Premetto che sono appasionato di ciclismo, sport che pratico con passione da oltre 10 anni.
Chiarito questo, è doveroso sottolineare come le polemiche sui soldi spesi perchè il Giro d'Italia passasse a Teramo siano fondate, ma andrebbero argomentate dettagliatamente.
Intanto vorremmo sapere al centesimo quanti soldi si siano investiti nell'operazione e come siano stati distribuiti, voce per voce.
Poi si richiede una riflessione sulla opportunità politica di dirottare ingenti finanziamenti per una simile operazione di marketing territoriale, in tempi di crisi economica acuta come questi.
Infine, si chiede di conoscere se tali finanziamenti siano legittimi ai sensi delle norme attualmente in vigore che limitano fortemente i contributi e sopprimono le sponsorizzazioni effettuate dagli Enti Pubblici (mi riferisco ovviamente al noto art. 6 comma 9° del D.L. n. 78/2010 convertito in L. n. 122/2010).
A margine sarebbe pure gradito sapere se non sia più oculato gestire i pochi denari a disposizione per iniziative che abbiano un immediato ritorno economico per il territorio, come ad esempio la Coppa Interamnia che porta da 39 anni migliaia di persone a Teramo per una intera settimana e galvanizza l'intero tessuto ricettivo e commerciale della provincia per quasi un mese.
Si resta in attesa di cortese riscontro.
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