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Teramo: Rischia di morire perchè l'infermiere si addormenta

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Una nipote. Una nonna. Amore.
Una signora di 83 anni. Le sue gambe che iniziano a tremare senza motivo. Non c'è il Neurologo.
Sant'Omero chiama Teramo.  Il consulto è necessario. Si parte. L'ambulanza è veloce.
La figlia e la nipote con il cuore in gola. I nonni sono il raccordo emotivo tra le generazioni. Sono tutto in questa Italia alla deriva famigliare.
Il neurologo tranquillizza. La signora che torna a sorridere. Il viaggio di ritorno sembrerebbe più tranquillo. Una flebo. Nessuno si preoccupa è un pò come il ghiaccio secco per i giocatori infortunati. Aiuta. Si arriva. Si parcheggia. Una calca improvvisa. La famiglia non viene fatta avvicinare. Ma una figlia e una nipote sono un forza inarrestabile. Una coscienza civile che può fare la rivoluzione. La barella era completamente sporca di sangue.
La verità dopo attimi di silenzi. La flebo si era staccata e l'infermiere dormiva sopra l'ambulanza, cullato dalle curve della Val Vibrata.
I medici iniziano d'urgenza una trasfusione. Pianto e rabbia. L'infermiere diventa introvabile.
Questo non è un lavoro dove il pezzo sbagliato si può rifare. Questo è un lavoro al limite della legalità. Lo sapete quanti infermieri saltano il turno di riposo? Quanti hanno ancora le ferie del 2011? 
Qui si parla di vite umane. Non ci sono giustificazioni. Ci vorrebbero denunce da parti dei sindacati. Proteste. Tutele.
La Sanità è una missione bagnata dalla coscienza degli uomini eletti.
Non dovrà più accadere....
 

