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Perché Enrico Mazzarelli si dimette da consigliere provinciale di Teramo

di Christian Francia
5 minuti

Il 24 maggio 1915 il Piave mormorò, tre anni dopo l’Italia respingeva gli austro-ungarici ed era fra i vincitori della prima guerra mondiale.

In verità il consiglio comunale e provinciale di Teramo avrebbero dovuto mormorare il 4 maggio 2013, ma i cittadini (al pari degli austro-ungarici) perderanno la guerra per il rispetto delle norme semplicemente perché la legalità non importa più a nessuno ed è ormai un valore obsoleto (si veda la questione della ineleggibilità in parlamento di Silvio Berlusconi, nella quale i soloni del PD-PDL sostengono che l’applicazione della legge del 1957 sia anacronistica ed “inopportuna”. Non si erano mai sentite discettazioni sull’opportunità o meno delle leggi).

Tuttavia, ad uso dei pochi curiosi che volessero addentrarsi nell’impervio sentiero della conoscenza, cercherò di spiegare la legge che ha indotto Enrico Mazzarelli a compiere il gesto che ha da poco annunciato al sito certastampa.it.

Gli effetti della nuova legge sulle inconferibilità e incompatibilità dovrebbero abbattersi su due amministratori comunali di Teramo (il consigliere Giuliano Gambacorta e l’assessore Giacomo Agostinelli) e su quattro consiglieri provinciali di Teramo (Flaviano Montebello, Raimondo Micheli, Enrico Mazzarelli e Nicola Di Marco), ma i rispettivi consigli non sembrano affatto mormorare, sebbene noi fossimo in dolce attesa da oltre un mese.

Apprendiamo da certastampa.it che Enrico Mazzarellisi dimette da consigliere” provinciale per i seguenti testuali motivi: “troppi impegni in Regione gli impediscono di seguire i lavori (…) Tra le motivazioni, gli obblighi della normativa sulla incompatibilità: per replicare l’esperienza da segretario generale della Regione Abruzzo, Mazzarelli deve risolvere ogni incompatibilità almeno un anno prima del possibile incarico bis”.
Lo stesso Mazzarelli dichiara “Si, c’è anche questo tra motivazioni. certo è che tutto quello che ha interessato le Province finora, tra abolizioni etc..., ha tolto entusiasmo”.

La verità, ovviamente, non è questa: gli impegni dell’ultimo semestre regionale (si dovrebbe votare a Natale) sarebbero così gravosi da non poter presenziare ad un consiglio provinciale al mese? Nonostante per 4 anni Mazzarelli sia riuscito a conciliare entrambi gli incarichi? Oppure dovremmo pensare che sia scemato l’entusiasmo perché le Province sembra si avviino alla chiusura, quando comunque la consiliatura provinciale si concluderà naturalmente l’anno prossimo?
Questa storia somiglia a quella di coloro che raccontano che Cristo è morto di freddo.

Facciamo una analisi seria. L’8 aprile 2013 è stato approvato il D.Lgs. n. 39 sulle inconferibilità e incompatibilità, poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 aprile ed entrato in vigore il 4 maggio senza che per 20 giorni nessuno ne facesse parola.

Tale decreto legislativo, che contiene numerosi casi di inconferibilità e incompatibilità di incarichi pubblici, per quanto concerne la situazione di Enrico Mazzarelli prescrive che:

– “A coloro che nell’anno precedente siano stati componenti del consiglio di una provincia non possono essere conferiti gli incarichi amministrativi di vertice della regione” (art. 7 comma 1 lettera a);

– “Gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni regionali sono incompatibili con la carica di componente del consiglio di una provincia” (art. 11 comma 2 lettera b);

– “Ai fini del presente decreto si intende per «incarichi amministrativi di vertice», gli incarichi di livello apicale, quali quello di Segretario generale nelle pubbliche amministrazioni conferiti a soggetti interni o esterni all’amministrazione” (art. 1 comma 2 lettera i);

