La notizia è ghiotta: Morra se ne va dal PDL.
Il mio salumiere mi chiede: ma Morra chi è? Già. Chi è?
Sembrerebbe quel Giandonato che è Assessore teramano della Giunta regionale del Governatore Chiodi.
Morra brucia sul tempo Paolo Gatti, impegnato ad aspettare Giorgia Meloni, sua madrina politica, che vorrebbe candidarsi alle famigerate primarie del centrodestra, primarie che si annunciano e poi ritirano già parecchie volte.
L’ex uomo di destra, quello che avrebbe dovuto realizzare la riforma dei trasporti in Abruzzo, se ne va dal PDL senza aver realizzato nulla.
L’Assessorato più impalpabile di questa già triste legislatura regionale, vicino solo per insignificanza a quello di Di Dalmazio.
Storace e il suo partito, La Destra, sembra annunceranno l’arrivo di Morra il prossimo 15 dicembre.
Ma non avrebbero fatto meglio a tenere le porte chiuse a personaggi del genere?
Gente che mentre è in carica su una poltrona assessorile esce da un partito che ha difeso strenuamente dai fondatissimi mille attacchi di questi anni, ora si sente in diritto di abbandonare la nave che affonda.
E Storace, pur di poter vantare in cantiere un assessoricchio regionale e, forse, sperando in un discreto bacino di voti, se lo riprende.
Che tristezza.
Che tristezza non tanto Morra, capace come ogni politico di tutto, ma che tristezza tutti coloro che sostengono sia una brava persona, coloro che sostengono che con Morra si può parlare.
Giandonato mi ricorda l’ex Presidente gattiano del Ruzzo Claudio Strozzieri, il quale dopo un annetto si dimette dalla carica senza spiegare perché e percome, sperando che questo basti a salvare la reputazione.
No, non basta. Morra ci spieghi i suoi anni all’ombra di Chiodi, ci motivi politicamente il distacco e l’inevitabile allontanamento.
Soprattutto prima si dimetta dalla carica e argomenti per quale ragione non è riuscito ad onorare gli impegni del suo mandato.
Altrimenti la fuga avrà solo il sapore della vergogna.
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Commenti
Morra é quell'assessore seduto a far di chiacciere in ogni dove a Teramo? E la Destra é quel partito dove il capo , trombato alle regionali del lazio, finí a fare il ministro della sanitá in cambio del silenzio a 90° dei militanti camerati alla corte di silvio. É quel partito il cui vicecapo si becca la carica di sotto segretario alla corte di silvio nel silenzio a 95° dei duri e puri anticapitalisti de la Destra