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Prati di Tivo: tanto tuonò che piovve (grandinò)

di Christian Francia
3 minuti

Torniamo a parlare di un episodio increscioso (di cui ci siamo già occupati: http://www.iduepunti.it/francia/18_settembre_2012/attenzione-caduta-massi-politici-da-prati-di-tivo).

Si tratta di un immobile pubblico che non si capisce per quale motivo venga asservito agli interessi di una società privata, la Siget Srl, con evidenti danni alla sicurezza dei cittadini.

Pochi giorni or sono, in località Prati di Tivo, si è verificato un brutto temporale estivo con annessa grandinata che ha causato non pochi disagi alle centinaia di turisti (sembra oltre 500) che avevano preso la cabinovia della Madonnina per recarsi in quota.

Nel tentativo di ripararsi dalle intemperie le persone avrebbero necessariamente dovuto usufruire del ricovero costituito dall’immobile annesso all’impianto, ma malauguratamente la Siget, ex concessionaria degli impianti, pur se invitata e diffidata dal nuovo gestore a rendere fruibile l’immobile con i relativi servizi igienici, persiste immotivatamente nel tenere chiuso e inservibile lo stesso manufatto.

Il caso ha voluto che lampi, tuoni, fulmini e grandine abbia reso evidente la situazione di pericolo per i turisti che non avevano dove ripararsi e proteggersi ed hanno corso dei seri rischi per la loro incolumità.

Ricordiamo l’antefatto: decine di anni or sono venivano concessi terreni demaniali alla Siget per uso seggiovia in località Prati di Tivo. Il contratto prevedeva che a fine concessione i terreni venissero restituiti al Comune concedente con obbligo a carico del concessionario del ripristino ambientale. Nonostante la seggiovia abbia terminato il suo ciclo da anni, la ex concessionaria Siget, non si capisce a quale titolo, continua a detenere i manufatti che aveva costruito rivendicandone al proprietà e il conseguente diritto di sfruttamento commerciale.

È in atto un contenzioso giudiziario per accertare a chi facciano capo i diritti sul fabbricato, ma quel che è certo è che gli impianti di risalita godono del certificato di agibilità in quanto dotati di servizi igienici - ubicati proprio nel medesimo manufatto oggetto delle controversie - senza i quali l’agibilità verrebbe revocata dai competenti Uffici e di conseguenza verrebbe revocata l’autorizzazione all’esercizio.

Vorremmo sapere come sia possibile che si consenta che tale immobile debba essere di servizio agli impianti durante la stagione invernale e non anche durante quella estiva che, se possibile, è ancora più pericolosa, data la virulenza degli agenti atmosferici.

Quanto accaduto è di tale gravità che alcuni turisti minacciano pesanti denunce penali a carico dei responsabili che quotidianamente mettono in pericolo l’incolumità dei turisti e la salute delle persone, le quali giustamente vogliono godere della montagna e delle bellezze paesaggistiche del nostro territorio.

La Siget dovrà spiegare come sia possibile tenere chiuso l’immobile per immotivate ragioni e mettere irresponsabilmente a repentaglio l’incolumità dei turisti e degli amanti della montagna, per non parlare del danno di immagine che inevitabilmente tale situazione arreca ai Prati di Tivo.


 

