I rifiuti come l'affare del secolo, che accompagneranno l'uomo per tutta la sua esistenza.
L'accusa arriva direttamente dalla Procura distrettuale Antimafia de L'Aquila. Si parla di concorso in traffico illecito di rifiuti. Un teorema ancora in fase di istruttoria.
Gli avvisi di garanzia sarebbero stati notificati a Roberto Pasqualini, direttore della Deco, Alberto Torelli, amministratore dell’Aciam, Roberto Ridolfi, imprenditore, Francesco Mastromauro, sindaco di Giulianova, Guglielmo Lancasteri, amministratore della Attiva, Antonio Valerio, imprenditore, Giuseppe Mantini, imprenditore, Valter Catarra, presidente della Provincia di Teramo e sindaco di Notaresco, Salvatore Buzzi, imprenditore, Mario De Sanctis, sindaco di Morro d’Oro, Orazio Di Marcello, sindaco di Mosciano Sant’Angelo, Franco Di Bonaventura, ex sindaco di Roseto, Franco Manciotti, amministratore dell’Ecoemme, Domenico Di Sabatino, sindaco di Bellante, Massimo Sfamurri, presidente di Ambiente spa, Paolo Tracanna, amministratore della Deco. Secondo la Procura del capoluogo abruzzese, i rifiuti non sarebbero stati trattati, ma scaricati direttamente in discarica. ( articolo 260 del decreto legislativo 152/2006 in materia ambientale).
La risposta dell'Attiva spa non si è fatta attendere " Attiva Spa e il suo legale rappresentante sono fiduciosi che l’indagine possa rapidamente accertare la loro totale estraneità ad eventuali comportamenti che fossero accertati e relativi alla gestione abusiva di rifiuti.
Tuttavia manifestano stupore per un’ipotesi accusatoria oggettivamente infamante e potenzialmente dannosa, che sembra non tener conto che Attiva è materialmente e contrattualmente estranea al trattamento e al processo di smaltimento subìto dai rifiuti raccolti e conferiti. La Convenzione tra il Comune di Pescara e Attiva (il cui socio unico è lo stesso Comune) prevede e impone esclusivamente la raccolta in città e il trasporto del materiale indifferenziato e del secco non riciclabile, presso l’impianto mobile indicato dallo stesso Comune. Una distinta Convenzione stipulata nel dicembre 2003 tra Ambiente Spa (la società di servizi di igiene urbana partecipata da 32 Comuni, tra i quali il Comune di Pescara) e Deco prevede l’avviamento da parte di quest’ultima del materiale indifferenziato all’impianto di Casoni, per il trattamento meccanico biologico (Tmb/Css, relativo ai combustibili solidi secondari). Il residuo del trattamento è poi conferito a discarica dalla stessa Deco".
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