A Flaviano Montebello il “Premio saponetta 2013”
Mi vergogno per lui. Ma al contempo sono felice di potergli attribuire il “Premio saponetta 2013” dopo insindacabile decisione della giuria.
Mi vergogno per lui perché Montebello dimostra una ambiguità politica che è certamente esecrata dal popolo, ma mi vergogno per lui soprattutto per quanto sia ingenuamente privo di un minimo di furbizia tattica, nonostante sia un politico scafato e di esperienza.
Motivazioni del premio.
Il 18 giugno, alle tre del pomeriggio, è andata in onda su Teleponte la trasmissione “L’Abruzzo sul 15” (integralmente visibile al seguente link: http://www.teleponte.it/index.php?id=4&itemid=2771) che aveva fra gli altri ospiti Flaviano Montebello.
Il conduttore Rino Orsatti, avendo evidentemente letto su questo blog l’articolo con il quale avevo recentemente propalato l’inconferibilità ed incompatibilità di Montebello per il doppio ruolo pubblico rivestito (http://www.iduepunti.it/francia/27_maggio_2013/flaviano-montebello-%C3%A8-inconferibile-e-incompatibile), ha giustamente chiesto al diretto interessato la sua opinione in merito.
Ricordo che Flaviano Montebello, essendo consigliere provinciale di Teramo dall’8 giugno 2009 e al contempo consigliere di amministrazione dell’Arpa S.p.A. (la società interamente pubblica avente come azionista di maggioranza la Regione Abruzzo) dal 16 luglio 2009, è sia in situazione di inconferibilità (di cui all’art. 7 comma 1 lettera d del D.Lgs. n. 39/2013) per il predetto incarico nella società regionale (e non potrà essere reincaricato per il medesimo ruolo se non dopo un anno dalle dimissioni formali da consigliere provinciale di Teramo) che in situazione di incompatibilità per il doppio ruolo rivestito (di cui all’art. 13 comma 2 lettera b del citato Decreto Legislativo).
In particolare l’inconferibilità ed incompatibilità di che trattasi sono insorte per Montebello dal 4 maggio 2013 (data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 39), in quanto:
– “A coloro che nell’anno precedente siano stati componenti del consiglio di una provincia non possono essere conferiti gli incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale” (art. 7 comma 1 lettera d);
– “Gli incarichi di presidente e amministratore delegato di ente di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili con la carica di componente del consiglio di una provincia” (art. 13 comma 2 lettera b).
Ebbene, un qualunque politico (anche di primo pelo) avrebbe certamente risposto al conduttore che erano in corso gli approfondimenti del caso, che era stato richiesto un parere in merito all’avvocatura interna e al segretario generale, che le disposizioni sono complesse, che la normativa è appena entrata in vigore e che certamente – qualora si fosse acclarata l’ipotetica incompatibilità – egli avrebbe rassegnato senza indugio le dimissioni da una delle due cariche.
Un qualunque politico sarebbe poi corso dal segretario generale della Provincia, chiedendo in camera caritatis di non dirimere mai la questione in modo tale da sfangarsela col doppio incarico fino alla naturale scadenza, sapendo di poter sempre giustificarsi con l’elettorato scaricando la colpa sugli organi tecnici che avrebbero dovuto occuparsene.
E invece Montebello che dice? Risponde in maniera sublime. Sentitelo: “è uscita fuori questa nuova legge che è entrata in vigore il 5 maggio… ma come si può in Parlamento approvare una legge di questo tipo…” (quasi volesse rimproverare il Legislatore di inficiare a tradimento la regolarità dei suoi incarichi personali).
Orsatti lo incalza: “comunque lei non si sente incompatibile…”.
Risposta di Montebello: “no, no, questo non… adesso per fortuna a dicembre le Province scadono… cioè più che scadono sono state tra virgolette scadute… e se il Presidente Catarra si presenta alle elezioni regionali probabilmente la Provincia di Teramo il 30 ottobre sarà sciolta”.
Giù gli applausi. Premio saponetta 2013 con ampio margine sul secondo classificato. In pratica è come se avesse detto: “si, in effetti sono incompatibile ai sensi del nuovo decreto legislativo, ma me la caverò senz’altro senza dovermi dimettere perché nessuno oserà contestarmi nulla e soprattutto perché le Province stanno morendo (anzi: scadendo)”.
Straordinarie doti di dribbling della domanda, capacità di sgusciare, di distrarre e di far scivolare la conversazione su altri argomenti, commovente ingenuità politica.
Mi vergogno per lui. E proprio per questo lo premio. Speriamo che anche i cittadini continuino a premiarlo alle urne…
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Gia' non si smentisce mai ! Poi si vuole candidare alle Regionali .....ma chi lo vota