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Commenti

Ho letto questo articolo con gran interesse perchè a mio parere sempre più spesso accadono a Teramo situazioni spiacevoli di questo tipo. Probabilmente l'infermiere era molto stanco, il suo lavoro non è certo facile, ma la stanchezza non può essere una giustificazione necessaria quando si tratta di vite umane. Dice bene Giancarlo che "non è un lavoro dove il pezzo sbagliato si può rifare". Ma sempre più spesso ho l'impressione che questo lavoro venga scelto come ripiego da molti che pensano sia uno dei pochi rimasti, capace di introdurli velocememente nel mondo del lavoro. Come può un bisognoso sentirsi "tranquillo" in una condizione di per sè già difficile, trovandosi in ospedale o in ambulanza, dinanzi ad un infermiera/re che molto spesso sbuffa o maneggia il suo corpo come fosse un pupazzo? E' un lavoro che va fatto con grande umanità, non può un infermeire, rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza di chi è costretto a stare lì in quel letto. Un ottimo articolo. Ciao Giancarlo.
Brividi. Rabbia. Impotenza. Come si può dormire? Non posso credere che l'infermiere fosse di turno da più di otto ore. Queste cose succedono sono a E.R. dove non si conoscono orari. Magari l'infermiere era stanco perchè nel turno di riposo aveva raccolto le olive?
condivido le parole di Anonima1
Pienamente d'accordo con Anonima 1. questo lavoro è visto da molti come un ripiego, l'ultimo che ti garantisce "la pagnotta". Naturalmente ci sono persone preparate e cortesi, ma la stragrande maggioranza si trascina per le stanze sbuffando e rispondendo male ai degenti. E poi nei reparti si vede di tutto... Si salvi chi può!
Da infermiera premetto che un errore del genere è inammissibile...ma che magari dietro a un sanguinamento del genere non c'è solo una flebo che si stacca...ma anche dosi di anticoagulanti/antiaggreganti... nonostante ciò è inamissibile. Posso però dire che attualmente questa professione NON può più essere fatta come un ripiego, dato che la Sanità è a pezzi e non assume per mancanza di soldi. Gli infermieri laureati negli ultimi 2 anni hanno molta difficoltà a trovare un impiego. Gli altri, quelli che un impiego ce l'hanno, sono costretti per mancanza di personale a turni massacranti (si...superiori a 8 ore a volte...anche 14 se capita...o in alcune ambulanze private anche da 24 ore)...a sospesi riposo (lo smonto dalla notte non basta per riposare...sopratutto quando di notti ne fai 2-3 di fila) e quant'altro. Quindi sì, Sole67, non succede solo a ER, ma anche nel migliore ospedale italiano.
Non intendo difendere la categoria degli inferrmieri, stronzi ce ne saranno anche tra loro non so, ma il loro lavoro è davvero troppo responsabilizzato per quello che fanno e soprattutto per quanto prendono. Onestamente parlare di "ripiego" mi sembra una grossa, grassa corbelleria vista la qualità, quantità e responsabilità del lavoro. E poi mi sembra che così facendo si preservi chi la sanità la sta demolendo. Notizia di oggi è che un rilievo effettuato dalla CGIL riporta che il 28%!! degli anziani rinuncia a curarsi perchè non in grado di comprare le medicine. E poi vogliamo parlare dei reparti chiusi? Delle carriere strafacili? Dei manager improvvisati e ultrastipendiati? Dei letti nei corridoi, delle 10 ore di attesa ai pronto soccorso e dei birilli nei parcheggi? Vorrei dire una sola cosa ad Anonima1 e ai suoi ultras: ho avuto la sfortuna di girare ospedali negli ultimi tre anni e ti(vi) dico che se ancora si tengono in piedi è proprio grazie all'umanità di tanti infermieri e di molti medici. Tolta questa umanità non resta un beneamato.....
Sono un medico del Pronto Soccorso di Sant'Omero, mi spiace leggere in questo articolo le seguenti inesattezze: 1) ALLA SIGNORA SI E' SFILATA L'AGOCANNULA DURANTE UN TRASFERIMENTO TRA 2 BARELLE ED E' USCITA UNA MINIMA QUANTITA' DI SANGUE CHE HA SOLTANTO SPORCATO I VESTITI. L'INFERMIERE NON DORMIVA, TRASFERIVA LA PAZIENTE DA UNA BARELLA ALL'ALTRA! 2) LA SIGNORA NON HA MAI RISCHIATO NULLA, L'EMOGLOBINA ALLA DIMISSIONE ERA DI 13,7 (valori normali 12-16), d'altronde non avendo perso che qualche cc di sangue come poteva essere altrimenti??? 3) LA SIGNORA NON HA MAI EFFETTUATO ALCUNA TRASFUSIONE! L'articolo è scritto veramente bene, peccato sia inesatto! Ogni giorno cerchiamo di dare il massimo di noi stessi in professionalità ed impegno allo scopo di alleviare le sofferenze di chiunque si presenti alla porta del Pronto Soccorso. Continuare a denigrarci non è una bella cosa perchè esaspera gli animi dei pazienti (che arrivano già col coltello tra i denti) e di noi operatori che non lavoriamo serenamente. ...e se le notizie si verificassero prima di pubblicarle? Cordialmente...
gli infermieri lavorano troppo, c'è enorme carenza di personale. non ci sono soldi per assumere. però ci sono in abbondanza per i strapagati cosiddetti dirigenti ASL che sono capaci solo di dirigere i soldi dei cittadini nelle loro tasche. e in questo sono dei maestri. questa è la verità ed è ora che la sappiano tutti

Carissimo Dott. Casaccia, la sua smentita, che pubblichiamo con interesse è il messaggio più importante che potessimo leggere. L'articolo nasce da un'intervista con le persone che erano sul posto, che hanno seguito l'iter medico della signora in cura nel vostro Pronto Soccorso. Nasce dalla disperazione di una famiglia.
Avrei preferito il rapporto diretto con la comunicazione aziendale asl, per il tono e le regole.
MI sarebbe piaciuto leggere nel suo commento la solidarietà agli infermieri e al loro essere sfruttati in turni massacranti.
Mi sarebbe piaciuto leggere anche altro, molto altro. Forse anche una piccola ammissione di leggerezza. Siamo umani...tutti.
Sono felice che non ci sia stato bisogno di una trasfuzione. (leggerezza mia personale) perchè molte volte i pazienti scambiano una fleba per altro.
Sono sicuro che la signora anziana abbia fatto dei movimenti bruschi, talmente bruschi da far uscire l'agocannula. Una sorta di dance della agocannula.
Mi dispiace che la stessa abbia sporcato di sangue la barella.
Sono sicuro che l'infermiere abbia avuto i riflessi pronti e che dopo l'arrivo in ospedale, sia sparito solo per urgenze fisiologiche.
Sono sicuro della sua parola, come sono sicuro della parola della famiglia della signora. Parole e testimonianze che hanno lo stesso valore.
Lei difende il suo reparto, la sua azienda...
La famiglia difende la vita della propria cara....
 

