Salta al contenuto principale

Napolitano non è il mio Presidente

di Christian Francia
6 minuti

Il 75% dei parlamentari e dei delegati regionali ha rieletto Presidente della Repubblica un signore di 88 anni, che dovrebbe completare il nuovo settennato a 95 anni nel 2020.
Questo fatto sarebbe già sufficiente a rappresentare plasticamente sia l’incapacità della classe politica italiana di rinnovarsi, sia la paura della stessa di aprirsi alle istanze dei cittadini.

Mi inquieta la capacità del PD di sbagliare tutto quello che poteva sbagliare:
1) dopo aver baciato le pantofole a Grillo per convincerlo ad appoggiare un governo Bersani, il PD ha repentinamente quanto inopinatamente voltato le spalle al M5S per tornare a fare accordi con il PDL (che gli ha imposto il nome di Marini);

2) a seguire il PD ha puntato tutto sul nome di Prodi, perdendo 101 dei suoi uomini che non hanno avuto il coraggio di seguire l’indicazione oggettivamente contraria all’apertura di un dialogo con la proposta del M5S;

3) infine, del tutto incomprensibilmente, il PD non ha emesso un fiato per spiegare come mai un nome tutto suo come quello di Rodotà non andasse bene per il Quirinale, nonostante il M5S insistesse per una apertura di credito (“Chiediamo ancora una volta con insistenza ai vertici del Pd e al centrosinistra di dire ai suoi elettori e ai cittadini perché Rodotà non va bene come candidato presidente”), nonostante anche SEL fosse d’accordo per quella scelta e nonostante Grillo avesse esplicitamente teso la mano: “Convergete sul professore, si aprirebbero praterie per il governo”.
Il gruppo dirigente del PD ha scelto pervicacemente la strada del suicidio e dello strappo con la propria base, avviandosi verso una spaccatura definitiva del partito.

Napolitano non è il mio Presidente ed è facile spiegarne i motivi.
Il suo nome vuol dire governo di larghe intese, ovvero del Presidente, oppure ancora dei saggi, ma comunque un governo di nuovo a trazione PD-PDL, che umilia tutti gli elettori del centrosinistra, eludendo per l’ennesima volta le istanze dei tagli alla politica e ai partiti, così come quelle di rilancio dell’economia.
Ma soprattutto Napolitano è stato il Presidente di Berlusconi, colui che ha tenuto a galla l’eversore per eccellenza, cosa che il puttaniere di Arcore sa bene e per questo lo ama alla follia.

Non sono indignato, sono schifato da Napolitano perché ha tradito quegli ideali di sinistra che – lui comunista – avrebbe dovuto tenere nella più alta considerazione, in tal modo essendosi reso mandante morale del declino dell’Italia e avendo legittimato ogni porcata commessa del PDL in questi ultimi sette anni.

Ecco una breve silloge dell’orrore napolitanesco:
1) difesa ad oltranza di Berlusconi, al quale ha sempre garantito il diritto di partecipare alla vita politica, nonostante sia chiaramente ineleggibile in base alla legge del 1957;

2) la firma apposta ad ogni legge scandalosa del PDL senza nemmeno fiatare: quella sul legittimo impedimento che era totalmente incostituzionale, quella sulle norme xenofobe, quella sull’osceno decreto salva liste del PDL nel 2010, quella sullo scudo fiscale che concede un regalo ad evasori e mafiosi, ecc. ecc.;

3) il salvataggio sistematico di Berlusconi da ogni accadimento che lo avrebbe ucciso politicamente:
quando Fini nel 2010 esce dalla maggioranza Napolitano evita a tutti i costi di sciogliere le camere, regalando più di un mese a Berlusconi prima di fissare il voto di sfiducia, in tal modo consentendogli di acquisire il voto dei deputati cosiddetti “responsabili” per salvare il governo; quando l’esecutivo viene silurato sul rendiconto generale dello Stato il Presidente non accenna minimamente alle doverose dimissioni; quando infine Berlusconi cade da solo nel novembre 2011 sotto i colpi del suo stesso disastro economico, Napolitano evita il voto immediato che lo avrebbe espulso dalla vita politica, varando un governo tecnico che pochi mesi prima riteneva impossibile, concedendo l’ennesima rinascita del caimano che ci ha portato alla penosa situazione odierna (in 15 mesi il governo Monti, con tagli e rigore, ha aumentato ancora il debito, ha fatto esplodere la disoccupazione e ha impoverito le famiglie italiane);

