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Valeria Misticoni, una donna, un perchè

di Christian Francia
1 minuto

Mentre tutta l’Italia si vergogna di fronte all’universo mondo per lo squallore del bunga-bunga, a Teramo c’è una donna (avete letto bene: una DONNA) che, lungi dall’indignarsi proprio perché donna, lungi dal prendere le distanze dai costumi postribolari del cosiddetto presidente del consiglio, dichiara orgogliosa che “Se venisse Berlusconi per l’apertura del lotto Zero sarebbe un onore per Teramo”.
C’è un limite all’indecenza che è stato abbondantemente sorpassato.
C’è un limite alla pazienza che è stato ampiamente disintegrato.
Come cittadino mi indigno e mi vergogno che nel mio consiglio comunale sieda un soggetto così sfacciato come Valeria Misticoni.
E, per usare le parole dello stesso consigliere, non mi indigno “a causa del diverso colore politico”, mi indigno perché ci sono valori morali, civili e politici che hanno un disperato bisogno di essere salvaguardati nel Bordello letterario-reale, nel quale ci hanno fatto precipitare istituzioni senza dignità.
 

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Per pensieri e desideri così piccini, tipici del sottobosco della politica attuale, dove i comprimari a vita aspettano di essere inquadrati sullo sfondo dei potenti di turno, potremmo recuperare un pensiero di S. Francesco di Sales che così può essere riassunto : "ci sono individui che si muovono come gli uccelli lacustri, che guazzando nella melma raccolgono il cibo; altri che tentano con voli brevi di sollevarsi da terra, eppoi su in alto si librano con volo leggero, senza muovere le ali, le aquile che dal cielo scrutano la terra e le sue creature." E' evidente che il personaggio così maldestramente assurto agli onori della cronaca non appartiene al regno delle aquile.
Caro Christian, sono con lei, con la sua indignazione. Ma crede che una persona che scelga di portare sul petto la bandiera di Berlusconi sia ancora legata ai concetti di dignità, decoro, moralità? Caro Francia, la stanza del Bunga Bunga è l'Italia in miniatura. Dare per avere.
Un uomo si indigna (anzi no, due) per le dichiarazioni totalmente prive di qualsiasi decenza e rispetto di un consigliere comunale (donna) riguardo allo squallore sociale (prima che amministrativo) a cui assistiamo da parte di quelli che dovrebbero essere la nostra classe dirigente. E le donne? le donne tacciono. ma hanno un piano..

Valeria come Daniela: le rane dalla bocca larga.

Fermo restando che la Cons.Comunlae in questione è una delle figure consiliari più attenta è preparata, è grave che una donna proprio perchè donna ancor più doveva sentirsi offesa dei comportamenti del Presidente del Consiglio, del modo di considerare le donne, senza dimenticare la questione morale. Evidentemente per queste persone la questione morale non esiste più, esiste solo il potere, ed essere nel potere facilita tutto, l'atteggiamento dei berlusconiani è inaccettabile ed indecente.
Io vado controcorrente e dico: "ma si, speriamo che venga, lo accoglieremo a frotte per dirgli quello che tutti noi pensiamo, e se dovessreo creare una zona rossa per far si che all'inaugurazkione ci siano solo 3 persone, allora invito tutti a prendere d'assalto le colline attorno a Teramo, armati di megafoni ed amplificatori e far sentire al nano cosa la Teramo sana pensa di lui!!!!
L'intolleranza, la superbia e la mancanza di stile di questo articolo è veramente stupefacente. Il pensiero, e le ragioni che lo muovono in ognuno di noi, è libero, lo si può criticare ma non offendere e calpestare come in questo articolo viene fatto. Il rispetto per le persone, che lei dice di voler difendere, viene meno dalle sue acerbe frasi.
Difendo l'Avvocato Valeria Misticoni, giovane militante di Azione Giovani, dirigente politico, persona preparata ed eletta in una competizione difficile come quella del Consiglio Comunale, libera di esprimere un'opinione e di non essere trattata in modo incivile.
