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Il Safari teramano di Luciano D’Alfonso

di Christian Francia
5 minuti

C’è terrore nella savana aprutina, popolata da una fauna politica di basso lignaggio che sa di non poter predare e teme da morire di essere predata.
Gli animali politici del teramano sperano di poter fare branco per difendersi dagli attacchi esiziali che giungono dall’esterno, ma alcuni già offrono il collo in segno di sottomissione.
La battaglia che si sta giocando nello scacchiere abruzzese è quella per il dominio della Regione.

Si sa che Chiodi è virtualmente morto, seppellito da un dissenso tanto vasto quanto trasversale, e si attende solo di sapere chi dovrà celebrarne il requiem.
Ma a sinistra i giochi sono tutt’altro che fatti. Nel PD sanno di avere una occasione storica per tornare al comando e rimanerci per un ciclo di 10/15 anni se l’economia dovesse riprendersi a partire dal prossimo anno, in perfetta coincidenza con le elezioni regionali.
I grillini non fanno paura. Allo stato attuale sono privi di personalità forti, credibili e visibili tali da far pensare ad un risultato superiore al 10/15%.

Ma c’è un nodo gigantesco da sciogliere, ed è quello del cacciatore Luciano D’Alfonso.
L’ala sinistra del PD, gli ex DS, vorrebbe candidare a Governatore l’Onorevole Giovanni Legnini, ras del chietino, in alleanza con l’aquilano ex onorevole ed ex DS Giovanni Lolli.
Ma l’ala centrista del PD è quasi tutta per la candidatura di D’Alfonso, il quale sa che una frattura del centrosinistra offrirebbe l’unica chance al PDL di poter rivincere.
Per questo il braccio di ferro sarà particolarmente cruento ma i contendenti sanno che dovranno compattarsi e presentarsi uniti per avere una facile vittoria.
D’Alfonso spera anche che – se Bersani dovesse farcela a formare un governo (ma è mission impossible) – Legnini potrebbe essere nominato Sottosegretario di Stato, evenienza che lo tirerebbe fuori dalle candidature papabili.

Se ciò non accadesse il cacciatore Big Luciano, per far fronte all’asse Chieti-L’Aquila, ha già pensato ad un asse Pescara-Teramo, e per questo ha dichiarato di essere partito per un Safari nel teramano.
D’Alfonso pare abbia già fatto strage di teramani, tutti finiti nel suo carniere.
Sembra ci siano animali di grossa taglia quali onorevoli (Giulio Cesare Sottanelli) e consiglieri regionali (Claudio Ruffini e Peppino Di Luca), ma anche di media taglia (Renzo Di Sabatino, Manola Di Pasquale, Marco Verticelli, Sandro Mariani), animali di taglia medio-piccola (il rettore dell’Università Luciano D’Amico) e perfino felini di “taglia piccola” (Gatti) ma di enorme fama e consenso, oltre che utilissimi per provocare il crollo verticale dei voti del centrodestra.

D’Alfonso è intelligentissimo e furbissimo, per cui sa che tenere insieme uno zoo tanto variegato sotto le insegne del PD è impossibile, e per questo sarebbe già pronto a creare uno scatolone politico di centro (l’Arca di Luciano-Noè) dove accogliere questi e molti altri animali, in maniera da creare una massa critica tale da costringere il PD ad allearsi con lui pur di evitare l’emorragia e rischiare così di perdere le regionali.
D’altronde D’Alfonso non è nemmeno iscritto al PD, per cui partecipa alla vita del partito da infiltrato di lusso e non dovrà nemmeno annunciare la sua fuoriuscita quando dovesse rendersi conto che la candidatura di Legnini potrebbe godere di maggiori appoggi.
D’Alfonso potrebbe comportarsi come Renzi (aggregatore di forze centriste ed anche di destra) e Legnini potrebbe reinterpretare il ruolo di Bersani (stretto a difesa del fortino di sinistra).
Big Luciano potrà già prefigurare la catastrofe qualora il PD non si piegasse alle sue volontà, considerato il disastro che si è verificato a livello nazionale, con uno stallo che nessuno si augura in Abruzzo.