4) l’angoscia del Colle per le intercettazioni effettuate dalla Procura di Palermo fra Nicola Mancino e il Presidente, nell’ambito delle indagini sulla trattativa Stato-Mafia, angoscia che si è tradotta nel sollevare un conflitto contro la Procura palermitana che voleva solo applicare la legge. Il conflitto si è poi risolto con una decisione scandalosa ed illegittima della Cassazione che ha deciso di distruggere tutte le registrazioni senza che nessuno potesse ascoltarle (tanto zelo per cancellare le parole di Napolitano lascerà sempre in piedi numerosi sospetti sulla sua condotta);

5) la passione sfrenata per le missioni militari che il Capo dello Stato ha sempre incentivato chiedendo ogni volta di finanziarle: Libano, Libia, Iraq, Afghanistan;

6) disinteresse completo per il fenomeno 5 Stelle nel nome degli interessi della partitocrazia, del compromesso sterile fra avverse fazioni, della salvaguardia della casta dai colpi della cosiddetta antipolitica (lo stesso Quirinale continua a costare il quadruplo di Buckingham Palace e il doppio della Casa Bianca);

7) da Presidente del CSM Napolitano non ha mai proferito una parola in difesa dei Magistrati che indagano contro le aberrazioni della politica, anzi: bacchettate alle Procure, palese favore per le presentate norme contro le intercettazioni, perfino la mancata stigmatizzazione sull’occupazione del PDL nel Tribunale di Milano il mese scorso, infame ed intimidatoria manifestazione per l’impunità di Berlusconi.

Ed eccoci qui, pronti a nuovi disastri, sotto la guida del comunista berlusconiano che ha disintegrato il PD e il centrosinistra, con Bersani che piange la propria fine, il puttaniere che si gode la vittoria e gli Italiani che non sanno come pagare le bollette e come fare per mettere a tavola qualcosa da mangiare.