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Commenti

Purtroppo non siamo in Trentino dove la popolazione locale si adopera in tutti i modi per usufruire della bellezza dei suoi luoghi e farne una fonte di reddito. Siamo invece in un territorio con una mentalità da medioevo che non merita niente. Non ultima le chiacchiere a vanvera fatte dall'assessore regionale in località "Ceppo" parlando di "slow park" circa due anni fa. Che ridere.
SCUSACI CARO FALCONI, MA STIAMO ASPPETTANDO TUTTI QUANTI L'ARTICOLO....LA MADRE..IL PADRE DI TUTTI GLI ARTICOLI...STRANO HAI PARLATO IN MILLE SALSE DIVERSE DI SANITA', CI HAI SFRACCHIATO LE PALLE IN TUTTI I MODI SULLA SANITA', PPRATICAMENTE SAPPIAMO PERSINO A CHE ORA VA A DORMIRE VARRASSI E COSA MANGIA...PERO' NON HAI DETTO MEZZA PAROLA SU CHI HA CAUSATO TUTTO QUESTO, NON HAI DETTO MEZZA PAROLA SU CHI HA PRESO QUASI 10 ANNI E ORA SI: CONDANNATO IN PRIMA UDIENZA, MA CONDANNATO CMQ PROVVISORIAMENTE NIENTE DI NIENTE. QUESTO ONESTAMENTE NON TI FA ONORE.UNA TRAGEDIA DI DIMENSIONI STRAORDINARIE DOPO TANGENDOPOLI SICURAMENTE QUELLO CHE ACCADDE IN ABRUZZO CON IL RELATIVO EPILOGO HA LO STESSO VALORE LA STESSA GRAVITA', SE CONSIDERI INOLTRE CHE CHI E' STATO PROTAGONISTA DI TUTTO CIO' ERA UN EX MINISTRO DELLE FINANZE ED EX PRESIDENTE DI COMMISSIONE ANTIMAFIA HAI CAPITO BENE CARO FALCONI PRESIDENTE DI COMMISSIONE ANTIMAFIA UNA VERA E PROPRIA TRAGEDIA.NON SOLO PER MOLTO MENO ALTRI POLITICI SONO STATI MASSACRATI DALLA MATTINA ALLA SERA E INVECE A QUESTO SIGNORE GLI DANNO ADDIRITTURA SPAZIO AL TG1 DELLE 20 NON SO SE MI SPIEGO.INVECE DI CONTINUARE LA TUA BATTAGLIA CONTRO I MULINI A VENTO CHIEDITI E SCRIVI DI CHI E' STATA VERAMENTE LA COLPA DEL DISASTRO DELLA SANITA' ABRUZZESE, SCRIVI CHE IL PM AVEVA CHIESTO 12 ANNI, SCRIVI CHE AVEVANO COSI TANTE PROVE CHE POTEVA ESSERE CONDANNATO ANCHE A 20 ANNI SI SONO MESSI UNA MANO SUL CUORE, SCRIVI CHE L'ITALIA INTERA E' ATTACCATA AL BUCO DELLA SERRATURA PER SCOPRIRE COSA FA BERLUSCONI A CASA SUA MA NON SAPPIAMO PIU NULLA SUL MONTE DEI PASCHI DI SIENA DI PENATI E ORA DI DEL TURCO CARO FALCONI SCRIVI.....RINGRAZIO PER LA CORTESIA

Caro Fuori dal Coro, il fatto che tu scriva in maiuscolo, è significativo. Sei una persona piena di livore e di striulli. Rispondi...hai letto per caso una parola sulla sentenza di Robimarga?
No, appunto. Lo sai perchè?
Perchè come ogni fine giurista si attendono le motivazioni. Buona serata, urlatore.