Sarò un grande onore per lei, per me di sicuro no!
Cari Andrea e Pietro Ferrari, ciascuno esprime liberamente le proprie idee. Io rispetto le vostre e perfino quelle di Valeria Misticoni. Ma nessuno (e dico nessuno) può impedirmi di indignarmi per codeste idee (ivi comprese quelle che avete espresso in questa circostanza). Non offendo nè calpesto nessuno, meno che mai tratto qualcuno in modo incivile: semplicemente mi vergogno e mi indigno che un rappresentante dei teramani ritenga un onore la presenza a Teramo di Berlusconi. Mi sembra non solo lecito, ma doveroso per la salvaguardia delle istituzioni democratiche. Se voi ritenete (come sembra) il contrario, allora mi indigno anche per la vostra difesa d'ufficio dell'indifendibile. Au revoir...
Nel caso in cui l'inaugurazione venisse fatta ad opera del Drago, io mi offro volontario per ospitare le cavallerizze e dame bianche al seguito.
Sono un genitore di due adolescenti, di cui uno vicino ai 18 anni; alla maggiore età. So che da qualche parte, su al nord, nelle dimore di un riccone, si allestiscono feste per serate rilassanti, con bella e giovanissima gente e, a seconda delle notizie... sempre se queste venissero confermate, ma figuriamoci se è vero, io non ci credo (Roberto Benigni), anche con ragazze minorenni. Mettiamo ora che io sia, guarda caso, un politico, un amministratore di alto rango e mi si rivolgesse la seguente domandina: "Ce li manderesti i tuoi figli a quelle feste?". La risposta scontata sarebbe: "Ma che c...zo dici?!". Se difendo "il mandrillone", se reggo le fila della sua politica e rimango indifferente a quelle feste rilassanti, nelle quali ci vanno i figli degli altri e non i miei, potrei ambire a essere definito meritoriamente un "paraculo" della politica del fare, non avendo neanche i coglioni per oppormi pubblicamente a tali nefandezze? ...sempre se queste venissero confermate, ma figuriamoci se è vero, io non ci credo (Roberto Benigni).
Francia è un grande ma stavolta ha toppato di maschilismo e misoginìa....Berlusconi è (piaccia o meno) la Quarta carica dello Stato e darebbe sicuramente lustro a Teramo se venisse. Mi chiedo perchè Francia non se la sia presa con Brucchi preferendo attaccare una donna come se ogni donna vicina al PdL fosse una escort.....si spieghi meglio magari....ma non può perchè conosce il codice penale.
Ci mancherebbe Crì...è solo che non mi entusiasmo per gli attacchi viscerali e frontali contro le persone, per gli assalti a gamba tesa soprattutto quando mi appaiono un pò pretestuosi...tutto qui....questione di indole.
Meglio le belle donne che fanno sorridere gli occhi, che lo scandalo TEAM, di cui la giunta comunale di Teramo dovrebbe dare tante risposte.
oggesù! c'è ancora chi pensa che il signor B. darebbe lustro a qualcosa, oltre che alle sue scarpe.