 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Vergogna. Vergogna è il sentimento che in questi giorni, noi Giovani Democratici della provincia di Teramo, abbiamo provato di fronte al comportamento dei dirigenti del Partito Democratico. Mentre il Paese è attraversato da una crisi sociale ed economica di cui non sembra intravedersi la fine e che, ogni giorno di più, fa sentire i suoi effetti in un largo strato della società italiana, con tutte le parti sociali che hanno invitato l'intera classe politica a trovare al più presto una soluzione ai problemi attuali, la dirigenza nazionale del Partito Democratico sembra sorda di fronte le necessità le richieste dei cittadini, si è persa in decisioni inappropriate che scaturiscono solo da vecchie e becere logiche partitiche che gli elettori hanno chiaramente bocciato il 24 e 25 febbraio scorso. Prima l'intesa con il PDL, senza per altro aver prima verificato che ci fosse l'accordo all'interno del Partito, sul nome di Marini: una candidatura che non aveva già passato il vaglio dei nostri concittadini abruzzesi due mesi fa. Poi, dopo l'inizio dello psicodramma e la prima figuraccia che aveva spaccato il Partito, una parte dei deputati ha deciso di accoltellare Romano Prodi, uno degli uomini più autorevoli del centrosinistra. Con la sua eliminazione, non solo si sono accentuate le spaccature all'interno del PD e con la coalizione, ma, soprattutto, si è ripiegati su un accordo che sottende un nuovo governo di grandi intese con Monti, Maroni e Berlusconi: nuovamente (questa volta con l'aggiunta della Lega) si ripresenta quella “strana maggioranza” che ha raccolto ben pochi frutti in un anno. Un fallimento totale della dirigenza del nostro Partito, che avrà effetti devastanti sulla pelle dei cittadini. Non ci vergogniamo soltanto per il fatto che ormai non c'è più un PD, non c'è più la coalizione di centrosinistra e perché abbiamo perso la fiducia di milioni di cittadini che non ce la daranno più; ci vergogniamo soprattutto perché la nostra intera classe dirigente (senza distinzioni tra renziani e bersaniani, dato che tutti hanno votato Napolitano e l'accordo sottostante) ha nuovamente scelto l'autoconservazione al rinnovamento, riconsegnando le chiavi del Paese a Berlusconi e facendo scontare gli effetti di questa scellerata scelta a noi cittadini. Noi Giovani Democratici della provincia di Teramo, non condividendo assolutamente la scelta fatta e provando vergogna per ciò che è successo in questi giorni, abbiamo deciso di autosospenderci da ogni carica all'interno del Partito Democratico, poiché ormai difficilmente riusciamo a riconoscerci QUESTO partito con QUESTA classe dirigente. Matteo Sabini - Direzione provinciale ed assemblea provinciale PD (Segretario provinciale GD) Mirko Rossi - Segreteria circolo PD Mosciano Sant'Angelo (Segretario GD Mosciano Sant’Angelo e segreteria regionale GD) Fabrice Ruffini - Direttivo circolo Colleranesco Case di Trento e coordinamento comunale Giulianova (consigliere comunale Giulianova) Giacinta Marseglia – Segretaria GD Teramo Gian Luigi Core - Segreteria Unione comunale Giulianova (Segretario GD Gulianova) Francesco Tribuiani – Circolo PD Giulianova (Segreteria regionale GD) Mauro Falini – Segretario PD Giulianova Lido (iscritto GD)
Condivido quasi tutto quanto espresso da Christan . Dico quasi tutto perché alcune espressioni nei confronti di Giorgio Napolitano non le ritengo appropriate. Ai giovani democratici raccomando grande impegno nell' interno del Partito,perché la loro voce e' preziosa per la rinascita del PD e quindi del Paese.
Pdl=pdmenoelle. E' una banalissima identita', un po' come dire 1=1 o casa=casa, ma spiega benissimo ogni cosa.
Troppa enfasi sul buon vecchio Napolitano. Lui avrebbe stra-volentieri rimesso penne, agende e appunti negli scatoloni lasciando il posto a Rodota. La colpa e' tutta di Bersani, che dapprima ha ignorato in campagna elettorale tutte le istanze dei nuovi proletari (piccoli imprenditori e partite iva massacrati dal fisco e derubati dall inps e privi di qualsiasi tutela) e poi si e' rintanato nelle vecchie sicurezze dell'amico-nemico Berlusca piuttosto che fare I conti con la realta' e con alcuni sprazzi di buonsenso grillino.