Bravo Alex, concordo al 100%. Ma ci fosse uno di quei posti che si sia preoccupato della strada per arrivarci...Si dovrebbe capire che per lo sviluppo di una località, prima bisogna arrivarci, e pure velocemente. Comunque..... Ancora, ma come si fa a fare l'investimento della nuova seggiovia e legarne l'autorizzazione ai servizi igienici sistemati in un posto che non si sa di chi e'!!!!!! Gatta ci cova...
Qualcuno ha un pallino fisso, togliere alla Siget la proprietà del fabbricato attiguo alla Madonnina, io non lo so se è possibile, fabbricato ( un piccolissimo bar di pochi mq 15/20 circa ) costruito a servizio della seggiovia e che ospitava il rinvio, locale motori e comandi della seggiovia stessa. Non si capisce però come potrebbe essere di fatto trasferito alla nuova società, qualcuno me lo spiega???!!!€€€€ Potrebbe essere demolito, si. Quello che è strano però è che pur di raggiungere questo obiettivo si dichiara con forza, che questo mancato trasferimento o apertura ai turisti dei locali stessi, in caso di maltempo, si mette a rischio la vita dei malcapitati che si trovano all'arrivo della cabinovia. Alla società che ha richiesto l'autorizzazione alla costruzione ed all' esercizio della cabinovia è stato chiesto come garantiva la incolumità delle persone che si trovavano all'arrivo in caso di maltempo improvviso????!!!! Alle autorità competenti vorrei ricordare che la cabinovia in estate ha una portata di 550 P/H ed in inverno di 1800 P/H. Qualcuno si è preoccupato mai di capire come risolvere questo problema che si verifica più volte in una estate??? e spesso succede anche in inverno???? (bufere improvvise) Per fortuna la cabinovia non viene frequentata da così tanta gente, ma se così fosse, i locali ex Siget potrebbero ospitare più o meno 100 persone, le altre????!!!! Anche alla luce di queste dichiarazioni e considerazioni, l'autorizzazione alla costruzione ed all'esercizio di quell'impianto sono state concesse nel rispetto di tutte le norme di sicurezza????!!!! loreto bartolomei
"Fuori dal coro" mostra evidenti segni di nervosismo per il destino che fra meno di una settimana la Cassazione potrebbe riservare al suo amato plurimiliardario di Arcore. C'è da comprenderlo...
Sarà la magistratura, di sicuro, a risolvere questa losca faccenda. Impossibile non ricordare e far presente a chi non lo sapesse che il fabbricato( solo esso, perchè il terreno su cui insiste è di prorietà pubblica, appartenente al demanio civico del Comune di Pietracamela) in argomento, una volta di proprietà della società S.I.G.E.T. S.p.A. è stato acquistato dalla gran sasso teramano, società interamente pubblica, con soldi pubblici ,e stranamente restato nella disponibilità della ditta venditrice che praticamente condiziona l'apertura e l'esercizio dell'impianto cabinovia. Si, avete capito bene, un soggetto privato decide quando e se un impianto costato dodici milioni di euro possa esssere aperto. Scusate, ma il temibile "pretarolo" additato in lunghi decenni quale artefice della distruzione del turismo montano su sfera planetaria ha forse avuto qualche ruolo nella machiavellica operazione che ha partorito tali assurdità? Sembrerà strano ma non c'entra niente e sorge spontanea una domanda. Come si fa adesso a dire che non è dipeso da questo potente distruttore?
Scusate, ma la seggiovia non fu venduta alla nuova società che costruì la nuova cabinovia? Se questo è vero come fa la siget a restare in possesso di cosa venduta? E gli acquirenti, Provincia Camera di Commercio ecc.ecc.. come mai non hanno preteso da un soggetto privato la cessione di un bene da loro stessi acquistato?
Qualcuno deve spiegarci per quale motivo il ricovero di monte a volte è necessario ed a volte non lo è. Tempo fa la regione revocò l'autorizzazione all'esercizio della nuova cabinovia poichè il rifugio di monte risultò chiuso mentre questa volta l'autorizzazione l'ha rilasciata nonostante lo stesso sia chiuso. E non si venga a dire che d'estate non serve. La dimostrazione è stata data in tempi brevi e per fortuna nessun ferito. Comunque uffici pubblici a corrente alternata, fulmini a parte.
Ricordate l'idrovolante? personalmente scrissi dicendo che doveva iniziare il suo lungo percorso proprio da Prati di Tivo. La Provincia teramana, è stata silente da sempre. Cosa volevate che accadesse a Pratidi Tivo? Qualcuno la sua baita la realizzò,qualche altro per un pò di anni si è divertito sciando nella sua riserva ed ora,ci si meraviglia di cosa? Fate partire l'idrovolante e fatelo scendere lungo la vallata del vomano fino alla foce e tocacre i paesi costieri da Alba a Silvi, c'è solo da piangere. un saluto