Le auguro di continuare la sua attività di medico con la stessa passione aziendale manifestata.
 

Giancarlo Falconi

Quindi il Dottor Casaccia dichiara che la famiglia della signora curata nel Pronto soccorso ha mentito, giusto? Benissimo.
Insomma, sta trasfusione la signora l'ha fatta o no? ci piacerebbe saperlo!
Rischia di morire perché l’infermiere si addormenta. Cit. SI SFILA L'AGOCANNULA I PARENTI TEMONO IL PEGGIO Probabilmente non avrebbe avuto lo stesso effetto mediatico, ma sicuramente si sarebbe fatta INFORMAZIONE! "i due Punti - i fatti, senza pregiudizi" cosi recita la testata del giornale on line che leggiamo tutti i giorni dal nostro PC... si i fatti! Ma quali sono stati realmente i fatti? Da quello che leggo mi sembra che sia stata raccontata una storia dettata da una ingiusta, seppur giustificata, visione personale dei fatti. Comprendo come l’Amore per una nonna, una mamma… possa indurre a vedere il peggio anche in cose che invece sono di routine per chi è del mestiere che con la vita e la morte ha a che fare tutti i giorni e che sa riconoscere quando arriva “il peggio”. Sono un infermiere è conosco le difficili dinamiche relazionali che si intrecciano in un pronto soccorso, e come sia difficile per i pazienti, e molto più spesso per i famigliari, capire ciò che sta succedendo. La routine ed il nostro lavoro, sempre così vicini al limite della vita, non ci rendono però, come può apparire, insensibili al dolore ed alla sofferenza altrui, ma ci danno la freddezza e la lucidità di vedere le cose come stanno e non come sembrano perchè questo è il nostro dovere. Per noi ”profani della carta stampata” è difficile però mettere nero su bianco il nostro pensiero e raccontare il difficile ruolo che abbiamo, non solo nell'intervento sul paziente, ma anche all'interno delle dette relazioni con i famigliari preoccupati per la salute dei propri cari, e sicuramente ciò non farebbe notizia. Ad ogni modo per stare dalla parte “dei fatti”, ritengo sia giusto segnalare che quanto giunto alle “orecchie” del Vs. quotidiano, è pieno di inesattezze e di fatti che non corrispondono al vero, e lo posso affermare perché prima di scrivere mi sono informato e documentato: nessuno ha rischiato la vita, nessuno si è addormentato e nessuno è sparito!! E' vero che il nostro mestiere è un mestiere al limite, ma noi non ci addormentiamo e non spariamo, siamo lì, lucidi e freddi, per tentare di fare del nostro meglio e, qualche volta, di salvare la vita a qualcuno. Per questo mi sarebbe piaciuto leggere un articolo diverso Mi sarebbe piaciuto leggere del difficile compito degli infermieri nel dover relazionarsi con i pazienti e i loro famigliari quando la vita è in grave pericolo. Mi sarebbe piaciuto leggere della difficile gestione degli anziani in pronto soccorso, non banalizzando e ironizzando sulla “dance della cannula”. Mi sarebbe piaciuto leggere come è difficile la relazione con il proprio corpo quando ti viene inserito un agocannula nel braccio, un catetere vescicale o un sondino nasogastrico… ma forse questo non lo può capire nessuno ed a nessuno importa… roba da infermieri! Mi sarebbe piaciuto leggere la versione della “nonna”.... Mi sarebbe piaciuto legge tante altre cose: le parole e le testimonianze hanno lo steso valore… allora ognuno può credere a quello che vuole, e soprattutto può dire quello che vuole! Bisognerebbe stare attenti però a non creare tensioni e malumori, soprattutto ingiustificati, nei confronti di una categoria sempre sotto pressione, che lavora in condizioni estreme, sfruttata in turni massacranti, e che, solo grazie alla dedizione verso il lavoro, riesce ad “andare avanti”. Giuseppe De Zolt