Come mai mancano i Giovani Democratici di Roseto?????? Il comandante Ginoble e il vicecomandante Mariani non hanno dato l'ok a sospendersi??????
Sono da sempre elettore del PD...almeno fino a ieri...non lo sarò più indipendentemente da Renzi o altri. La classe dirigente ha commesso uno scempio riuscendo a compiere tutte scelte sbagliate, tranne una: DIMETTERSI, purtroppo troppo tardi. Come si fa a non ascoltare l'invocazione popolare per una scelta di altissimo profilo come RODOTA'....e quella inguardabile Anna Finocchiaro che si chiedeva "cosa vuola questa gente""....avete il cervello del tutto bruciato. Avete consegnato il Paese e gran parte del vostro elettorato al PDL e al M%S...complimenti, ottimo lavoro...il tutto sotto l'altissimo patrocinio dell'innovatore Giorgio Napolitano....DIMETTITI pure tu e vergognati...vatti a rileggere le tue dichiarazioni del 10/04/2013.....altro che presidente di garanzia....RIDICOLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Napolitano e Bertinotti, due comunisti che hanno raggiunto i vertici delle istituzioni per poi diventare rappresentanti dell'immoralità che contraddistingue il potere politico di questo paese. La sinistra italiana è morta con Enrico Berlinguer. Il partito comunista oggi non avrebbe più motivo di esistere ma il grande rammarico è che sono stati completamente dispersi e ignorati i valori essenziali che esso deteneva. Il centrosinistra ha prodotto figure come D'Alema, Veltroni, Prodi, Amato, Rutelli.... Bersani! Il centrosinistra italiano ci ha regalato un Mastella ministro di Grazia e Giustizia, tanto per citarne uno. Alle ultime elezioni hanno avuto la spudoratezza di ripresentare Franco Marini e di far rieleggere Tommaso Ginoble! Ma ci rendiamo conto? Di fronte a questi misfatti Berlusconi resterà immortale e, semmai un giorno dovesse morire, continuerebbe a governare l'Italia anche dall'aldilà!
Credo che ormai la guerra civile sia alle porte.
Due piccoli appunti sig.Francia: -il presidente Napolitano ha 87 anni e finirà il mandato - salute permettendo - alla vetusta età di 94 anni. Era solo per correttezza di cronaca, non cambia poi molto. Difatti, tutto quello che ha scritto è la sacrosanta verità e il popolo italiano farebbe meglio a ricordarsi chi è G.N. nei prossimi sette anni. -il PD non ha potuto votare Rodotà perché candidato 5 stelle. E siccome il PD non è partito coeso come il PDL che, nonostante presenti disparate correnti, è sempre pronto a votare in massa ogni provvedimento deciso dalla linea guida (Berlusconi), probabilmente non sbaglia chi rendeva noto nella giornata di ieri che non vi sarebbero stati i numeri per eleggerlo. Aggiungo, inoltre, che stavolta a deludermi di più è stato il popolo a 5 stelle, perché con le Quirinarie ha dimostrato di essere refrattario al cambiamento. Candidare Rodotà, all'anagrafe 79 anni, uomo della Casta che percepisce almeno 3 pensioni, con un passato politico ben definito, secondo me va contro tutti gli ideali di rinnovamento portati avanti dal partito fondato da Beppe Grillo. Personalmente mi sarebbe piaciuto Sergio De Caprio, ma sono gusti personali. Buona giornata. P.S. Secondo lei, perché non abbiamo ancora portato la soglia della candidabilità dai 50 ai 70 anni dato che le ultime quattro elezioni sono state vinte da ultrasettantenni?
D'accordo su tutto o quasi. Mi preme ricordare che Napolitano (insieme a D'Alema, Veltroni e il pollo Occhetto) è stato uno dei protagonisti voltagabbana che hanno suicidato il PCI per costituire un partito (PDS DS PD) completamente integrato al sistema borghese capitalistico. Definirlo comunista è quindi inesatto, un'offesa ai veri comunisti come Gramsci e Berlinguer che hanno dato la vita per contrastare le nefandezze del consumismo. Perchè il PD non ha votato Rodotà lo ha spiegato Civati (PD): la maggioranza dei dirigenti del partito detesta tutto ciò che ha il sapore di sinistra. Mi auguro che al prossimo congresso vengano presi tutti a calci in culo dalla base e che si riesca ad eleggere Barca, una persona di sinistra e soprattutto sincera, diverso dal rampante e ambiguo Renzi. Un'ultima considerazione su Grillo. Per un mese ha pensato ad offendere Bersani anzichè dialogare con lui per ricercare una qualsiasi intesa. Dopo aver verificato che l'auspicato inciucio era avvenuto, piange lacrime di coccodrillo per il mancato governo di cambiamento: ipocrita.
