“In questi giorni si assiste ad un gran fermento nel PD e tutti corrono per sostenere ora il comitato pro Renzi ora “i Giovani Turchi”; quanti di questi spostamenti sono veramente motivati da valori e contenuti veri e non già da un becero interesse personale verso ruoli, incarichi o future ed imminenti candidature?”.
Chi ha pronunciato queste parole? Manola Di Pasquale.
“Il PD Abruzzese non ha bisogno di comitati che sollecitano uno svecchiamento della classe politica, perché il rinnovamento è già in corso e c’è poco da rottamare”.
Chi ha pronunciato queste parole? Manola Di Pasquale.
Proprio così. Lo scorso 20 settembre, con una lettera aperta pubblicata sul sito regionale del PD (http://www.pdabruzzo.com/lettera-aperta-di-manola-di-pasquale-presidente-dellassemblea-del-partito-democratico-dabruzzo-14380.html), il consigliere comunale di Teramo nonché Presidente dell’assemblea regionale del Partito Democratico Manola Di Pasquale interveniva con parole di fuoco nel dibattito sulla costituzione dei comitati pro Renzi alle primarie, stigmatizzando coloro che si erano schierati con il rottamatore ed accusandoli di arrivismo, di opportunismo e di perseguire “un becero interesse personale verso ruoli, incarichi o future ed imminenti candidature”, giungendo addirittura a delegittimare la nascita di comitati poiché nel PD ci sarebbe stato ben “poco da rottamare”.
Se la memoria non ci inganna Manola nasce politicamente nella DC, passa poi al Partito Popolare, indi alla Margherita (della quale diviene segretario comunale nonostante non fosse eletta al consiglio, pare per una vicinanza all’allora onnipotente Lino Nisii), a seguire trasloca nel PD, diviene amica di Tommaso Ginoble, entra nell’area DEM di Dario Franceschini e Franco Marini (alleati con Bersani) e in virtù di questa alleanza viene nominata Presidente dell’Assemblea regionale del Partito.
Non vorremmo eccepire nulla a questo percorso politico, se non che negli anni Manola si è autocandidata ad ogni incarico e ad ogni poltrona (tale arrivismo le è stato pure contestato all’interno del partito: http://www.emmelle.it/Prima-pagina/Cronaca/Di-Pasquale-Isolata-dal-Pd-teramano-Lascio-la-Commissione-di-Garanzia/11-26045-1.html), senza mai riuscire a coronare nessun sogno se non quello di consigliere comunale e di presidente della commissione consiliare di “Garanzia e Controllo” del Comune, ruolo dal quale si è dimessa due mesi or sono per i seguenti motivi: “Non posso sostenere battaglie all’interno di questo organo se non ho la fiducia del mio gruppo. I consiglieri mi hanno isolato e non mi riconoscono all’interno del partito”.
In effetti molti fra i colleghi consiglieri non le hanno manifestato la dovuta stima nell’urna delle primarie per la candidatura al Parlamento, preferendole persino Ilaria De Sanctis che ottenne i medesimi voti di Manola.
Come fare quindi per tentare l’ennesima scalata ad una candidatura regionale e/o parlamentare oppure, quantomeno, sperare in un incarico pubblico ben retribuito? Manola salta sul carro di Renzi improvvisandosi appena ieri fondatrice dell’associazione “Adesso! Teramo per Matteo Renzi”, e pazienza se qualcuno dovesse accusarla di essere “incoeRenzi” e di perseguire (parole sue) “un becero interesse personale verso ruoli, incarichi o future ed imminenti candidature”.
Noi ce ne guardiamo bene, convinti come siamo che Manola vale tantissimo per il partito e per la vita pubblica della città, solo che nessuno se n’è accorto e nemmeno mezzo collega si è fatto carico di valorizzarla come merita (l’abbiamo sempre detto che il PD è un partito cinico e infame).
Ma ieri, alla conferenza stampa di presentazione del comitato promotore della costituenda associazione teramana pro Renzi, abbiamo visto anche un nuovo convertito al verbo del sindaco di Firenze: si tratta del giovane e rampante segretario del circolo di Teramo centro del PD Mirko De Berardinis, subito nominato Portavoce dell’associazione.
Strano, perché ci sembrava che De Berardinis fosse di opinioni completamente opposte.
Infatti, solo 7 mesi fa il giovane Mirko presentava un altro comitato, quello chiamato “Tutti x Bersani” (http://www.emmelle.it/Prima-pagina/Politica/I-giovani-del-Pd-stanno-con-Bersani/11-24060-1.html) del quale si dichiarava entusiasta.
Da ieri la conversione al Renzismo, o forse dovremmo dire che è sempre stato un seguace dell’incoeRenzismo.
Ci sembra per l’appunto di ricordare che il giovane Mirko si fosse affacciato alla vita pubblica nel Partito dei Comunisti Italiani, trasferendosi poi presso Rifondazione Comunista, per indi avventurarsi nel vasto mare del PD sponda Bersani, fino al guado di ieri sulla riva “incoeRenzi”.
Se tanto mi dà tanto, spero di poter vivere a lungo per poter assistere al percorso politico di De Berardinis che dovrebbe condurlo fino a CasaPound.
I membri dell’associazione renziana hanno dichiarato: “è necessario portare avanti un ricambio generazionale in politica, dentro e fuori il PD” (leggi: ora tocca a noi occupare posti e poltrone).
Il coordinatore Vincenzo Di Marco ha aggiunto: “Nessuna frizione col PD, ma c’è bisogno di innovazione”. Probabilmente il sindaco di Castellalto si riferiva a se stesso, ma io (spero non me ne voglia Di Marco) quando sento parlare di innovazione e di ricambio generazionale penso solo ad un nome: Manola Di Pasquale.
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Commenti
Christian, per favore scrivi su Rivoluzione Civile, sta diventando un tormentone di Stefano.
Su su. ;)
DE BERARDINIS PENSA SOLO ALLE CONFERENZE STAMPA...ADESSO SE NE ORGANIZZA UNA IL PDL, ANDRA' CON IL PDL... PS. GRANDE FRANCIA COME SEMPRE