Adoro il confronto e mi attengo al racconto della famiglia. Mi va benissimo anche la giustificazione del reparto.

 La verità?....democristiana.

come si fa ad essere così superficiali e fare un pezzo così deleterio senza un confronto, prima di sputare veleno , se a falconi piace il confronto lo dovrebbe fare prima , altrimenti fa danni peggio dell'agocannula che si è sfilata accidentalmente e della disattenzione (umana!) dell'infermiere che sicuramente non l'ha fatto apposta , invece il giornalista il suo pezzo (che in questo caso non l'ha rifatto) l'ha volutamente fatto in maniera sensazionalistica , gettando la croce su tutta la categoria degli infermieri , che per la stragrande maggioranza lavorano con dedizione e sacrifici e si sobbarcano il peso della disorganizzazione dell'azienda, quello dell'agocannula della flebo che si sfila le garantisco succede molto spesso durante i trasporti e nell'emergenza ma solitamente oltre la giusta apprensione dei familiari non succede niente di grave , sempre meno grave di quello che ha creato lei con il suo scritto. Le mando la risposta di Umberto Galimberti ad un medico che aveva scritto una lettera nella sua rubrica "lettere a" di D di repubblica del 12 maggio 2012: “Da quando alle strutture sanitarie fu assegnato il nome di “aziende“ non ci voleva molto a capire che la salute del paziente sarebbe stata subordinata al profitto nel caso delle cliniche private o convenzionate, e al budget che le regioni erogano agli istituti sanitari con limiti invalicabili. I costi hanno un loro rilievo, ma non fino al punto di subordinare ai propri criteri la salute del paziente. Troppo facile inscenare polemiche sul diritto alla vita e fondare movimenti a difesa di questi diritti se poi la vita è messa a rischio da semplici esigenze di organizzazione dei reparti per ragioni economiche. Troppo spesso la difesa dei principi, quale appunto il diritto alla vita, viene compromesso e violato da semplici atti apparentemente solo burocratici, ma che comportano la perdita di competenze specifiche e danni irreparabili. Forse molti casi di malasanità sono da attribuire a questi accorpamenti effettuati per risparmiare, dove, oltre alla tragedia di chi muore e al dolore die familiari, a pagare il conto è solitamente il medico o l’infermiere che ha commesso l’errore, e mai il direttore sanitario, quasi sempre di nomina politica, che ha deciso la riorganizzazione. Più la medicina progredisce, più si fa specialistica, più richiede personale medico ed infermieristico all’altezza di questa specializzazione, e ogni accorpamento che la riduce è direttamente responsabile delle tragedie sanitarie che quasi quotidianamente riempiono le nostre cronache. Ma la cosa passa inosservata e il direttore che, grazie all’accorpamento, riesce a ridurre la spesa, sarà valutato positivamente dal suo referente politico, che non può non apprezzare il risparmio, anche se questo comporta dei decessi evitabili, che arrestano la responsabilità al medico o all’infermiere che hanno compiuto l’intervento, senza mai giungere a chi, con l’accorpamento delle specialità, ha reso generica la competenza dei medici e degli infermieri che operano“.
Caro Falconi tu hai messo su uno strumento che in casi come questo si rivela irriverente, irriguardoso strumentale e vergognosamente stucchevole e persino pericoloso e fuorviante. Prima di scrivere ..documentati,e prima di pubblicare quello che ti fa comodo ... verifica, e dopo aver verificato conta fino e cento. Ti sei mai chiesto quante persone affollano giornalmente il Pronto Soccorso entrando con la busta della spesa e pretendendo assistenza ,chiedendo magari una prestazione urgente che di urgente non ha nulla Ti sei mai chiesto quante persone fanno le analisi di cui non hanno asolutamente bisogno Ti sei mai chiesto quante persone entrano in ospedale con una diagnosi chirurgica e ne escono con una diagnosi medica Ti sei mai documentato quante persone occupano impropriamente un letto di ospedale senza averne bisogno Ti sei mai chiesto quanti sono quelli che vogliono fare una Risonanza Magnetica sperando che passi il dolore di spalla Tu caro Falconi,che disponi di uno strumento come questo seguitissimo blog,bene faresti a fare cultura ed educazione sanitaria anzichè strillare e raccogliere le urla al vento. Smettila poi di continuare a difendere con chi farebbe i turni massacranti..i turni hanno tutti la stessa durata e ti posso garantire che la stragrande maggioranza si comporta in modo ammirevole ,degna del massimo rispetto. Smettila di difendere chi usa l'ospedale per riposarsi Smettila di difendere chi da il cattivo esempio senza amore ed attaccamento ai valori ed al senso di responsabilità al lavoro Abbi rispetto dei tantissimi operatori che nel silenzio compiono il loro dovere Se vuoi un consiglio ascolta il saggio: "non mi sono mai pentito di aver taciuto ma di aver parlato." Ci vuole rispetto per essere credibili,cara Anonima1 lo stesso vale anche per te. Dott. Casaccia ...bravo e puntuale come al solito come dovrebbe essere per chi ha rispetto per il bisogno verso le persone sofferenti.