mancano i giovani democratici? mancano i posti da geometra in qualche amministrazione! ma quali giovani, questi si presentano come attovagliati da cariche inesistenti, capi di coordinamenti messi in piedi solo per occupare lo spazio. geometri geometri
A far vigliaccamente saltare Prodi sono stati i numerosi parlamentari del PD sostenitori delle "intese" con il centrodestra, dalemiani e renziani. Il professore non avrebbe esitato ad incaricare per la formazione del governo uno come Rodotà, proprio per aprire un dialogo con il M5S. Berlusconi temeva di dover emigrare all'estero con Prodi P.d.R, invece il PD gli offre con Napolitano, la possibilità di tornare a governare insieme, lo eleva a salvatore della patria. Forte dei sondaggi e dello squagliamento dell'avversario, Berlusconi suonerà la musica e condurrà la danza. Come il gatto che gioca con il topo. Nemmeno la loggia massonica p2 avrebbe potuto fare meglio...
Questa sinistra non esiste più, questi signori hanno fatto il possibile per ridurla in questo modo, si sono venduti tutti a Berlusconi. Mi fanno pensare che la famosa sera in cui si sono riuniti destra e sinistra, si sono messi d'accordo su le dimissioni di Bersani, le dimissioni della Bindi, Franceschini che voleva un forte governo con Berlusconi, Renzi che non ha fatto altro che dare addosso a Bersani, è solo una vergogna, mi sento offeso, nauseato, di questi signori che ci governano da molti anni. Possibile che nessun politico abbia detto '' signori qui c'è gente che si sta uccidento perchè non ha più soldi per andare avanti,gli imprenditori hanno dovuto chiudere e mandare a casa operai perchè lo stato non paga e loro niente imperterriti hanno continuato a mettere tasse su tasse." Mi meraviglio molto di questi dieci (10) milioni e oltre di italiani che hanno ridato o rivotato il signor Berlusconi, mi chiedo ma al posto della faccia questi italiani cosa hanno il culo? non si rendono conto che ci ha preso solo per i fondelli, come si può credere a una persona che per 8 anni dal 2001 al 2011, due li ha fatti Prodi ha pensato solo a fare il bunga bunga, ma stiamo scherzando un Presidente de consiglio, ahoooooo li vogliamo cacciare tutti quanti fuori a calci nel culo? allora 3 (tre) cose hanno rovinato l'Italia: Berlusconi, i commercianti, e l'EURO, sapete perchè? Berlusconi è un commerciante-imprenditore, e mai si sarebbe messo contro i commercianti, è dal 2002 che vado dicendo questo, questi commercianti compravano a lire 1.000 e rivendevano a 2 euro. Fortuna che adesso è arrivata la fine di queste persone che ci hanno portato allo sfascio, l'euro ve lo lascio immaginare quello che ha potuto combinare.
Giovani Democratici, se considerate Mortadella uno degli uomini più autorevoli del centrosinistra partite male. Per quanto mi riguarda siete già vecchi ... tra poco diverrete anche voi morti che camminano-
Per l'anonimo delle 21:09... premetto che non sono un commerciante ma neppure un dipendente pubblico. Leggere che la rovina dell'Italia sarebbe dipesa anche dai commercianti che compravano in lire e rivendevano in euro mi sembra un discorso senza nessun contenuto logico. Pur condividendo buona parte di quello che hai scritto, se ritieni che i commercianti sono stati tra i responsabili della rovina del paese allora scusa ma non ci hai capito niente! In Italia c'è molta evasione fiscale, è un dato di fatto, ma gli unici che pagano REALMENTE le tasse di tasca propria, presentando l'F24 in banca ad ogni scadenza, sono proprio i commercianti, gli artigiani e gli imprenditori dei vari settori di mercato. Sono quelli chiamati "popolo delle partite IVA" ne hai mai sentito parlare? Anche l'autore di questo pregevole articolo, il signor Francia, deve il suo reddito alle tasse versate fin'ora dalla moltitudine di commercianti, professionisti e lavoratori autonomi. L'euro ormai esiste da oltre un decennio, la maggior parte del tessuto produttivo italiano si è impoverito o si è estinto, chi ci ha guadagnato veramente con l'euro sono state le lobby finanziarie, gli istituti di credito... e quegli imprenditori, o pseudo tali, che grazie a logiche clientelari e a tutele politico-mafiose hanno tratto profitti facendo man bassa del pubblico denaro messo a loro disposizione da soggetti politici che in un altro paese civile e democratico marcirebbero per sempre nelle patrie galere.