– “Il responsabile del piano anticorruzione di ciascuna amministrazione pubblica contesta all’interessato l’esistenza o l’insorgere delle situazioni di inconferibilità o incompatibilità di cui al presente decreto” (art. 15 comma 1);

– “Lo svolgimento degli incarichi di cui al presente decreto in una delle situazioni di incompatibilità di cui ai capi V e VI comporta la decadenza dall’incarico e la risoluzione del relativo contratto, di lavoro subordinato o autonomo, decorso il termine perentorio di quindici giorni dalla contestazione all’interessato, da parte del responsabile di cui all’articolo 15, dell’insorgere della causa di incompatibilità” (art. 19 comma 1).

Orbene, essendo Mazzarelli Segretario Generale della Presidenza della Giunta Regionale dal 23 gennaio 2009, se ne evince che dal 4 maggio 2013 (data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 39) egli è sia in situazione di inconferibilità (di cui al citato art. 7 comma 1 lettera a) per il predetto incarico regionale (e non potrà essere reincaricato per il medesimo ruolo se non dopo un anno dalle dimissioni formali da consigliere provinciale di Teramo) che in situazione di incompatibilità per il doppio ruolo rivestito (di cui al citato art. 11 comma 2 lettera b).

Per tali motivi, dovremmo dedurre come dovrebbe già essergli stata contestata – ai sensi degli articoli sopra citati – l’insorgenza di entrambi gli impedimenti a ricoprire il doppio ruolo, con gli effetti decadenziali che (come sopra esposto) ne conseguono.

Se Cristo non è morto di freddo, allo stesso modo Mazzarelli non si dimette da consigliere provinciale né per i troppi impegni in Regione né per il venir meno dell’entusiasmo, ma solo perché è inconferibile ed incompatibile da tre settimane.


 

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Commenti

ma scusate fino ad oggi,cosa ha fatto mazzarelli per la sua grande teramo?NULLA.cosa fara' per la sua grande regione abruzzo? un CA..O DI NULLA

Lato provincia le dimissioni e la probabile fine dell'ente. Lato regione le prossime elezioni. Vuoi vedere che la bocca si asciugherà?
Intanto da un incarico ce lo siamo tolti. Adesso facciamo in modo che quelli che stanno in Regione vadano tutti a casa. Così perderà anche questo incarico.
Basta leggere i commenti sulla morte di Andreotti e quelli sulla morte di Don Gallo... Chi non è logorato dal potere perché lo ha, comunque sarà ricordato per quello che è. E di noi un giorno rimarrà solo questo.
HHAHAHAHAHAHAHAHAAHHA SEI IL TOP
visto che si voterà a metà marzo 2014, un anno non sarà passato.
Con quella R Moscia. M'arcala da sa pianta anzi, cespuglio.
Caro Dott. Francia, vorrei ricordare a lei e al Dott. Falconi che l'Avv. Mazzarella negli anni passati si è sempre candidato alle amministrative con pessimi risultati. Se non ricordo male si candidava in Alleanza Nazionale o comunque nel centrodestra, potrei sbagliarmi. Su una cosa sono sicuro di non sbagliare che in passato ha preso sempre pochissimi voti. Solo dopo essere stato chiamato dal suo personale amico di Piazza Dante Dott. Chiodi come Assessore all'Urbanistica . . . . . . . si è ricimentato in nuova candidatura alla Provincia nella circoscrizione di Teramo Centro, con il chiaro intento e sostenuto dai suoi amici, di far fare una brutta figura al Pregiatissimo Micheli, il quale ovviamente aiutato dal consenso del popolo, lo ha asfaltato. Ovviamente è stato eletto però con molti meno voti. Se il l'Avv. Mazzarella non avesse potuto usufruire di quattro anni di Assessore all'Urbanistica dove si sarebbe candidato. . . . . al Circolo Teramano ? Dott. Francia e Dott. Falconi può verificare se le mie informazioni sono giuste ? escludendo il Circolo Teramano.
Il Cardinale Riscelieu si è svestito ?
Senza fretta e con molta calma(compreso Tu Giancarlo) vorrei che qualcuno mi provasse a far a capire di cosa si occupa esattamente il Dott.Mazzarelli oltre naturalmente a profondere boria,arroganza e tracotanza a piene mani su qualunque argomento viene interpellato(ove mai questo succedesse....)
Didier, hai presente la supercazzola? Ma solo quando è in forma.
Ho chiesto anche ai consiglieri un intervento. Prima di andarsene vuole provvedere? Grazie in anticipo.
Le dimissioni ,annunciate come atto eroico,sono la farsa della dissoluzione politica.
sembrate tutti invidiosi di un uomo che ha saputo esercitare il potere con eleganza e discrezione. CHIODI vincerà ancora le elezioni e sarà un riferimento nazionale per la politica, anche grazie all'acume strategico di ENRICO. daltronde basta riconoscere la superiorità tra noi e loro (ndr. Del Turco & Co.)..vi ricordate QUArTA? continuate a scrivere, la vostra invidia vi lascierà sempre al palo.. noi siamo gli uomini e le donne del fare e dell'amore, voi dell'odio e del rancore!
Però ha un pregio: non è un servo perché, parafrasando Eduardo, non serve!

