Vorrei aggiungere una nota emolliente alla polemica che infuria sulle nomine del CdA del Ruzzo.
Il PD ha raggiunto il punto più basso della sua breve ed insignificante vita. È riuscito ad impietosire persino Paolino Tancredi il quale, per come è messo il PDL, dovrebbe passare agosto a piangere a dirotto.
Sentite il nostro senatorello teramano: “purtroppo il mio più vivo rammarico, è per la mancanza di unità del centro sinistra che divisa in due, non è riuscita ad indicare nessuno dei componenti all'interno del cda nonostante il PdL, insieme ai nostri Sindaci abbia dato la propria disponibilità fino all'ultimo minuto a ricevere l'indicazione unitaria dell'opposizione che purtroppo non è riuscita ad esprimere”.
A parte che l’ufficio stampa di Tancredi (redattore delle precedenti righe) non ha la benché minima cognizione di come debba essere utilizzata la punteggiatura nella lingua italiana, cosa che dovrebbe insospettire tutti gli elettori sul livello di degrado dei nostri rappresentanti (il senatore impari dal sindaco di Giulianova che può fregiarsi di avere quale capo di gabinetto un vero professore di italiano come Sandro Galantini), c’è da piangere e ridere insieme per la notizia che Tancredi si rammarichi che il centro sinistra non sia unito.
Ma come, invece di festeggiare se ne cruccia? Verrebbe da fare una battuta: l’erba del vicino è sempre più secca!
Credo che, segretamente, il PD e il PDL stiano facendo a gara a chi riesca meglio a darsi la zappa sui piedi.
Verrocchio, Ferri, Mariani e Citerei, invece di diramare penosi comunicati, avrebbero dovuto consumarsi le suole per correre da un sindaco all’altro al fine di mediare ed amalgamare le diverse posizioni, e non da oggi, ma sin dalla loro nomina.
Perché agli appuntamenti importanti ci si prepara per tempo, allo stesso modo che agli esami importanti, a nulla giovando lo studiacchiare del giorno prima.
Quanto a Guerrieri, giovane, stimato e preparato avvocato, forse è meglio che stia fuori dalla gestione di una società pubblica che, per qualificazione professionale, avrebbe pieno titolo per amministrare, poiché – come ci informa una nota della reverenda associazione L’Abruzzo al Centro (del commendevole assessore regionale Di Dalmazio il quale, almeno lui, conosce la lingua italiana e forse proprio per questo non fa parte del PDL) – è molto meglio per tutti che nel CdA del Ruzzo sieda un odontoiatra, così potrà pubblicizzare i benefici effetti dell’acqua che, come è noto, “non si attacca al lavoro del tuo dentista”.
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