Tutti gli animali predati potrebbero trarre giovamento da Luciano, più di tutti Gatti, il quale in un solo colpo:
1) potrebbe continuare a fare l’Assessore regionale senza dover passare a sinistra (starebbe in una aggregazione di centro, area dalla quale proviene);
2) ucciderebbe politicamente i competitori teramani come Chiodi, Tancredi, Di Dalmazio, Venturoni, Morra;
3) si avvierebbe a diventare il Remo Gaspari di Teramo e, magari, dell’Abruzzo nel caso D’Alfonso cadesse successivamente a sua volta in un’altra buca giudiziaria;
4) potrebbe imporre un suo uomo quale sindaco di Teramo sapendo di poter vincere con una vasta aggregazione civica, di centro e con l’appoggio minoritario di ciò che resta a sinistra;
5) potrebbe vendicarsi del PDL e della guerra locale che gli ha impedito di entrare in Parlamento;
6) diverrebbe il padrone incontrastato della politica provinciale, proiettandosi alle prossime (e si suppone ravvicinate) elezioni politiche quale sicuro onorevole con legittime ambizioni anche per ruoli di governo, se non come successore di D’Alfonso sulla poltrona di Governatore dell’Abruzzo.

Intanto Big Luciano sogghigna durante il suo lungo Safari nel teramano, mentre nella savana aprutina gli animali tremano, e pure nel chietino e nell’aquilano c’è paura nell’aria e odore di polvere da sparo.


 

