Spero che la Procura di Teramo,solitamente silente, stavolta non si esima dall'intervenire. Mi riferisco alla lettera di Sabatino Casini inviata a Gianni Chiodi per dolersi della mancata nomina a direttore della ASL.
Delle due l'una: o Casini ha dichiarato il falso e quindi ha diffamato a mezzo stampa il governatore, oppure ha detto la verità e in tal caso sarebbe il governatore ad aver commesso il reato di abuso d'ufficio poichè – in buona sostanza – solleciterebbe in modo illecito delle raccomandazioni dall'alto per affidare gli incarichi di propria competenza.
Venturoni, dopo quel che gli è accaduto e che abbiamo letto nelle intercettazioni, farebbe bene a tacere per i prossimi 100 anni, e invece si lancia in una apologia del metodo meritocratico introdotto da Chiodi che da un lato fa ridere come uno sketch di Antonio Albanese, dall'altro fa piangere per il pulpito dal quale viene pronunciata.
Ma che colpa abbiamo noi teramani per meritarci questo?
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