Amen

@"Il marchese del grillo" vive di rendita e si serve della sanità privata al bisogno. Non ha mai fatto una fila al pronto soccorso. Per scrivere tante fregnacce riavrà alzato il gomito anche oggi. Più di un quarto degli anziani rinuncia a curarsi per mancanza di soldi. E' la certificazione di un fallimento della politica, di una vergogna sociale, di un governo che ignora la costituzione. Una perdita di civiltà, un ritorno alla monarchia, ai marchesi. Ma finirà...
tutto il personale sanitario (infermieri, medici etc) fa turni massacranti, salta riposi, non può prendere le ferie, per chè se si prendono le ferie c'è qualcun altro che deve saltare i riposi. E' vero magari l'infermiere era stato a raccolgiere le olive. Magari sono state riportate fatti in maniera esagerata. Di fatto però c'è una cosa: ma vi siete mai fatti un giro negli uffici della ASL (direzione generale)? Una delle poche persone, se non l'unica, che incontri è il vigilante che incontri all'ingresso che gentilmente ti chiede dove vai. Basta dire un uffico qualsiasi ed entri, tanti uffici, vuoti, deserti. Gli amministrativi difficilmente hanno ferie in arretrato. Ce ne sono così tanti... ma npon è colpa loro, la colpa ricade sempre sul clientelismo politico. Ma perchè quando accade un fatto, nell'ambito della sanità, che può mettere a repentaglio la vita di un paziente è sempre colpa del personale e mai (anche se indirettamente) dei politici? Meditate gente, meditate e ricordatevene alle prossime elezioni. Magari se votate non in funzione del favore ricevuto o atteso ma in funzione dell'onesta, intelligenza e capacità del candidato allora qualcosa cambierà
falco',nge puzza capita'!!
Informati prima di parlare Falconi!! Non sparare sulla categoria degli infermieri che si fa il culo e ha una miriade di responsabilità ed è proprio grazie a loro che la sanità si regge!! Informati e non sparlare che fai ridere i polli...anche un profano sa che se si sfila una cannula si può perdere un po' di sangue ma è normale e soprattutto non c'è nessun rischio(Neanche sotto Coumadin,ma lasciamo perdere perché non sai nemmeno cosa sia) ma poi ci la storia della trasfusione hai toccato il fondo!! Per una flebo sfilata una trasfusione ahahha e quanto ha perso 1000 ml di sangue??
superficialità nel pezzo e superficialità nelle risposte , senza parole! che vuol dire !"Amen"? è questo il confronto?