Oltre ad usare dei termini a dir poco riprovevoli verso il presidente della REPUBBLICA, SEI ANCHE IGNORANTE POLITICAMENTE, come tutti quelli che come te pensano che la democrazia esiste solo quando sceglie ciò che è di gradimento. Per cortesia, continua a fare il tuo onesto mestiere di giornalaio, senza cedere alla tentazione di sparlare di persone e cose che tu nemmeno conosci, se non, come tutti noi cittadini, attraverso la televisione. Se avessi avuto un briciolo delle capacità di Napolitano, ti saresti zittito da solo. A casa!
@Esperto, i responsabili di questo sfascio non sono soltanto i noti inciuciatori del PD che pagheranno elettoralmente per i loro misfatti. Forse il più trombone di tutti è proprio il tuo Grillo che a costoro ha spianato la strada e che oggi vorrebbe far credere di essere il verginello con le ali sceso dal paradiso per redimere i peccatori. Potrà anche guadagnare consensi perchè l'Italia pullula di opportunisti, di democristiani, di orfani di padri padroni e di "esperti" replicanti senza memoria, ma il secondo "unto dal signore" rimane per i miei gusti un personaggio ambiguo e oscuro. Non è un caso che gli sproloqui su Bersani erano particolarmente virulenti e volgari quando il segretario del PD cercava il dialogo, mentre si sono attenuati ad inciucio avvenuto, cioè ad obiettivo raggiunto. Personalmente avrei preferito Rodotà, ma lo stesso Prodi al cospetto di Napolitano o Marini è un rivoluzionario. Grillo al contrario di te lo sapeva bene. Nel salotto di Teleponte oggi ho assistito alle prime tristi e patetiche immagini della deleteria alleanza PD-PDL, con l'armonioso duetto Stefania Misticoni e Manola Di Pasquale: senza parole e senza commento. Colgo però l'occasione per fare un appunto alla conduttrice Serena, la quale, citando l'esperienza di Napolitano, ha trovato il modo di fare riferimento a giornalisti improvvisati con l'intento di screditarli. Anche se non ho capito a chi si riferisse, vorrei far notare alla simpatica Serena che in un'ora di trasmissione non è riuscita a fare una sola domanda interessante alle ospiti, ma solo assist per brevi comizi. Cara Serena, non era necessario essere iscritti all'albo per fare meglio.
Bene, noto che fino a ieri l'unico problema di questo povero e malandato paese era, per gli elettori del PD, Berlusconi; oggi ne sono due: Berlusconi e Grillo. Tutto il resto sono dettagli, l'importante è avere nemici da sconfiggere. Anch'io ho nemici da sconfiggere: si chiamano disoccupazione, povertà, tasse, disperazione, Bildemberg, ecc.
Condivido completamente il tuo post ! allucinanti le porcate di Napolitano, spero che questo PD si sgretoli e che nasca una vera forza di sinistra, ma a casa tutti questi fantocci inciucioni a cui interessa solo la poltrona e i vitalizi, e non si vergognano neppure, nessuno ha chiesto scusa per lo schifo a cui ci hanno sottoposti
bersani, rosy, la finocchia, franceschini, i turchi, ecc... ecc... grazie, grazie, siete riusciti in un anno circa a distruggere e disperdere quello che con tanti sacrifici i vecchi (quelli che non si vergognavano di cantare: bandiera rossa, le mondine, fischia il vento ecc....) vi avevano, con tanti sacrifici, lasciato su di un piatto d'oro. Si rigirano nelle tombe. Ancora grazie che ci avete liberato dalla sinistra. loreto bartolomei
Grande Cristian, grande articolo come sempre.... Scommetto però che l'idea per il titolo ti è venuta dopo aver letto il mio profilo FB nemmeno due minuti dopo l'elezione del nonno massone!!! Come recitava un vecchio saggio: "se tutto va bene siamo rovinati" .....
FORSE OGGI NAPOLITANO NON SI CONSIDERA NEPPURE PRESIDENTE DI SE STESSO. .....gli amici lo chiamano baffino, ma massimo non ha amici, quindi nessuno lo chiama baffino. anche questa volta nessuno lo ha chiamato (in causa). colui che si nutre di leaders di sinistra non è stato neppure nominato. la sua manina guantata non ha lasciato le sue impronte nella vicenda dell'elezione del presidente..... e così fu che il venerabile, incolpevolmente, rimarrà in carica per alneno 2 anni, in attesa di tempi più propizi....che iddio ci protegga!! au revoir