frutto le esperienze fatte, sempre volitivo, in una climax degna della Callas, dall'unico desiderato obiettivo: il cupio dissolvi.
Un uomo che ha avuto ambizioni così modeste, come quella di poter gestire da padrone un partito magari piccolissimo, ma dove i quattro sgherri che lo hanno seguito hanno avuto l'onore di riverirlo da sultano; un uomo che si è voluto fare partito nel senso che il partito doveva essergli cucito su misura, cadergli a pennello e non dargli alcun fastidio; un uomo che ha usato un partito allo scopo veterodemocristiano di occupare tutto il sottogoverno possibile.
Traguardo raggiunto.
Ora riposa in pace nel cimitero degli elefanti politici, dove potrai godere della tua dorata pensione che noi cittadini – nella nostra infinità bontà – abbiamo avuto il caro pensiero di donarti.
Mentre nella sede del PDL bevono spumante, nella sede del PD stappano champagne per essersi finalmente liberati di un morbo che li stava uccidendo per consunzione: il ginoblismo, variante moderna della tubercolosi.
Da domani il centrosinistra potrà tornare a ruggire come un leone, con il vento in poppa e senza sabbia nel motore.
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Car Betty Luna, i commenti sono monitorati per evitare querele o altro...Il nostro avvocato ci ha avvisato che il post era querelabile. La sua analisi era perfetta se non fosse stata per alcune apposizione diffamanti. Mi sono permesso di ometterlo per evitarle problemi giudiziari. Tutte le cose vanno giustificate...Poi era firmato Betty lUna e non Betty Luna Di Sante..tutto qui...Buona giornata