Altrimenti ci arrabbiamo.
È il titolo di un film con Bud Spencer e Terence Hill, ma rischia di essere anche il proposito dei cittadini teramani nei confronti di una ASL sempre più inguardabile e lontana dalle esigenze della salute dei cittadini.
Essere presi in giro su argomenti così delicati può ingenerare una indignazione foriera di conseguenze incresciose.
Il caso è quello noto del Consultorio di Teramo sito in Contrada Casalena, laddove da tre anni manca lo strumento principale di lavoro del ginecologo Roberto Petrella, ovvero l’ecografo.
Con uno stillicidio di notizie che si affastellano da anni, si apprende che al Consultorio di Montorio vi sono due ecografi e che Petrella stesso si offre di regalare il proprio alla ASL purché il servizio possa riprendere.
Ci si domanda come sia possibile che si creino tali gravissime violazioni dei diritti primari degli assistiti (o, meglio, dei “non assistiti”).
Ci si domanda come sia possibile che la ASL non abbia sanato da anni la lacuna del Consultorio teramano.
Nella stanza del Direttore Sanitario Camillo Antelli campeggia sulla parete una splendida frase di Plinio il Giovane tratta dalla lettera a Cecilio Macrino: “Le cose, infatti, stanno in questi termini: che tutti i favori che tu gli hai fatto per il passato, è come se non glieli avessi mai fatti se non continui a fargliene anche nel futuro. Perché, a dispetto di una lunga serie di benefici, basta che gliene neghi uno soltanto, la gente si ricorderà di quello che gli hai negato”.
Per la ASL di Teramo siamo all’esatto opposto: non c’è una sola cosa che vada per il verso giusto e ogni giorno i giornali censiscono l’aumentare incontrollato dei disservizi.
Circa il consultorio teramano, l’impressione è che dietro ci sia la deliberata volontà di eliminare servizi gratuiti per costringere i cittadini a servirsi di quelli a pagamento.
Infatti, il Consultorio svolge una encomiabile attività di assistenza sanitaria senza alcun onere per gli utenti, con enorme utilità proprio per coloro che non possono permettersi esborsi.
Tale attività sembra sia ostacolata in qualunque modo dalla direzione della ASL teramana, la qual cosa potrebbe far sospettare che sia in atto una strategia di logoramento che conduca alla dichiarazione di chiusura del consultorio, magari per carenza di utilità o di pazienti.
Non si vede cos’altro pensare di fronte alla perdurante assenza dell’ecografo da oramai tre anni, dopo che lo stesso Varrassi aveva rassicurato oltre un anno fa (20 settembre 2011) dalle colonne del quotidiano Il Centro che l’ecografo stesse arrivando poiché era in conclusione la gara per l’acquisto.
Il Direttore Sanitario Antelli, forse ignaro del peso delle sue parole, dichiara in maniera impudica che le liste di attesa per gli esami ecografici stanno migliorando, affermando addirittura che sia possibile effettuare un esame “in giornata nella struttura privata convenzionata Radiosanit di Roseto”. Omette di indicare che l’operazione ha un costo.
Antelli però aggiunge: “l’ecografia ostetrica è gratuita in tutti i punti erogatori ed inoltre, presso il Consultorio di Montorio al Vomano (distante 20 minuti da Teramo – costo pullman € 1) è possibile effettuare tale esame a costo zero in ogni settimana”.
Antelli viene subito smentito da alcune cittadine (articolo de La Città del 21 settembre 2012) che si sono recate prima al consultorio di Giulianova, dove hanno trovato chiuso anche per visite urgenti, poi a quello di Montorio dove si sono viste dare appuntamento con un medico per il 2 ottobre, ma per l’ecografia la prima data utile è il 26 ottobre. Nonostante a Montorio ci siano ben due ecografi.
Ora lo scrivente non vorrebbe usare espressioni volgari, ma mi sembra che essere presi per i fondelli per tre anni consecutivi sia sufficiente ad affermare che i cittadini teramani si siano rotti abbastanza i coglioni (soprattutto le donne).
Quindi non vogliamo più sentire scuse, scarichi di responsabilità, motivazioni pseudo amministrative et similia.
Vogliamo che l’ecografo arrivi subito al Consultorio di Teramo, affinché si possano effettuare gratuitamente gli esami diagnostici in tempo reale, così come avveniva tre anni or sono.
Altrimenti…
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Concordo con Simon Soel. Presto organizzeremo una manifestazione davanti al consultorio. Presto molti aderiranno a uno sciopero della fame. Ora basta. Le donne hanno il diritto alla prevenzione. Caro Christian dopo tre anni, siamo molto arrabbiati. Caro Direttore Antelli...aspettiamo una sua azione di buona amministrazione....