Per Uomo qualunque. E' vero che il Presidente del Consiglio è la quarta carica più alta dello Stato, però di ciò se ne deve ricordare per primo lui prima di potersi esporre ad un pubblico giudizio. Non ritengo si tratti di maschilismo, quello riportato nell'articolo. Ritengo si tratti piuttosto di un senso di resposanbilità e correttezza morale che ormai si sta sempre più perdendo. In un continuo degenerare di moralità, proprio le più alte cariche dello Stato dovrebbero dare l'esempio. Uomo qualunque, che cosa direbbe se un'auto della Polizia si fermasse a contrattare una prestazione con una donna di facili costumi? Sicuramente sarebbe quì a scrivere chissà quale commento contro quelle persone. Giusto, anzi giustissimo, ma la serietà delle persone in divisa esposte continuamente al pubblico giudizio eviterebbe ogni situazione del genere. Perchè l'auto di rappresentanza dello Stato non lo fa? PErchè non ci togliamo di dosso ogni simbolo politico e ci rivestiamo di un senso di moralità a prescindere da tutto? Perchè non cominciamo a dare un giusto peso alla parola "moralità", " senso di responsabilità", "correttezza!, "esempio". Stiamo parlando di un uomo di quasi 75 anni (se non ricordo male), di un pluri padre di famiglia e nonno, e non certo ultimo per importanza il Presidente del Consiglio. Che cosa avremmo detto se avessimo letto su qualsiasi quotidiano locale che un anziano (perchè quella è l'età) fosse stato trovato ad intrattenersi con delle giovani? SCANDALO!!!! Fermiamoci.... ragioniamo..... Diamo noi l'esempio... basta parole.... cerchiamo di riprenderci il rispetto che sicuramente tutti meritiamo. Uomo qualunque, tu meriti rispetto e non penso che chi ti sta rappresentando te lo stia dando. Ragioniamoci, datemi voi una risposta, me l'aspetto... la desidero, per capire se sono io sbagliato e poter in qualche modo modificare o cambiare i valori che sto cercando di infondere ai figli. Grazie. Mi scuso se c'è qualche errore, ma ho scritto d'Impeto. Vogliate perdonarmi.

Ho chiesto alla mia amica Onorevole Giulia Bongiorno di commentare l'intervento di Valeria Misticoni. Ecco la sua risposta, pubblicata anche su Repubblica. "Noi donne calpestate, non possiamo tacere 21 gennaio 2011 di GIULIA BONGIORNO da Repubblica Caro direttore, quando è in corso un’indagine che riguarda un personaggio pubblico, l’immancabile amplificazione mediatica che ne consegue è insidiosissima. Di solito, gli elementi divulgati sono soltanto quelli raccolti dai pubblici ministeri. Si finisce così per attribuire il crisma di verità a tesi parziali. E l’idea che se ne fa l’opinione pubblica può risultarne alterata. Da avvocato, sento quindi l’obbligo di sottolineare che l’indagine sul premier Silvio Berlusconi non deve fare eccezione: prima di formulare giudizi in merito alla fondatezza delle accuse mossegli dalla Procura, bisogna senza dubbio attendere gli sviluppi processuali. Fatta questa doverosa premessa, voglio però subito precisare che non sono affatto d’accordo con quanti usano questo ragionamento come arma per stroncare ogni tipo di riflessione critica: in questi giorni ho infatti sentito invocare la presunzione di innocenza per mettere a tacere chi contestava non la consumazione di reati ma fatti storici oggettivamente emersi, fatti che nessun processo potrà mai cancellare. In definitiva, se prima di condannare è necessario aspettare che si faccia chiarezza sulla sussistenza di certi reati, non si può ignorare che non tutto quanto è emerso in questi giorni è “in attesa di giudizio”: il contesto oggettivo in cui sarebbero maturate le vicende processuali non ha improvvisamente squarciato un velo e mostrato un profilo imprevisto e del tutto inedito del premier. Nelle aule di Milano si discuterà se Silvio Berlusconi abbia o meno consumato i reati di prostituzione minorile e di concussione, ma non erano necessarie le vicende sottostanti a queste contestazioni – né una sentenza – per conoscere la sua opinione sulle donne. Un’opinione che, se non ha rilevanza penale, ha tuttavia un’enorme rilevanza