Apprendo senza sorpresa che il Comune di Teramo ha "ritoccato" la tariffa di igiene ambientale per il 2011 "soltanto" del 14,36%.
Da uomo della strada e da residente che paga vorrei esprimere il mio disappunto.
Da un anno ogni sera il sottoscritto si reca in cantina per differenziare la monnezza, nell'ingenua speranza che tale fatica giovi all'ambiente e, in subordine, al portafogli.
Com'era ampiamente prevedibile è accaduto il contrario: i cittadini differenziano, le tariffe aumentano comunque.
Già immagino le repliche di Brucchi e del simpatico Assessore Di Sabatino: purtroppo sono aumentati i costi di conferimento in discarica che hanno ampiamente annullato i vantaggi economici della raccolta differenziata porta a porta.
E qui vi volevo. Nel 2009 si abusò in campagna elettorale dell'argomento in base al quale si sarebbe beneficiato, votando il centro-destra, di una "filiera" costituita dal governo nazionale, regionale, provinciale, fino ad arrivare a quello comunale.
Questa filiera avrebbe consentito vantaggi, sintonia, risparmi, unità di intenti, efficienza dell'amministrazione, finanziamenti, programmazione condivisa e via dicendo.
Intanto parrebbe che le stangate vadano oltre la TIA, poichè sembra che aumenti pure del 100% l’accisa sul consumo di energia elettrica (che – si dice – serva sempre per coprire i costi dei rifiuti, dato che la gestione Te.Am. costerebbe nel complesso oltre 13 milioni all'anno al Comune).
In secondo luogo, se il sindaco ritiene di giustificare tali sostanziosi aggravi a carico delle tasche dei cittadini dicendo che la colpa non è sua, per favore ci risparmi qualsiasi dichiarazione, perchè se il concetto è questo un sindaco onesto con gli amministrati dovrebbe gettare la croce addosso al governatore Chiodi affermando che la competente Regione in questi due anni e mezzo non ha trovato uno straccio di soluzione all'annoso problema dei rifiuti.
Già mi figuro pure l'obiezione di Chiodi: ma questi sono problemi che vengono da lontano.
Al cittadino stufo non frega più niente: o si dimezzano i costi (di 190 euro a tonnellata) del conferimento dei rifiuti in discarica convenzionandosi con il Molise o con chiunque altro, oppure si aprono nuove o vecchie discariche sul territorio regionale e provinciale entro la fine della legislatura regionale, altrimenti la filiera nelle urne tornerà da azzurra a rossa, da Roma a Teramo.
L'assessore alle finanze e vicesindaco Alfonso Di Sabatino trova pure lo spirito per fare ironia sul suo bilancio: "Abbiamo evitato il bagno di sangue, forse solo un mago avrebbe fatto di meglio».
In pratica i circa tre milioni di euro in meno provenienti dallo Stato saranno recuperati, a detta dell'assessore, con "interventi ragionevoli sulle entrate tributarie" e senza intaccare servizi come scuole e sociale.
Benissimo, voglio credere pure a Di Sabatino, ma solo se dichiara che Berlusconi e Tremonti sono stati dei gran bugiardi quando hanno annunciato che i tagli agli enti locali non avrebbero prodotto un aumento delle tasse per i contribuenti.
Delle due l'una: o l'asino è il ministro dell'economia Tremonti o l'asino è l'assessore alle finanze Dodo.
E sui rifiuti: o l'asino è Brucchi che aumenta la TIA nonostante i cittadini differenzino con altissime percentuali o l'asino è Chiodi che non risolve i problemi sulle discariche e sui conferimenti.
Invito i lettori a votare coloro che meritano le orecchie d'asino.
Da ultimo vorrei istituire il premio "Politichese dell'anno" chiedendo a tutti di segnalare le affermazioni più mistificatorie fatte dai politici (io voto seduta stante per Dodo Di Sabatino, autore della frase sopra riportata che mi farebbe sganasciare dalle risate se non significasse un consistente aumento delle tasse che dovrò pagare quest'anno: "interventi ragionevoli sulle entrate tributarie"). Stupenda. Meglio di "fuoco amico". Poveri noi. Gli "interventi ragionevoli" saremo costretti a farli nelle urne alle prossime elezioni.
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