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CASINI, il dinosauro che non si estingue

di Christian Francia
4 minuti

Anno di grazia 1983. Trenta anni fa. A quel tempo entrava nel Parlamento italiano un brillante deputato: Pier Ferdinando Casini, discepolo di Arnaldo Forlani (potente leader democristiano, condannato per finanziamento illecito nonché icona di tangentopoli per il celeberrimo interrogatorio con la bava alla bocca).
In quel 1983 Ronald Reagan era Presidente degli Stati Uniti; François Mitterrand Presidente della Repubblica francese, Margaret Thatcher primo Ministro inglese, Helmut Kohl Cancelliere della Germania. Insomma, un secolo fa.
Casini, non avendo un mestiere suo, o meglio, essendo politico di mestiere, risiede in Parlamento da trenta anni consecutivamente (senza alcuna interruzione). E già questa sarebbe una anomalia inaccettabile in qualsiasi Paese occidentale, ma da noi è normale.
La cosa anormale è che L’On. Casini non abbia mai – e dico mai – prodotto uno straccio di risultato concreto per la collettività; non si ricorda infatti nessun atto o provvedimento da lui ispirato che abbia portato un sia pur minimo miglioramento nella vita dei cittadini, che continuano tranquillamente a votarlo e a pagargli lauti stipendi, oltre allo studio personale da ex Presidente della Camera e benefit accessori.
Come se ciò non bastasse, il furbo Pierferdi si è una prima volta sposato con Roberta Lubich, figlia di un celebre cardiologo nonché ex moglie del ricchissimo industriale del caffè Francesco Segafredo, poi si è sposato una seconda volta con Azzurra Caltagirone, figlia del noto imprenditore ed editore Francesco Gaetano Caltagirone, giusto per arrotondare un po’ e sempre per promuovere l’immagine della famiglia e del matrimonio, sacri baluardi dell’UDC.
Ebbene questo genio viene oggi in Abruzzo, a San Salvo (per un convegno dei giovani UDC di Chieti), accolto da squilli di tromba ed annunciato da reboanti comunicati del suo partito, che gli intona peana come questo: “Pier Ferdinando Casini si dimostra uno dei più lungimiranti politici italiani, che con coraggio sta percorrendo un progetto di rinnovamento della politica che si apra alle componenti della società civile, a partire dal proprio partito di appartenenza”.
Lungimirante, coraggioso, progetto di rinnovamento della politica? Ma stiamo scherzando? Non è consentito a nessuno pronunciare tali nequizie, a meno che non siano libera espressione della satira.
La colpa, come si dice, non è di Casini, ma degli allocchi che ancora credono in lui come se davvero pensassero che Pierferdi possa portare qualche beneficio all’Italia che ha stremato, ha munto, ha sfruttato senza mai dare niente indietro.
La colpa è degli elettori e dei cittadini, come ebbe magistralmente a dire Massimo D’Azeglio: “I più pericolosi nemici d’Italia non sono gli Austriaci, sono gli italiani. E perché? Per la ragione che gli italiani hanno voluto far un’Italia nuova, e loro rimanere gli italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico il loro retaggio; perché pensano di riformare l’Italia, e nessuno si accorge che per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro”.
Il fatto che l’Italia abbia la classe politica di gran lunga peggiore di tutti i Paesi occidentali è il segno dell’incapacità di un popolo di cambiare rotta, dell’incapacità di indignarsi, della condiscendenza verso chi trasforma la politica da servizio a mestiere.
E se è sconcertante, oggi, la distanza siderale fra la necessità di un risorgimento morale e l’indifferenza che ostentano i partiti, totalmente insensibili (sebbene farciscano i loro vacui discorsi di belle parole) alle sorti di quello stesso popolo che li elegge, insensibili persino alla distruzione formale della loro credibilità, è pur vero che fino a quando i cittadini continueranno masochisticamente a dar loro fiducia, i CASINI saranno sempre al loro posto a blaterare ipocrisie a spese degli allocchi che gli consentono di rimanere per secoli incollati ad un seggio parlamentare.
L’ultima dignità, per chi ancora si preoccupa di avere una coscienza, resta quella di lanciare ortaggi all’indirizzo di questi nostri rappresentanti che non ci rappresentano, ma ci fottono dai tempi di Forlani e di Reagan.