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Commenti

Mi piacciono le previsioni e l' analisi del tuttologo Christian. Accanto a Luciano D'Alfonso ci vedo bene Paolo Gatti: sono due politici di valore.Da elettore incallito del PD dico che si può vincere solo se il Partito si raddrizzerà ; se saprà cambiare l'attuale classe dirigente; se su lavoro,sanità ,ambiente ,trasporti saprà coinvolgere cittadini ed esperti in um progetto credibile per la riscossa economica e sociale dell'Abruzzo. E' ora quindi di portare aria fresca e pulita che spazzi via il gruppo dirigente responsabile degli sfaceli elettorali.
L'analisi sottostima il disincanto elettorale verso logiche desuete.
@Antoine se come elettore incallito del PD speri che alla sua guida ci finiscano due esterni e di cui uno attualmente alla guida di un partito della destra fascista e populista ( basta ricordare che tra i suoi fondatori c'è La Russa) hai le idee abbastanza confuse. La storia del Safari è già vecchia di un mese, termine tra l'altro utilizzato dallo stesso D'Alfonso con alcuni teramani e già ironizzato attraverso un articolo del sempre attento Maurizio Sciamanna. Non essendo un felino non mi presto adeguatamente alla caccia di D'Alfonso, se e quando passerà da queste parti e riterrà opportuno incontrarsi con il PD teramano starò a sentire la sua proposta. E' mia personale visione politica che D'Alfonso non rappresenti il mio candidato ideale per una questione morale di fondo che non può prescindere dalle caratteristiche basilari per un buon amministratore. Non posso nutrire grande apprezzamento per un Sindaco che si fa pagare autista e auto per anni da un imprenditore quando sono cose che il pubblico già gli mette a disposizione e altro ancora. Non cerco nemmeno di difendere una eventuale candidatura di Legnini, il quale è reo di una pessima legislatura in parlamento. Staremo a vedere. Di Chiodi, non credo che sia già "morto" alla fine rinsavirà e sarà una dura battaglia per tutti, ad oggi è solo monotematico sulla sanità ( l'unico mezzo risultato ottenuto, per altro, sotto alto commissariamento). Per il resto, in fatto di analisi, aspettiamo ancora quella su Rivoluzione Civile. Saluti
Pochi anni or sono un certo Salini, dopo essere stato prosciolto per il reato di abuso di ufficio (non per il reato di falso), si presentò ai politici abruzzesi, prima di centrosinistra (che non lo vollero), poi di centrodestra (che lo vollero). Salini prese 18.000 preferenze, il centrodestra conquistò la Regione. Da Falconio, passammo a Pace (dopo qualche anno, passammo a Del Turco e a Chiodi).
Mi complimento con l'articolista per la profondità dell'analisi e per aver citato nomi, persone, cose e fatti che già sono all'opera da tempo affinchè si realizzi il miracolo D'Alfonsiano. Una cosa però non mi è chiara perchè figure come Ruffini, Di Luca, Mariani, sono consapevoli che la realizzazione del progetto cammina di pari passo con la cancellazione del PD teramano e contestualmente dei suoi rappresentanti. Gentile sig. Francia mi faccia capire come si può associare in un momento politicamente così critico dove Grillo e i suoi grillini prendono oltre il 25% dei consensi i rappresentanti del PD si genuflettono all'ex indagato di turno per cullare un sogno di rivincità alle prossime regionali. Da uomo di centrosisnistra che ascoltava berlinguer sono alquanto preoccupato dell'incapacità di coordinare la vita politica locale e regionale. Comunque da buon ambientalista che sono auguro al Sig. anzi al Big D'Alfonso una buona caccia sperando di portargli iella e di salvare qualche cacciagione locale dalle pallotte dell'arma verbale di Luciano.
Tommaso Ginoble come si collocherebbe?
Mi piacciono le analisi di Christian Francia, perché non solo non ci becca mai, ma non ci capisce proprio nulla di politica.Forse volevi dire che il centrodestra,con il modello teramo funziona bene, non solo,vince per altri 20 anni.Poi analizza le ultime elezioni nazionali in provincia di Teramo, apparte il movimento 5 stelle che ha avuto un successone,poi viene il centrodestra.Quindi Francia di che parli Alesiani ma di che parli.... Il funerale é vostro............aggiungo che perdete ancora comuni come Alba adriatica forse anche Controguerra occhio alla penna........
@Fortebraccio con questo cosa vuoi dire? LA storia politica di Salini mi racconta che dopo quelle 18.000 preferenze è stato un susseguirsi di sconfitte senza contare che la condanna per abuso d'ufficio e falso ideologico sono condizioni sufficienti affinché non si possa essere candidati nel Partito Democratico. Su D'Alfonso pende una questione morale e questo per me vale molto più di 10 o 100.000 voti, vale la dignità con cui il partito si presenta davanti all'elettore.
Io capisco che in politica tutto è possibile, pure la finzione che diventa realtà, ma la fantascienza, caro Francia ..........
Sig.Stefano accetto le sue critiche ma non ho assolutamente le idee confuse. La mia grande preoccupazione e' che Berlusconi,nonostante Chiodi,possa ancora vincere in Abruzzo.Se ciò accadesse sarebbe un disastro per la nostra Regione. Nel nostro interno non vedo candidati in grado di ribaltare la situazione,quindi pensiamoci bene.
@Antoine condivido le sue preoccupazioni ma non mi sembrano tali da poter giustificare l'ingresso in seno di un Berluschino della seconda ora e pentito nella terza tanto da spostarsi ancora più a destra.....:) Non vede personaggi nel PD bene, non è detto che bisogna guardare nel PD....io una figura l'ho trovata ed è una Donna con la D maiuscola. Se solo accettasse....quando sarà il momento scriverò chi, a mio giudizio, può meglio rappresentare le istanze del partito democratico in Regione, in Italia e in Europa.
Avanti con Luciano. A Stefano chiedo di verificare le sentenze e gli atti giudiziari fin qui emanati, continuare a buttare immondizia senza motivo a che pro ? Per quanto mi riguarda Luciano è una risorsa del Centrosinistra ed una speranza per tutto l'Abruzzo. Credo che le primarie le vorrà lui, nonostante che Lolli appoggerà Legnini per sperare di entrare in Parlamento...... e cercherà di mettere contro D'Alfonso L'Aquila e dintorni. Ma il trattamento ricevuto dal PD teramano alle ultime elezioni nella formazione delle liste prima e poi nei risultati disastrosi non ha insegnato nulla ? Se crediamo di essere i più belli ed intelligenti regaliamoci uno specchio ed un libro..... Per quanto riguarda Gatti, mi sembra ancora fantapolitica, ma si vedrà.....
I viaggi, l'auto e l'autista e tanto altro sono verità giudiziarie non comprovanti reato, il PM non è riusciuto a dimostrare la corruzione e l'associazione a delinquere...c'è tra l'altro una condanna in primo grado nel 2011 e il procedimento giudiziario nei confronti di D'Alfono mi risulta ancora in corso. Non è buttare immondizia, si tratta di analizzare serenamente le vicende di un politico che si appresta a presentarsi come rappresentante di tutti gli abruzzesi e se permetti pretendo di scegliere un candidato Governatore che rispecchi determinati e a me cari valori etici e morali.....è forse chiedere troppo?