Gentile On.le Antonio Tancredi,
Le scrivo nella Sua qualità di Presidente della Banca di Teramo per chiedere una grande cortesia: l'accensione di un mutuo per euro 50.000.
Tale somma mi è necessaria per corrispondere alla richiesta di una persona bisognosa a me molto cara e a Lei molto amica: il nostro amato sindaco.
Come Lei ben sa il Comune è a corto di risorse, l'assessore al bilancio fa i salti mortali per tenere i conti a posto, quindi bisogna battere cassa presso chiunque al fine di reperire più fondi possibili.
Il buon Brucchi ha pensato bene di scrivermi accoratamente, pensando che io sia persona facoltosa e sapendo quanto io sia attaccato alla mia città, onde tentare una questua ad personam.
D'altronde, si sa, sono sempre meno i cittadini disposti a fare e dare qualcosina in più per il bene di Teramo, e fra questi pochissimi sono lusingato di rientrare anch'io.
Purtroppo però il sottoscritto, pur innamorato di Interamnia, non ha la disponibilità necessaria per corrispondere alle richieste del primo cittadino, richieste cui pure vorrei corrispondere con tutto il cuore.
Ecco perchè, superato ogni orgoglio e messa da parte pudicizia e vergogna, sono a chiederLe pubblicamente l'accensione del mutuo di cui sopra, da estinguersi in trenta anni.
Grato per quanto potrà fare, La ringrazio in anticipo e La saluto cordialmente.
P.S.: Al sindaco, se avrà la bontà di leggere la presente, chiedo di pazientare ancora un poco e di intercedere presso l'On.le Antonio affinchè conceda il prestito di che trattasi.
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Ricordi:
Collaboravo con Il Cittadino del Direttore Antonio D'Amore. Scrivevo filastrocche alla Forte Braccio e Antonio, le corredava di piccanti foto montaggi. La firma era Checo 71. Una volta venni a sapere del viaggio "Turbogas" dell'allora sindaco di Teramo Gianni Chiodi. Il sogno della Turbogas portò il Primo Cittadino a Londra. Fumo di londra. Quante risate. Poi ancora Silvino pannolino, Rabuffo mistero buffo, e poi Russi, e poi Salini. L'on Salini fece la differenza. Erano giorni che "subiva" l'ironia mia e del Direttore. Venne a trovarci in redazione. Fu Elisabetta Di Carlo ad aprire la porta. Acquistò un abbonamento del giornale. Che classe. Che democristiano. Brucchi non è un democristiano. Sono molto deluso. Ma questa è un'altra parodia...che vi racconterò. Oggi inizia un'altra storia.
Nasceranno due associazioni e un comitato. Christian siamo pronti.