 

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Commenti

Ma come ti permetti!!!! Casini è il faro nella notte buia, l'esempio morale, la bandiera dell'integrità, il conforto in questo momento sconfortante... Insomma è ora che dopo tutto il bene che ha fatto a tutti i lati degli schieramenti (infatti ha leccato a destra e a sinistra) si tolga dalle palle e vada a fare qualcosa di produttivo... magari il manovale nelle ditte del suocero!!! Ma come sai caro Cristian non è l'unico........purtroppo!!
Casini è ancora un giovane promettente......non ha ancora compiuto sessant'anni, cosa vogliamo pratendere da lui?!.....facciamogli fare ancora un pò di esperienza e dopo sarà il nuovo che avanza!
Il peggior politico di tutti i tempi, uomo senza morale che pretende di insegnare la morale agli Italiani . Falso e viscido come nessun altro. Del resto è un romagnolo come Fini, Franceschini, Bersani ecc. ecc. inventori del fascismo e del comunismo. Sveglia gente.
Condivido in pieno quanto scrive Christian Francia. Per Boletus: Bersani comunista? Hai visto qualche film satirico o hai fatto un brutto sogno? Gramsci, Togliatti e Berlinguer non sarebbero stati così generosi come me nel fartelo notare. Non mi dire che sei stato democristiano o di quel bel garofano di Craxi...
Mi sa che qualcuno (Boletus) avrebbe bisogno di rivedersi un poco la storia del movimenti politici italiani e nel mondo, ma dai su...... Fini inventore del fascismo, Franceschini e Bersani inventori del comunismo? Cerchiamo di essere seri. Il comunismo nasce dopo gli studi di politica economica di Karl Marx alla metà del 1800, il fascismo nasce in Italia negli anno 20 del 19oo favorito e forggiato dal capitalismo agrario ed industriale contro il comunismo.
e' palese che mi riferivo alla Romagna come "culla" del comunismo e del fascismo, per sottolineare che sono sempre i loro uomini che cercano di governarci, P.S. Il mio partito se così vogliamo chiamarlo purtroppo non esiste.
Occorre rimettere su un partito che assomigli molto alla ex democrazia cristiana, tagliando i rami secchi che non sono pochi, buttando fuori, naturalmente, il 99% dei politicanti attuali. A Teramo non me la sento di salvare nessuno. Tutti via, anche gli attuali meno anziani o giovani. Abbiamo bisogno dei giovani, ma quelli che non hanno fatto politica finora. Penso veramente che ci siano tanti giovani a Teramo pronti a dare una mano. Basta mettersi in moto con anticipo, far capire loro che è ora di inserire la spina nella presa ed accendere i motori. Quaslcuno dovrà partire a sensibilizzarli e chiamarli a provare a dare una riassettata ai danni fin qui provocati da questi pseudi politicanti. Casini? Che dire! Almeno lui pensiamoci prima di buttarlo nel cestino, ma se ce lo buttiamo, per il momento non lo dobbiamo vuotare. Vedremo se affiora lungo il cammino della ricostruzione qualche giovane con la capoccia. Molti sono scappati all'estero. Potremmo richiamarli. Cordialità a tutti.
Caro Christian, non posso che ossequiare le tue doti o le tue capacità nello scrivere. Dopo aver letto l'articolo, per qualche secondo, ho pensato di averlo scritto io. Nel senso che avrei detto la stessa cosa intorno all'argomento. Poi, tornando in me, ho dovuto constatare di averlo solo letto l'articolo che, invece, ai scritto tu. Non sarei stato capace di sintetizzare come hai fatto tu. Complimenti! Sei veramente bravo e, forse, è proprio per questo che tancredi non può vederti. Continua a studiare, non sentirti mai arrivato. Teramo ha bisogno anche di te (politicamente parlando). Buona giornata.
Che abilità! Destra, centro e sinistra. Si sono spalmati dappertutto! Moriremo comunque democristiani!
Caro "saremo tanti", già rimettere su un partito è una gran fatica, ma ci potrei anche stare. Rifarlo per scopiazzare la vecchia balena bianca maestra delle politiche clientelari... Mi sembra una provocazione. Per Boletus. Non sarei tornato sull'argomento, ma anche col tuo chiarimento hai affermato la stessa cosa. Accomunare il comunismo italiano con il fascismo è un'offesa per tutte le persone che credono nella democrazia. Chi sono i romagnoli comunisti che sono stati al governo? Ti prego, non farmi i nomi di D'Alema, di Veltroni e di Fassino!...
Cambiano nome ai partiti e annunciano nuove fasi politiche e nuove repubbliche ma sono sempre gli stessi....idem per giornalisti, managers, banchieri e sindacalisti..... Ci credete ancora a questo teatrino? E' ora di un cambio di ritmo.....