politica. Un’opinione da lui stesso espressa in modo inequivocabile con battute, barzellette, colloqui pubblici e privati. Un’opinione già delineatasi attraverso le dichiarazioni di Veronica Lario, quelle più recenti di Barbara Berlusconi (due testimoni molto attendibili), le vicende di Noemi Letizia e Patrizia D’Addario, nonché attraverso la singolare questione di alcune donne prima forse inserite nelle liste delle candidature alle Europee del 2009 e poi da quelle liste sicuramente scomparse. Quello che Silvio Berlusconi sembra maggiormente apprezzare nel genere femminile è l’avvenenza, al punto da far passare in secondo piano requisiti di ben altro spessore (credo sia rimasta impressa nella memoria di tutti la rozzezza della battuta all’onorevole Rosy Bindi); ancora meglio, poi, se a un aspetto fisico di un certo tipo si accompagnano giovane età, accondiscendenza e disponibilità ad abdicare al proprio spirito critico. Di fronte a tutto ciò, ho sentito obiettare che si tratterebbe di questioni attinenti alla vita privata del premier e che dunque – appunto per questo – dovrebbero riguardare soltanto lui e la sua coscienza. No, non è così. Non c’è spazio per sostenerlo: lo stile e la filosofia di vita di un uomo che riveste la carica di presidente del Consiglio non possono non ripercuotersi sulla vita pubblica. Lo dimostra il fatto che Berlusconi, con le sue parole e i suoi comportamenti, ha inferto una ferita a tutte le donne italiane: alle donne che studiano e lavorano (spesso percependo stipendi inadeguati o, come nel caso delle casalinghe, senza percepirli affatto), a tutte noi che facciamo fatica un giorno dopo l’altro; alle donne che per raggiungere ruoli di rilievo non soltanto a certe feste non ci sono andate, ma hanno semmai dovuto rinunciare a vedere gli amici; a quante, invece di cercare scorciatoie, hanno percorso con dignità la strada dell’impegno e del sacrificio. E a coloro alle quali è stato chiesto, più o meno esplicitamente, di scegliere tra vita privata e vita pubblica, perché conciliare un figlio con il successo sarebbe stato troppo difficile: con il risultato che hanno rinunciato alla maternità o che ci sono arrivate ben oltre il momento in cui avrebbero voluto. A ciascuna di loro – nel momento in cui le donne vengono scelte e “premiate” in base non al merito ma a qualcos’altro che con la professionalità, l’impegno, l’intelligenza ha poco o nulla a che fare – è stata riversata addosso l’inutilità del suo sacrificio. Brucia, questa ferita. Brucia anche perché non sfugge che sono davvero in tanti a sottolineare, forse persino con un pizzico d’invidia, la fortuna e il fascino di un uomo più che maturo circondato da giovanissime più o meno avvenenti che si contendono i suoi favori, pronte a tutto pur di compiacerlo. Anche se, in un paese maschilista come il nostro, la complicità tra uomini turba ma non sorprende. Ma non si tratta esclusivamente di una ferita inferta alla dignità della donna, c’è di più; mai le battaglie del presidente del Consiglio hanno coinciso con le battaglie delle donne. Basterebbe a tal proposito ricordare che negli elenchi delle priorità di questo governo, che via via vengono snocciolate, figura di tutto – in primis, battaglie contro magistrati “comunisti” – , ma mai, mai, battaglie a favore delle donne. Come se le donne non avessero problemi concreti e indifferibili. Come si può ipotizzare che le leggi per combattere pm “politicizzati” siano più urgenti di quelle che dovrebbero venire incontro alle necessità di tutte noi? E allora non copriamo con l’alibi del segreto istruttorio, o con il fragile scudo della privacy, ciò che segreto non è, e nemmeno riservato. Ma sono le donne che per prime devono farsi forti della loro dignità e della consapevolezza del loro valore – senza distinzione di età, credo politico, provenienza geografica – per esprimere a voce alta lo sdegno che questa mentalità suscita, ne sono sicura, nella stragrande maggioranza di noi. Se credono, gli uomini continuino pure ad ammirare e a sostenere Silvio Berlusconi; le donne, per favore, no".