...ma federica carp è federica carpineta??? No perchè se è così smetto di ridere ed inizio a piangere...

"Acume strategico di Enrico"..? Questa è una battuta comica all'altezza del grande Crozza.
Condivido il professore, l'ironia della carp è irresistibile, mette allegria. "Gli uomini e le donne del fare e dell'amore"... degna del miglior Benigni. Grazie Fede...
No. No. Non posso assistere in silenzio che parlate male del mio Enrico. No. No. Basta.
Io avrei un po' di pudore se avessi amministrato la cosa pubblica senza nemmeno essere stata votata...
"Noi siamo gli uomini e le donne del fare e dell' amore"...... Porto alla vostra attenzione questo virgolettato di Federica Carp. Non credo si possa aggiungere altro. Lametta please!
Tancredi scrive a Mazzarelli di ripensare alle sue dimissioni. Ma la legge la conosce? Ma ci è o ci fa? La supponenza di questa persona valica ogni confine.
Trascrivo la struggente letterina scritta da Paolino Tancredi ad Enrico Mazzarelli, che mi ha commosso profondamente per come trasuda stima e amicizia...il PDL mi affascina sempre di più, non so se riuscirò a non iscrivermi... "Caro Enrico, dopo aver avuto notizia della tua intenzione di dimetterti, scrivo questa lettera a nome di tutto il coordinamento provinciale del Pdl di Teramo, di tanti tuoi colleghi Consiglieri ed Assessori provinciali del PDL e della Lista Civica e naturalmente anche a nome del Presidente Valter Catarra. Tutti convengono sul chiederti un momento di riflessione, e quindi la sospensione delle tue annunciate dimissioni. Capisco la gravosità di tanti impegni politici, istituzionali e professionali che rendono difficile la buona conduzione del tuo mandato provinciale, ma in questo momento ritengo che siano troppo importanti la tua esperienza, la tua autorevolezza e il ruolo di raccordo che hai svolto in questi anni, che continui a svolgere ai diversi livelli istituzionali e che ci vedono impegnati in posizioni di governo. Ti prego pertanto di voler soprassedere, almeno per il momento, alle tue dimissioni e di consegnarle a una riflessione comune all’interno del partito e del gruppo consiliare che sarà mia premura convocare nelle prossime settimane. Sicuro che saprai prendere in considerazione le riflessioni di cui sopra ti saluto con la stima e l’affetto di sempre. Paolo Tancredi"
l'autorevolezza , l'esperienza , la responsabilità e la ragionevolezza di Mazzarelli che ha ammesso tardivamente di avere qualche problemino nel gestire tutti i suoi incarichi, contro la paura divenuta panico, evidente dalla lettera dell'onorevole Tancredi e associati, ha un solo nome: ISOLA DEL GRAN SASSO