Caro Leo...non le sembra un confronto dare libero spazio alle critiche?
Dare il libero spazio ad invettive anche offensive nei miei confronti?
Io rimango della mia idea. Sono a fianco alla signora anziana, alla figlia e alla nipote. Sbaglierò? Ne pagherò le conseguenze.
Un abbraccio. Buona Domenica.

In ogni categoria ci sono le "mele marce", e la categoria degli infermiere non ne è esente. E non serve nascondere la testa sotto la sabbia: gli incompetenti ci sono anche tra gli infermieri, come tra i medici, gli ingegneri, i commercialisti, gli autisti, gli operatori ecologici, gli avvocati, ecc. L'unica differenza è che, se un commercialista è incompetente, il cliente rischia una multa, anche salata, mentre se un medico o un infermiere sono incompetenti c'è di mezzo la vita umana, così come se un ingegnere o un architetto non sanno fare il loro lavoro può crollare un edificio. Se su 1.000 infermieri che fanno il proprio lavoro ne trovi uno incapace, non ti consola il fatto che gli altri mille colleghi sono professionalmente impeccabili. E a volte, oltre alla professionalità tecnica, in questo lavoro è necessaria anche l'umanità, che nessuna scuola e esperienza può darti. Mia suocera viene operata a Teramo, è debole, a letto, con la flebo attaccata. Arrivano due infermiere (o operatrici socio sanitarie, non è la stessa cosa, lo so, ma quando vedi un camice non capisci con chi hai a che fare), la fanno alzare dal letto; lei protesta, si sente debole, non ce la fa; niente da fare, deve alzarsi... La mettono su di una sedia e.... scompaiono. Mia suocera sviene, la compagna di stanza suona il campanello.... 10 minuti di attesa e poi, finalmente, le due campionesse di professionalità e umanità, con calma, si affacciano alla porta... Mia suocera esanime reclinata sul tavolino, la compagna di stanza che protesta, i medici accorrono, cazziatone alle infermiere ma, subito, interviene lo spirito "di corpo"... l'episodio viene minimizzato, anche se il primario è furente, evidentemente le due "professioniste" non sono nuove a uscite del genere.... E' andata bene, poteva andare peggio... nello stesso reparto, la sera prima dell'operazione allo stomaco, dopo due giorni di purghe per ripulire l'intestino, ti danno la cena!!!! Ma come, fa notare il paziente, se domani mi operate mi fate mangiare? Risposta: se te lo abbiamo dato vuol dire che puoi.... E il giorno dopo il chirurgo si lamenta del fatto che la paziente non aveva lo stomaco "pulito"... Malasanità? Incoscienza e impreparazione di singoli? Siamo in Italia, poche mele marce infettano tutto il cesto. I tantissimi infermieri bravi, preparati, competenti dovrebbero incazzarsi con gli imbecilli, ne va della loro dignità, di professionisti e persone. Non difendete un imbecille solo perchè indossa un camice, rimane sempre un imbecille, anche se avesse addosso una corona.
Ma fatemi il piacere!!!!! mio padre ebbe un infarto nella notte. Accorsa l'ambulanda! Nessuno si rese conto che si trattava di infarto. "ma no... ma no... non è nulla!" E andarono via! Presa la macchina e corsa in ospedale! Fatemi il piacere! Tutti gli bocciati delle scuole superiori, i più testoni, sono andati alla scuola per infermieri! E ora li chiamano "LAUREATI" I laureati sono quelli che si sono fatti 5 anni all'Università!!! (Quando l'università era ancora una cosa seria). Chiedo scusa a quegli infermieri preparati sul serio (mosche bianche)
Tutti gli bocciati?? I bocciati casomai!! Poi noi studiamo tre anni ed è un università seria quindi informati prima di parlare!! Il nostro lavoro non è mai ripagato!! Invece continuate a ringraziare medici talvolta ignoranti più di un infermiere generico(nel senso che sa di meno,non per svalutare un infermiere generico) che durante tutta la degenza non conosce il paziente e non l'ha mai toccato!!