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Lungo Fiume di Teramo....occhio al veleno per topi.

di Giancarlo Falconi
3 minuti

 Achille sta meglio.
Achille è di veglia accanto alla sua mamma umana.
Achille è un bassotto.
Achille ha mangiato veleno per topi.
Quel sapore dolciastro che attira verso la fune della morte.
Tagliare la corda della vita.
Un attimo di ore.
Giorni.

Achille frequenta con la sua padroncina il Lungo Fiume di Teramo.
Ricapitoliamo.
Il Lungo Fiume che ci ospita tra immondizia, punti interrotti, amianto e ora anche veleno per topi.
Che succede al nostro amico a quattro zampe quando viene intossicato da un topicida ? (f.to internet)

"I sintomi possono
comparire anche alcuni giorni dopo l’assunzione del veleno.
Il meccanismo d’azione è quello di una riduzione progressiva della concentrazione epatica di vitamina K nel fegato, fondamentale per il normale processo coagulativo.
Come si avvelenano i nostri animali domestici?

Essendo che queste esche non destano sospetto negli animali, soprattutto i cani se ne cibano quando gliene capita l’occasione, nonostante gli accorgimenti dei proprietari per mettere le esche in posti non raggiungibili per loro.

Va considerato che spesso i topi spostano le esche in posti inimmaginabili, o che essi stessi in seguito all’ingestione dell’esca andando a morire in posti all’aperto ( in quanto le emorragie polmonari danno senso di soffocamento) possono essere predati dai cani o dai gatti causando un avvelenamento secondario in questi ultimi.
I sintomi possono comparire anche qualche tempo dopo l’assunzione, e l’esordio può essere insidioso.
Spesso i sintomi sono vaghi , tipo stanchezza, scarso rendimento fisico, talvolta accompagnati da respiro affannoso.

Occasionalmente l’unico sintomo è la zoppia o la paresi, oltre alla presenza di masse (ematomi)  in varie parti del corpo di consistenza pastosa  non molto o per nulla dolorose.
Raramente si vedono fuoriuscite evidenti ed incontrollate di sangue, tranne che in caso di ferite anche piccole. Nei casi più gravi ipotermia, grave abbattimento, pallore delle mucose la morte.
Inizialmente questi sintomi possono essere confusi per problemi tipo polmonite o altre patologie diverse. Tra l’altro l’utilizzo di farmaci quali antinfiammatori od antibiotici peggiora la situazione.
Terapia
Il veterinario, una volta formulata la diagnosi, provvederà a somministrare l’antidoto specifico ovvero la vitamina K . La terapia va prolungata per almeno tre settimane.
Se presi in tempo i pazieniti recuperano velocemente, i casi gravi sono molto più difficili da gestire e richiedono il ricovero". (www.ospedaleveterinario.it/index.php )

Un altro caso di avvelenamento si è avuto per un barboncino di 12 anni.
Anche lui sta bene e anche lui ha frequentato il lungo fiume 5 giorni. fa.
I casi non possono essere messi in paragone e non possono fare statistica ma il consiglio rimane quello di fare attenzione anche e soprattutto per i bambini.
 

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Commenti

Grazie Giancarlo, importante farlo sapere così che nessuno debba affrontare un simile incubo. Io sono stata fortunata. Il mio piccolo Achille ancora di più. Sicuramente non andremo mai più al parco fluviale.
Caro Giancarlo e' una vita che stiamo attenti ai bambini....che tra giochi disastrati prati e strade smerdate ora dovranno evitare anche il veleno ! A scusami dimenticavo le siringhe e le bottiglie rotte. Il problema e' che i cani di Teramo hanno un' area attrezzata e dedicata dove andare (sicuramente pulita e controllata e munita di bagni) ma i bambini di Teramo contano meno dei cani che dagli ultimi studi statistici mondiali portano molti piu' voti e consensi .
Degrado totale uno schifo senza precedenti... ho una bimba di un anno e non c'è un parco dove lasciarla libera di camminare cadere giocare ecc....e questa gente continua a chiedere i voti sventolando ai 4 venti i grandi progetti.... ma andate tutti a....lugo fiume
Cari amici ci sono molte cose che a Teramo non cambiano mai. Queste includono le orde di politicanti da quattro soldi che affollano la nostra città e la mancata creescita politica culturale con le relative prospettive disastrose per il futuro completa un quadro desolante sotto ogni punto di vista.
Caro Marco, se le persone adulte avessero una coscienza civica, gli animali potrebbero convivere felicemente con i bambini. Se tutti portassimo i nostri cani in quella piccola area chiamata parco giochi per cani, non ci entrerebbero nemmeno accatastati. Basterebbe un minimo di controllo e sanzioni esemplari per chi lascia a terra gli escrementi dell'amico a 4 zampe. In città, ad esclusione dei 2 corsi e dei Tigli, trovare un cestino per i rifiuti è più complicato dell'azzeccare un ambo al lotto. Ma qui torniamo di nuovo alle responsabilità di chi ci amministra e questa notte sapremo se e quando i teramani hanno voglia di cambiare. Gli avvelenamenti premeditati dei cani sono altra cosa. Riguardano la natura violenta e criminale di certi esseri apparentemente umani.
Cosa succede quando gli animali selvatici che popolano il lungofiume, entrano in contatto con tali veleni????
Porto il mio cane al parco ogni giorno, e ogni giorno assisto a scene raccapriccianti. I mostri che fanno questo genere di cose meriterebbero l'inferno, ma ricordiamoci anche, che noi padroni di cani non siamo senza peccato. Non tutti, è ovvio, ma ho personalmente assistito a scene in cui i padroni, a volte, riescono a farsi odiare e di conseguenza innescare meccanismi orribili in "esseri umani" evidentemente predisposti alla crudeltà oltre che alla stupidità. Domenica pomeriggio, solo per citare l'ultimo episodio, una giovincella prendeva allegramente il sole con i suoi amici mentre il suo cane, di grossa taglia, inseguiva abbaiando le persone che facevano Jogging..... La stessa scena si è ripetuta 3 volte in 10 minuti. Avesse alzato una volta le chiappe da terra per riprendersi il cane, nonostante le grida dei poveri malcapitati corridori. Da padrona responsabile quale mi sento e amante degli animali, trovo questo atteggiamento dannoso, in primis per il proprio cane (potrebbe essere preso a calci o appunto, potrebbe scatenare la follia di qualche "vendicatore della notte") e in secondo luogo per noi padroni, che in caso di incidente, siamo i primi verso cui puntano il dito gli str...i ! Ed ecco poi che i suddetti "vendicatori" si sentono leggittimati a difendere i loro diritti "all'americana"! La soluzione? TELECAMERE! E non solo per i lanciatori di esche, ma anche per i lanciatori di bottiglie (i cui frammenti, che ogni santo week end mi tocca raccogliere armata di paletta, feriscono cani e bambini).