Sig "Anonimo", prima di tutto la invito a firmarsi perchè non è bello manifestare le proprie idee nell' anonimato. Si faccia coraggio, se dice la verità quale è il problema. Se sbaglia in buona fede sono sicuro che viene perdonato. Nel suo intervento ha detto cose vere e diverse inesattezze, provo ad elencarle: 1- si, il fabricato insiste su terreno del Demanio Civico Comunale, (il terreno dovrebbe gestirlo l'Amministrazione Separata di Pietracamela nell'interesse di TUTTI i cittadini ) lei è sicuro che il fabricato sia stato acquistato dalla G. Sasso Teramano???!!!!€€€€ io non lo so. 2- no, non è vero che la società G. Sasso Teramano è interamente pubblica, nella società, alla costituzione, furono ammessi diversi soggetti privati tra cui la Siget, si la Siget è socia, almeno alla costituzione della società G.S.T., ora non lo so. Sappiamo che molti soci a giugno non hanno contribuito alla ricapitalizzazione della società, come sono definiti questi, ancora soci????!!!!€€€€ Non lo so. 3- no, non è possibile che "un soggetto privato decide quando e se un impianto costato dodici milioni di euro possa esssere aperto", sig. Anonimo, la disponibilità del punto di ristoro, servizi e locali emergenze doveva essere dimostrata, dico dimostrata e non dichiarata al momento della presentazione dei progetti per la realizzazione dell'impianto e comunque alla sua messa in esercizio, come mai è stata autorizzata???!!!€€€ 4- no, il temibile Pretarolo distruttore del turismo ai Prati di Tivo non esiste, ditemi quale altro Pretarolo ha potuto esercitare una qualsiasi attività (per esempio quella dell' allevamento è stata distrutta a forza di verbali ed ordinanze perchè gli animali disturbavano i turisti) a parte quelli della "prima ora" che si sono piazzati al centro della "torta" e quai a chi provava a toccarla solo con un dito. A Campo Pericoli non siamo andati perchè non si poteva spostare il centro turistico dei Prati dal piazzale a sotto l'albergo Orso Bianco, punto da dove doveva partire la telecabina, ed i fratelli Storto avevano già il progetto pronto e finanziato. 5- no, non è solo questo il problema, come possa girare un impianto in quelle condizioni, vi è un altro problema ancora più grave, il "PROBLEMA VALANGHE" presto sentirà qualcosa!!!!!?????€€€€€€ 6- si, le ricordo che un ragazzo di Pietracamela provò tre anni fà a riaprire un noleggio sci, un noleggio che aveva avuto sua madre ma che gli fecero chiudere con denunce alla magistratura, verbali ed ordinanze, ci riprovò e dopo aver superato con esito positivo tutti i pareri delle commissioni, quella "valanghe" presieduta dal Sindaco di Pietracamela, lo travolse........ si presto sentirà qualcosa a proposito di valanghe........ loreto bartolomei
Christian Francia, sig. Christian Francia, è lei che ha sentito la necessità di scrivere questa lettera, da sempre lei è a conoscenza di questi fatti che ritiene gravi e che più vote ha qui denunciato, senza approdare, di fatto, a nulla. Se posso permettermi, riesplode il caso sempre in momenti particolari e lei dimostra di essere molto informato. Una curiosità mia, di un povero vecchio, dove si informa??? quale è la fonte????!!!!€€€€ """"È in atto un contenzioso giudiziario per accertare a chi facciano capo i diritti sul fabbricato, ma quel che è certo è che gli impianti di risalita godono del certificato di agibilità in quanto dotati di servizi igienici - ubicati proprio nel medesimo manufatto oggetto delle controversie - senza i quali l’agibilità verrebbe revocata dai competenti Uffici e di conseguenza verrebbe revocata l’autorizzazione all’esercizio."""" Sig. Christian Francia il contenzioso è iniziato con la messa in esercizio della cabino-seggiovia, significa che la società G. S.T. al momento della presentazione dei progetti e comunque alla messa in esercizio dell'impianto non aveva in mano la disponibilità del fabbricato. Come ha potuto dare l'agibilità all'esercizio la persona preposta senza la certezza di questa disponibilità???!!!€€€€ Io la notte non dormirei. Lei, da quello che traspare in quello che scrive, o meglio, da quello che io riesco a capire leggendo, sicuramente per mia colpa di vecchio rinc...to, non si preoccupa tanto di chi ha ragione nel rivendicare la proprietà di quell'immobile, che l'immobile cessata la vita tecnica della vecchia seggiovia doveva essere abbattuto ed i luoghi ripristinati, oppure che la disponibilità del fabbricato passasse all'Amministrazione Separata di Pietracamela, quanto, che la Siget si sbrighi a dare quella disponibilità alla G.S.T. che evidentemente ad oggi non c'è. Sig. Christian Francia, presto, con l'aiuto di Dio, e Dio aiuta chi lo prega di cuore invocando la Sua giustizia, speriamo saranno in molti chiamati ha dare spiegazioni. Un cordiale saluto. loreto bartolomei
Evviva!!!! E' iniziato lo smontaggio delle sedie alle seggiovie, questo ho saputo, io non sono stato ai Prati, sarà vero????!!!!€€€€€. Se è vero il danno è stato fatto per metà. La metà salvata.......... Il faro è stato rinforzato, Prati di Tivo è illuminato a giorno anche di notte!!!!! Gli addetti ai lavori ci informano di programmi fantastici, si annunciano concerti in quota, ecc..... i turisti che commentano sui giornali raccontano, ....lo sfascio generale..... Che strano mondo stiamo vivendo. Un appello al Corpo Forestale dello Stato, pare che le mountain bike hanno trasformato il sentiero che scende dalla Madonnina verso il "laghetto" in una pista da moto-cros, scavando il terreno che a primavera, allo scioglimento, diventera un letto di torrente impetuoso. Fermatele!!!!!!!€€€€€€€€ Dio ascolta le preghiere degli umili ed esaudisce i loro desideri. loreto bartolomei