Ma sì dai....ha ragione Francia col suo livore contro le donne.....sarebbe meglio invitare all'inaugurazione del Lotto Zero Marco Pannella....così si incatena un'altra volta e aspettiamo altri venti anni.
caro mister nessuno è proprio poca cosa lo sa?
Attento Francia....coi sillogismi ciancimino-travaglieschi rischi di brutto....tu sei amico della Bongiorno, che è amica di Andreotti (lo ha anche difeso come avvocato), che a sua volta è amico della mafia....non è che sei mafioso pure tu? :-D
vero è che la Buongiorno ha difeso Andreotti ma come la mettiamo con il fatto che Nisii difende Venturoni?
VUOLE RISPONDERE AI CITTADINI BRUCCHI E LA SUA GIUNTA DOVE VANNO A FINIRE TUTTI QUEI SOLDI CHE I CITTADINI DI TERAMO HANNO PAGATO E STANNO CONTINUANDO A PAGARE PER I RIFIUTI. SE BRUCCHI NON RISPONDE RISPONDI TU ASSESSORE AL BILANCIO DI SABATINO. LA CITTA DI TERAMO VUOLE RISPOSTE CHIARE E PRECISE.
GRAZIE MAGISTRATURA , CORTE DI CASSAZIONE E CORTE COSTITUZIONALE, BALUARDO DELLA DEMOCRAZIA.
Tranquilli tanto il nostro amato Silvio I da (H)ar(d)core non verrà, inizialmente aveva detto di si ma quando gli hanno precisato che di tratta di LOTTO zero e non di LETTO zero ha declinato...........
@ Il Dirompente: tutti i cittadini hanno il diritto di essere difesi in giudizio, a chi non ha i mezzi economici per pagarsi un avvocato ne viene nominato uno d'ufficio, chi ha i mezzi se lo sceglie e se lo paga, più mezzi ha più puo scegliere meglio, l'Avv. Nisii è ritenuto, e forse lo è, il miglior penalista sulla piazza e costa molto caro, evidentemente il dr. Venturoni ha mezzi sufficienti, è anche ricco di famiglia, ed ha scelto al meglio. Non è uno scandalo per un avvocato fare il suo mestiere, se per il difeso ci sono prove sufficienti per una condanna la condanna ci sarà, un avvocato per quanto bravo non può fare miracoli.
appunto!
Se non erro, la Misticoni era esponente di altra parte politica. Qs. dovrebbe voler dire condividere, un ideale, un percorso, una serie di valori di riferimento...magari attraverso una serie di sfumature personali che, ovviamente attengono alla unicità di ciascuno. Se poi si fa il salto della quaglia, come si può pretendere di essere credibili? Non nego a nessuno il diritto di cambiare strada ma, tanto per rimanere all'esempio,COME PUO' ESSERE CANDIDATO A GUIDARE IL PAESE,A ROMA COME A TERAMO, CHI E' ONDIVAGO NEL SUO PERCORSO PERSONALE? Un esempio? Se Fini da ragazzo stava col Fuan ora come fa a stare con i Cattocomunisti? Altro esempio per parcondicio: Se Dalema da ragazzo tirava le molotov, magari ai poliziotti a 4 lire al mese, come faceva da (grande) a fare il presidente del consiglio e guidare il paese? Non che l'uomo sia da giudicarsi dalla coerenza, ma chi si candida a guida deve dare affidabilità! Non vuol dire non poter fare errori, vuol dire parlar chiaro sui valori e le basi del proprio impegno politico; altrimenti non è servizio al bene comune bensì mero esercizio del potere ( nella qual cosa i nostri politicucci, locali e non, sono specialisti).
FRANCIA DIXIT: "mi indigno perché ci sono valori morali, civili e politici che hanno un disperato bisogno di essere salvaguardati nel Bordello letterario-reale, nel quale ci hanno fatto precipitare istituzioni senza dignità." guardate che succede! se non ora quando? https://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.ansa.it%2Fweb%2Fnotiz…